Otto giorni e poi sarà di nuovo campionato.
51 giorni dopo Milan – Fiorentina, terminata con il rocambolesco successo rossonero per 2-1, il Diavolo è atteso all’Arechi contro la Salernitana.
In questa pausa mondiale la squadra di Stefano Pioli ha lavorato tra Milanello e Dubai, seppur a ranghi ridotti, in vista della ripresa della Serie A, mentre Giroud trascinava la Francia in finale nella Coppa del Mondo.
Lo stesso attaccante francese però è tornato malconcio dalla trasferta qatariota e dunque nei prossimi giorni ci saranno da capire le reali condizioni dell’ex Arsenal e Chelsea
In attesa del rientro di Ibra a metà gennaio, condizioni da valutare per Origi incappato in altro stop per un problema alla coscia. Dunque rischia l’emergenza piena il Milan in attacco, con lo stesso Pioli pronto ad adattare alcuni dei suoi giocatori come falso nueve.
Queste incognite e l’obbligo di guardare al futuro, inducono Maldini e Massara a pensare a nuovi giocatori per il reparto offensivo: non tanto nella sessione invernale, quanto per il calciomercato estivo.
Vediamo nel dettaglio.
Un Diavolo per capello
Olivier Giroud ha fatto sognare una nazione intera al Mondiale e anche i tifosi del Milan. L’attaccante transalpino è un classe 1986 e con i suoi prossimi 37 anni ha bisogno anche di tirare il fiato, come si dice in gergo.
Per questo motivo Stefano Pioli ha concesso al suo numero 9 qualche giorno in più di vacanza e solo a ridosso del 31 dicembre, il francese sarà a Milanello.
Difficile prevedere un suo impiego all’Arechi, alla luce anche di alcuni problemi fisici patiti in Qatar e con una condizione non proprio ottimale, dopo il tour de force con la maglia dei campioni uscenti. Solo le ore che precederanno la sfida con la Salernitana potranno diradare le nebbie.
Discorso simile, almeno sui tempi, per Divock Origi. L’ex Liverpool si è infortunato l’ultimo giorno di ritiro a Dubai. Un fastidioso problema alla coscia che verrà rivalutato nelle prossime ore a Milanello, dallo staff rossonero.
Stagione difficile per il belga che ha già avuto due diversi problemi muscolari che lo hanno spesso lasciato ai box in questa prima annata con il Diavolo. Adesso, il nuovo infortunio rischia di lasciarlo fuori ancora per qualche settimane. C’è da attendere nuovi esami e poi valutare.
Il tutto, sempre in attesa del ritorno di Ibra che sembra avvicinarsi a grandi passi. Lo svedese, assieme ai medici del Milan, ha fissato il 16 gennaio come data per il suo recupero totale, dopo l’operazione dello scorso giugno.
Ovviamente non potrà essere a disposizione nelle prime gare del 2023 e sommati ai problemi di Giroud e Origi, si fanno cupi i tempi per Pioli in fase offensiva.
Le soluzioni interne
Per ovviare a questa serie di infortuni, il tecnico dei Campioni d’Italia sta valutando alcune trasformazioni. Nel caso in cui né Giroud e né Origi dovessero recuperare per Salerno, ecco l’ipotesi di Charles De Ketelaere come falso nueve.
Il belga è esploso proprio in questo ruolo nell’ultima stagione al Bruges e dunque sarebbe un ritorno al passato per lui, dopo le poche luci e tante ombre vissute per il momento con la maglia rossonera.
Da numero 10 che ha lasciato pochi segni a numero 9 adattato, con il compito di favorire inserimento dei compagni e far salire la squadra.
In alternativa al biondo belga, ecco i soliti Leao e Rebic. Entrambi prediligono agire da esterni per sfruttare il loro potenziale, ma in una situazione di emergenza come questa sarebbero pronti al sacrificio.
In particolar modo il croato che già altre volte con Pioli ha agito da falso nueve, o attaccante centrale se preferite, così come in carriera con altre maglie.
Senza dimenticare Marko Lazetić. Il gioiello serbo acquistato dal Milan lo scorso gennaio si sta facendo le ossa in Primavera e in Prima Squadra ha collezionato poche presenze.
E’ una prima punta nel vero senso della parola. Alto, dotato di un ottimo fisico e con un tecnica di spessore. Dunque non è da sottovalutare un suo impiego dal primo minuto.
Attenzione poi a Yacine Adli. Il francese, dopo le ottime gare nel precampionato è scomparso dai radar della squadra, con Pioli che lo ha anche escluso dalla lista Champions.
L’ex Bordeaux è un classico numero 10 e agisce alle spalle delle punte. Ma in carriera, è capitato che dovesse agire da falso nueve al centro dell’attacco. Sembra destinato a partire in prestito per mettere minuti nelle gambe, ma la situazione d’emergenza nel reparto offensivo potrebbe cambiare le carte in tavola.
Okafor il primo obiettivo
Mentre Pioli cerca di capire chi sarà a disposizione per le gare con Salernitana e Roma in campionato, oltre alla Coppa Italia contro il Torino, ecco che il duo Maldini – Massara lavora nell’ombra per svecchiare il reparto offensivo.
A meno di clamorosi colpi di scena o di occasioni imperdibili, come punta centrale non dovrebbe arrivare nessun volto nuovo a Milanello per gennaio.
Il lavoro dirigenziale però, mira al mercato estivo e dunque ad ipotecare già adesso alcuni giocatori per la prossima stagione. Il primo nome sulla lista è quello di Noah Okafor.
L’attuale attaccante del Salisburgo ha già incrociato il Milan in stagione, nel girone di Champions e ha impressionato i rossoneri. Classe 2000 rientra alla perfezione nei parametri dei meneghini: ha giocato anche tre gare all’ultimo mondiale con la maglia della Svizzera, seppur senza segnare.
Da agosto ad oggi ha collezionato 29 gettoni complessivi tra club e nazionale, con 11 reti e due assist. Per un totale di 1.498 minuti in campo e una rete ogni 137 minuti. Numeri importanti.
Gli altri nomi accostati al Milan sono quelli di Jonathan David e Randal Kolo Muani.
Il primo è un canadese con passaporto americano in forza al Lilla. Classe 2000, con i “Mastini” ha trovato la via della rete in 10 occasioni, su 20 presenze. In campo il canadese è rimasto per 1.620 minuti, con un gol ogni 162.
L’altro è balzato alle cronache soprattutto per il mancato 4-3 contro l’Argentina in finale e su cui è arrivata la grande parata di Emiliano Martinez. Randal Kolo Muani è l’attaccante francese gettato nella mischia a gara in corso nella finale.
Il Milan lo segue da oltre un anno, ma per il momento il transalpino sembra stare bene a Francoforte: 28 presenze stagionali, 9 reti e qualcosa come 12 assist. Il minutaggio parla di 1.890′ accumulati e una rete ogni 210 minuti.
Insomma, qualcosa sembra muoversi per l’attacco rossonero, considerando anche l’età degli attuali centravanti del Milan. Sé escludiamo Origi, Ibra nel 2023 spegnerà 42 candeline e Giroud 37.
Di conseguenza guardare al futuro è di vitale importanza in casa Milan.