Se il calcio non fosse fatto di momenti e andasse giudicato per tendenze stagionali, il quarto di finale tra Milan e Napoli si sarebbe anche potuto non disputare. Troppa la differenza tra il Napoli che ha ammazzato il campionato e strabiliato anche in Europa, e un Milan che ha subito tanto, ha cambiato moduli e ha sbagliato qualcosa nella campagna acquisti, trovandosi a dover precettare a oltranza il 36enne Giroud per avere un attacco competitivo.
E invece Milan-Napoli sarà partita più aperta di quanto si pensi, perché i rossoneri l’affrontano in evidente crescita di fiducia e condizione fisica, mentre i partenopei hanno palesato qualche ruga, qualche segnale di stanchezza dopo aver trascorso mesi a dare spettacolo. Soprattutto, i partenopei dovranno rinunciare al loro bomber principe: Victor Osimhen.
Milan-Napoli: tutte le info utili
Quando e dove si gioca
Milan-Napoli è il l’andata dei quarti di finale di Champions League 2022/23 ed è in programma alle 21 di mercoledì 12 aprile, ovviamente presso lo Stadio “Giuseppe Meazza” di San Siro, in Milano.
Dove vederla in TV e streaming
I diritti in esclusiva per questo match sono di Amazon Prime Video, che come saprete ha la possibilità di scegliere la migliore tra le partite del mercoledì di Champions. Dunque Milan-Napoli sarà visibile solo per gli abbonati al servizio, tramite l’app disponibile su Smart tv, o su console di gioco (PlayStation, Xbox) oppure su Google Chromecast e Amazon Fire TV Stick. In alternativa, c’è anche la possibilità di streaming su PC o vari device mobili, tramite la app e il sito di Amazon Prime Video.
L’arbitro della partita
Roberto Rosetti ha scelto un arbitro esperto come István Kovács, per Milan-Napoli. Il 38enne rumeno sarà affiancato dai connazionali Vasile Florin Marinescu e Ovidiu Artene come assistenti. Rumeno anche il quarto uomo Horatiu Fesnic, mentre al VAR ci saranno due tedeschi: Bastian Dankert come responsabile e Marco Fritz come assistente.
Kovács ha arbitrato squadre di club italiane in 9 occasioni, con 4 successi, 4 pareggi e una sconfitta. Uno il precedente con il Milan, in un preliminare di Europa League dell’estate 2017 in casa dei macedoni dello Shkendija Tetovo, vinta dai rossoneri 0-1. I precedenti con il Napoli dell’arbitro rumeno sono invece 2, entrambi terminati in pareggio: 0-0 a Genk nella fase a gironi di Champions League 2019-20, 1-1 al Camp Nou contro il Barcellona nel playoff di Europa League 2021/22.
Le probabili formazioni di Milan-Napoli
Qui Milan
Abbandonato il modulo con la difesa a 3, il ritorno al collaudato 4-2-3-1 ha coinciso con il ritrovamento di automatismi e fiducia per i giocatori del Milan.
Il pieno recupero di Maignan ha dato fiducia a un reparto arretrato che non se la stava passando benissimo, e Tomori ha trovato in Thiaw un ottimo e giovane partner difensivo. La novità dovrebbe essere quella dell’avanzamento di Bennacer sulla linea dei trequartisti, e questo potrebbe essere anche uno stratagemma per liberare la creatività di un Brahim Diaz che proprio nel successo di Napoli si è rivisto su standard elevati.
Leao è ancora un po’ a fasi alterne, ma certo se fornisse una prestazione simile a quella del “Maradona” per il Milan sarebbe tutta un’altra musica.
- Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Krunic, Tonali; Brahim Diaz, Bennacer, Leao; Giroud. All. Pioli.
Qui Napoli
Nessuno si era realmente illuso su un reale recupero di Victor Osimhen già per la partita di andata contro il Milan. Molto più probabile vedere il bomber nigeriano al ritorno, ma proprio per questo la prudenza non è un valore negoziabile in queste situazioni. Il problema per Spalletti è però duplice, anzi triplice: è KO anche Simeone, che di Osimhen è prima alternativa. Davanti dovremmo vedere Giacomo Raspadori, che però a sua volta è reduce da un problema fisico e non ha i classici 90 minuti nelle gambe. Alle brutte, come si dice, Spalletti potrebbe anche schierare uno tra Kvaratskhelia ed Elmas come falso nueve.
- Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Raspadori, Kvaratskhelia. All. Spalletti.
Precedenti, curiosità e statistiche
Ben 150 sono i precedenti in Serie A, tra Milan e Napoli, ma quello di mercoledì sarà il primo in un contesto europeo. Non si tratta di una prima volta assoluta per il Milan contro una squadra italiana nelle fasi avanzate di una competizione europea. I tifosi rossoneri ricorderanno ancora benissimo il derby di semifinale Champions League 2002/03 contro l’Inter, che vide i rossoneri qualificati e poi vittoriosi in finale sulla Juve.
Considerando il recente 0-4, il bilancio in campionato tra Milan e Napoli parla di 57 vittorie rossonere. 45 dei partenopei e 38 pareggi.
Se il Napoli è stato devastante in Serie A, i numeri confermano che lo è stato se possibile ancora di più in Champions League. In Serie A la squadra di Spalletti è prima non solo in classifica ma anche in varie voci statistiche tra cui i tiri in porta, con una media di 5.75 a partita. In 8 partite di Champions, il Napoli ha scoccato ben 62 tiri verso la porta avversaria, per una media di 7,75 a partita.
Nello 0-4 a Napoli in campionato, Brahim Diaz ha segnato il primo gol e servito il primo assist in carriera contro i partenopei, dopo 3 partite a secco.
Dall’altra parte ci sarà Piotr Zielinski, per il quale il Milan è la vittima prediletta con 4 gol realizzati in carriera.
Le possibili chiavi della partita
Per quanto sia stato – almeno in parte – figlio di circostanze particolari come l’assenza di Osimhen, lo 0-4 del Milan a Napoli è maturato grazie sostanzialmente a tre fattori: la super prestazione del centrocampo formato da Tonali, Bennacer e Krunic, i duelli individuali sulle fasce e la forma ritrovata di Rafa Leao e Brahim Diaz.
Spalletti avrà fatto tesoro di quella pessima serata, ma sa bene che il momento non è semplice e anche il suo infaticabile uomo-ovunque Lobotka è apparso un po’ sulle gambe, ultimamente. Il tecnico di Certaldo ha comunque il totale controllo di una rosa eclettica come poche, ma presentarsi senza attaccanti non è mai una grande idea. Raspadori stringerà i denti, ma il giovane ex Sassuolo non è al meglio e probabilmente non ha più di 60-65 minuti nelle gambe.
Gli equilibri rischiano di essere menomati dalla contingenza. Ad esempio è vero che il Napoli è la squadra che segna più gol di testa in Serie A e il Milan quella che ne subisce di più, ma è altrettanto vero che mancherà Osimhen che da solo ne ha segnato 7 su 16, e che il Milan ha ritrovato buoni equilibri in difesa dopo qualche mese di eccessivi balbettamenti.
Infine, è facile immaginare che i destini della partita passino da due elementi: Leao e Kvaratskhelia. Il portoghese del Milan è stato a lungo latitante e finalmente letale proprio nella serata del “Maradona” di due settimane fa.
Per quanto riguarda il georgiano del Napoli, ultimamente ha viaggiato a marce un po’ ridotte. Sembra strano a dirsi per un giocatore da 14 gol e 16 assist in 32 partite stagionali, tra campionato e Champions, ma è così: l’impressione è che Kvara stia tirando un po’ il fiato dopo lunghi mesi ad altissimo livello.
La notte di San Siro ci dirà se quello di Leao è un vero risveglio e se Kvara è davvero un po’ stanco.
Una constatazione sembra inevitabile: difficilmente esisterà un momento migliore dell’attuale, da parte del Milan, per affrontare il Napoli di questa stagione. Che sia o meno abbastanza da eliminarlo, lo sapremo solo tra poco più di una settimana.