Periodo complesso per Pioli. L’ultima vittoria del Diavolo risale alla rocambolesca sfida contro il Genoa, frangente nel quale si è assistito a Giroud nelle vesti di portiere. Da lì in poi, al netto di una strabiliante vittoria contro il PSG, l’inconsistenza più totale ha caratterizzato le uscite del Milan.
Note positive poche ed i continui infortuni che continuano ad attanagliare la squadra peggiorano una situazione già sul filo del rasoio. Le partite con le dirette avversarie sono state perse, più o meno platealmente. Inter e Juventus hanno mostrato maggiore cattiveria agonistica nonché una maggiore fame di vittorie.
Tuttavia, gli infortuni continuano ad essere il terzo protagonista indiscusso di questo triangolo che sembra non trovare una sua ubicazione ben precisa. Non solo, a tratti si ha persino l’impressione che il mercato stellare – rispetto a quanto si era abituati a vedere negli ultimi anni -non stia dando i frutti sperati.
Milan-Fiorentina: la paura del gol
Il destino spesso si rende protagonista di coincidenze strane e queste due compagini non paiono esserne immuni. Nel corso dell’ultimo giorno di mercato, quando ormai era stata persa qualunque speranza di far vestire la maglia rossonera a Taremi, la società ha improvvisamente virato su Jovic. La storia del serbo è piuttosto controversa. Il suo esordio lasciava presagire un futuro da fuoriclasse, tant’è che lo stesso Real Madrid investì una cifra non indifferente per il suo cartellino. Da lì il declino. Il giocatore visto con l’Eintracht Francoforte si è completamente glissato. Il Milan è rimasto ammaliato dopo aver subito un suo gol in occasione di un match contro la Fiorentina lo scorso anno. Il tutto si è evoluto con l’approdo a Milano del calciatore e la speranza di rivedere la magia.
Lo scherzo del destino consiste nel fatto che Jovic era stato acquistato come riserva di Giroud, ormai una sorta di redivivo mentale e realizzativo. Il francese, durante la scorsa partita contro il Lecce, ha rimediato un rosso che gli comporta un assenza dai campi di due turni. Ciò ha fatto sì che la scelta ricadesse sul serbo, trovandosi di fronte la sua ex squadra. Lo stessa ha probabilmente messo in scena la sua, seppur misera, miglior prestazione stagionale e questo è innegabilmente un problema. Specie se si ricorda il gol sbagliato a tu per tu con il portiere. D’altro canto, è stato protagonista dell’assist a Theo Hernandez e quindi all’episodio del rigore. Eventualità grazie alla quale il Milan si è portato sull’1-0 e gli ha regalato i tre punti.
Febbre da Maignan: Magic ha blindato la porta
Oltre al gol segnato dall’altro francese del Milan, ovvero Theo Hernandez, è stata decisiva la presenza e lucidità di Maignan tra i pali. Si è saputo in seguito che l’estremo difensore rossonero è sceso in campo dal 1′ con l’influenza e questo dettaglio fa un’enorme differenza. I più attenti avranno notato che il portiere si è seduto per terra più di una volta e lo spettro di un possibile infortunio si è presentato a più riprese. Tanto che ad un certo punto si era paventata persino l’ipotesi dell’ingresso di Mirante. Ciò non si è verificato, anzi. Il numero 16 si è reso protagoniste di parate mirabolanti, atte a salvaguardare il risultato e l’importante vittoria casalinga.
Interessante notare come anche la scorsa e ultima vittoria in campionato sia arrivata grazie ad un clean sheet. Contro il Genoa era stato Pulisic a spostare gli equilibri del match. Un gol che è valso tre punti. Lo stesso qui. Il Milan ha occasionalmente troppo spesso la tendenza a dimenticare che non basta segnare una rete per vincere ma è fondamentale anche salvaguardare e preservare il risultato. A questo ci ha pensato Maignan. Se da un lato è un vantaggio, dall’altro si è rivelato un inopinabile tallone d’Achille per tutte quelle squadre che lottano fino all’ultimo secondo per i tre punti. Al netto di ciò, è importante sottolineare come mantenere la porta inviolata e difendere il vantaggio sia stato vitale per le sorti rossonere in campionato.