Nel big match di giornata, nonché scontro diretto per la qualificazione alla prossima Champions League, il Milan ha dominato la Juventus allo Stadium. Una vittoria ottenuta da Pioli, con alcune intuizioni decisive che hanno deciso la partita.
Era Juventus contro Milan, Ronaldo contro Ibrahimovic, Pirlo contro Pioli. I rossoneri hanno stravinto la partita grazie ad una di queste tre sfide: quella tra gli allenatori. Sul piano della rosa le due squadre non hanno più il dislivello di qualche anno fa, ma un gap a favore della Juventus rimane. Nel duello interno tra i due campioni nessuno è decisivo, con Ronaldo totalmente impalpabile e Ibrahimovic poco coinvolto e servito male dei compagni (e uscito poi per infortunio). La vera superiorità del diavolo è stata nell’allenatore. Da un lato Andrea Pirlo, una scommessa persa dai bianconeri, che hanno affidato al giovane commissario tecnico una realtà troppo grande per la sua scarsissima esperienza. La Juventus non vince e men che meno convince, con una partita preparata male, con pochissime occasioni create e quasi tutte su imprecisioni della difesa rossonera. Dall’altra parte Stefano Pioli, il “normal one”, che per la prima volta nella sua esperienza alla guida del Milan è messo in discussione da alcuni risultati insoddisfacenti della sua squadra nel girone di ritorno. Il mister rossonero prepara la partita in maniera magistrale. Stravolge il suo Milan in maniera calcolata e ponderata e azzecca tutte le scelte. In primis la questione in difesa: dopo qualche partita leggermente sottotono di Tomori, le probabili formazioni prevedevano Alessio Romagnoli in coppia con Kjaer dal primo minuto. Pioli invece decide di insistere con il centrale britannico, che lo ricompensa con una prestazione sontuosa (come il compagno di reparto) e trova addirittura il fondamentale gol dello 0-3, che consegna al Milan anche il vantaggio negli scontri diretti con la Vecchia Signora.
Il vero capolavoro del commissario tecnico parmigiano, però, è in attacco. Il grande dubbio che aleggiava sulla formazione che sarebbe scesa in campo contro la Juventus era tra Rebic e Leao. Le prime avvisaglie di una possibile sorpresa arrivano dall’allenamento di venerdì, dove viene provato, invece del canonico 4-2-3-1 del Milan, una sorta di 4-4-2 con Brahim Diaz accanto a Ibrahimovic. Sia i sostenitori del croato che quelli del portoghese hanno aspramente criticato questa eventualità, che invece si è rivelata la scelta vincente. Al fianco del massiccio e statico attaccante svedese, il piccolo e scattante spagnolo ha fatto impazzire la difesa bianconera, svariando su tutto il fronte d’attacco e sfruttando le sponde di Ibrahimovic. Una scelta perfetta di mister Pioli, che ha premiato anche con un gol e un rigore conquistato (anche se poi non trasformato). Ciliegina sulla torta l’inserimento di Rebic, che tocca giusto qualche pallone ma realizza il meraviglioso gol dello 0-2 che, di fatto, chiude il match. Una gara in cui l’allenatore esperto ha insegnato il mestiere al novellino, nella speranza che Pirlo possa imparare da questa partita per la sua carriera futura che, probabilmente, non includerà la Juventus.
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