Benvenuti nel weekend delle verità. A portarla in dote certamente Milan-Juventus, il big match della nona giornata di Serie A. Oh, chi vince? E se vince, cosa vuol dire? Bisogna partire da due domande fondamentali per sbrogliare tutta la matassa di questioni attorno alla super sfida di San Siro. Da una parte una squadra decimata e reduce dalla batosta di Londra, dall’altra i bianconeri in ripresa ma comunque apparsi fragili contro il Maccabi.
Filosofie a confronto, Pioli con il suo passato da juventino e Allegri con il suo passato da milanista. L’incrocio però è da brividi: con Napoli e Atalanta che volano, l’Inter che s’è fermata, Milan e Juve non possono perdere tanto terreno. In particolare i bianconeri: un’eventuale sconfitta vorrebbe dire andare a 7 punti dai rossoneri e chissà a quanto dalla vetta; viceversa, sarebbe intanto la prima vittoria esterna…
Milan-Juventus in breve
- Quando si gioca: sabato 8 ottobre, ore 18:00
- Dove si gioca: Stadio Giuseppe Meazza, Milano
- Arbitro: Daniele Orsato
- Dove vederla: DAZN
- Probabile formazione Milan (4-2-3-1): Tatarusanu, Dest, Kalulu, Tomori, Hernandez, Bennacer, Tonali, Krunic, de Ketelaere, Leao, Giroud.
- Probabile formazione Juventus (3-5-2): Szczesny, Danilo, Bonucci, Bremer, Cuadrado, Locatelli, Paredes, Rabiot, Kostic, Vlahovic, Milik.
I precedenti tra le squadre
- Partite totali: 221
- Vittorie Milan: 63
- Pareggi: 71
- Vittorie Juventus: 87
- Gol Milan: 287
- Gol Juventus: 328
Da dove partiamo per raccontare i precedenti tra Milan e Juve? Iniziamo dalla fine, e cioè dai due pareggi della scorsa stagione: 0-0 a San Siro, 1-1 a Torino il 19 settembre del 2021. Insomma: regna l’equilibrio. In particolare a Torino, dove la Juve non vince dal novembre del 2019 (1-0, gol di Dybala su assist di Higuain). Si giocherà a Milano, dove i bianconeri avevano però vinto nel gennaio 2021 (1-3). Negli ultimi anni si è assistito a un dominio juventino: dal 12-13, in 20 incontri tra Juve e Milan, i bianconeri ne hanno vinti 18. Un numero mostruoso, considerando la qualità storica delle squadre, da sempre molto vicine e non solo in classifica.
Ovviamente, si pensa a Milan-Juve e si arriva con i ricordi direttamente a Manchester. 28 maggio 2003, finalissima di Champions League: 2-3 dopo i calci di rigori, lo sguardo di Shevchenko che provoca ancora turbamenti e la voglia di rivalsa mai persa da parte dei bianconeri, da allora per ben due volte vicini ad alzare la Champions, però senza alcun successo.
Se guardiamo alla sola Serie A, ci troviamo davanti a 174 partite disputate tra le due squadre. E l’equilibrio sì, qui regna quasi sovrano: 67 vittorie bianconere, 51 vittorie rossonere e 56 pareggi. La prima volta nel 1929, l’8 dicembre: 3-1 per i bianconeri di Aitken, guidati da Combi e Munerati. Dopo il vantaggio di Tansini, la remuntada juventina: Orsi, Zanni e poi ancora Orsi. Sono passati quasi 100 anni.
Statistiche a confronto
Il Milan deve ritrovare se stesso, ma anche e soprattutto qualche giocatore assente per infortuni. L’avvio in campionato, ecco, non è proprio da disdegnare: i rossoneri sono rimasti fedeli, con 27′ di possesso palla di media, 139 tiri accumulati in campionati, di questi 41 in porta. Trascinati ancora da Giroud e Leao, capocannonieri della squadra con 4 gol, Pioli sta anche riscoprendo un Bennacer più offensivo: per occasioni da gol (21), è il primo milanista in classifica. Tonali guida quella dei chilometri percorsi; per tiri, vince Leao: 29 contro i 28 di Giroud.
Allegri non avrà l’ex De Sciglio a disposizione, con Danilo, Bremer e Kostic il più presente in Serie A; la Juve si affiderà ancora una volta a Dusan Vlahovic e Arek Milik, capocannonieri della squadra in campionato con 5 e 3 gol rispettivamente. Ci sarà anche il ‘creatore’, quel Filip Kostic da cui sono passate 12 occasioni nitide per i bianconeri, lui che guida anche la classifica degli assistman con due passaggi decisivi.
Gli stati di forma e l’analisi della gara
Chi giocherà, nel Milan? Partiamo da chi è fuori: oltre a Ibrahimovic e Florenzi, restano ancora out Maignan, Messias, Kjaer, Saelemaekers e Calabria. Insomma: situazione pesante, e allora da gestire. Torna Theo Hernandez, anche Origi è recuperato. De Ketelaere va verso una maglia da titolare nonostante le grosse difficoltà mostrate in Champions League. Possibile spezzone anche per Rebic e Diaz.
La Juve non ha ancora a disposizione Di Maria, ancora squalificato. Allegri può ripartire dal 3-5-2, con la presenza di Milik, a riposo con il Maccabi. Vlahovic c’è e si è sbloccato pure in Champions League. De Sciglio out, va a sommarsi alle assenze di Chiesa, Pogba, Kaio Jorge e Aké. Intanto, a Torino sorride Rabiot. Più di tutti. Sarà titolare con Locatelli e Paredes a centrocampo, con Miretti pronto a subentrare.
Le probabili formazioni di Milan-Juventus
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu, Dest, Kalulu, Tomori, Hernandez, Bennacer, Tonali, Krunic, de Ketelaere, Leao, Giroud.
Juventus (3-5-2): Szczesny, Danilo, Bonucci, Bremer, Cuadrado, Locatelli, Paredes, Rabiot, Kostic, Vlahovic, Milik.
Milan: vincere nonostante tutto
Tre vittorie nelle ultime quattro partite. Champions a parte, il Milan può dirsi sulla scia di Napoli, Atalanta e Udinese. Si trova al quarto posto, appaiata con la Lazio di Sarri, reduce da 9 punti consecutivi che le hanno illuminato la classifica. Son tutte lì, la Juve un po’ più staccata, e la sensazione è che una vittoria possa già tagliare le gambe alla squadra di Allegri. Forse servirà da extra motivazione…
Juve: primo squillo esterno?
Ecco, proprio la Juve cerca il primo successo esterno: sfiorato a Genova, vicino a Firenze e poi sempre smarrito. La Juve viene da due vittorie di fila, ma a settembre non aveva mai assaggiato il sapore dei tre punti tra campionato e Champions League. Sta guarendo, sì: ma ora arriva la prova del nove. E non parliamo solo di Dusan Vlahovic.