Giugno 2023 è stato il momento dei cambiamenti nel Milan. Maldini e Massara sono stati messi alla porta e nella scorsa sessione di calciomercato è stato venduto uno dei giocatori probabilmente destinato a diventare uno dei futuri simboli rossoneri, ovvero Sandro Tonali. Acquistato dal Newcastle per 80 milioni di euro, la sua cessione ha rifinanziato buona parte delle trattative estive.
Pur avendo rimodulato buona parte del centrocampo ed aver investito discrete somme per rinforzare l’attacco, questi sforzi sembrano al momento superflui. Specie tenendo conto del fatto che la maggiore emergenza dal punto di vista degli infortuni la si sta avendo in difesa. Unico reparto in cui gli investimenti sono stati minimi.
Tuttavia, è doverosa una premessa. Il Milan è la squadra maggiormente falcidiata dagli infortuni del campionato italiano. Inoltre, pare esserci una discrasia a livello di coesione del collettivo che nessun acquisto sembra poter colmare. Ciò non toglie che sarà necessario un discreto intervento nel corso del mercato di gennaio.
Emergenza difesa: tra infortuni e mancanza di alternative
Caldara, Kalulu, Kjaer, Pellegrino, Sportiello e Thiaw. Questi sono gli infortuni occorsi al reparto difensivo del Milan. Senza contare che al netto di Florenzi, che può essere adattato su entrambe le fasce, né Theo Hernandez né Calabria hanno un sostituto che possa fare le loro veci in caso di defezione.
In tal senso, a sinistra il Milan ha già fatto qualcosa. Il Diavolo ha difatti blindato Juan Miranda per il 2024. Al momento non è dato sapere se approderà a Milano a gennaio o a giugno. Se dovesse arrivare solo la prossima estate, il problema persisterebbe soprattutto contando la continua emergenza in difesa.
Tuttavia, sarebbe riduttivo identificare l’acquisto di Miranda come una seconda linea. O meglio come un vice Theo. Lo spagnolo ha dalla sua la velocità e l’abilità di fornire innumerevoli cross ai compagni. Esterno sinistro che fa quindi del gioco a tutta fascia, della corsa e della spinta i suoi punti di forza.
Oltre agli esterni, il vero problema sono i centrali. Ad essere “sopravvissuto” all’infortunio per ora è solo Tomori ed un investimento in tal senso è vitale. Uno dei nomi caldi è quello Jakub Kiwior. Il difensore polacco è un giocatore solido che può ben adattarsi tanto ad una difesa a tre quanto ad una quattro.
Kiwior è attualmente un giocatore dell’Arsenal che al momento sta trovando poco spazio nelle gerarchie di Arteta. Solo tre presenze e nessuna di esse da titolare. La sua volontà di trovare una diversa soluzione per giocare ma sarà essenziale trovare una soluzione consona per entrambi i club. Sponda Milan, si tenterà di trattare per un prestito.
Cessioni in questo reparto non sono contemplabili, almeno non in questa sessione di mercato. Anzi, da quanto emerso nell’ultimo periodo, pare che il Milan stia lavorando per un rientro anticipato di Gabbia dal prestito al Villarreal. Certo è che serve una soluzione valida nell’immediata e data la precedente esperienza di Kiwior in Italia tra le fila dello Spezia non può che essere un valore aggiunto.
Cruccio centrocampo: potenzialmente forti ma inconsistenti
Nel corso della passata sessione di mercato è stata messa a segno una consistente campagna acquisti a centrocampo. L’addio di Tonali ha dato il via ad una vera e propria rivoluzione. In attesa del ritorno di Bennacer sono stati presi innesti del calibro di Loftus-Cheek, Musah e Reijnders.
In tal senso, pare essere sempre più movimentato il mercato in uscita. Le voci di una partenza di Krunic direzione Turchia lo si vociferava già in estate ma la sessione è terminata con un nulla di fatto. Il bosniaco è vorticosamente precipitato nelle gerarchie di Pioli per cui la via verso il Fenerbahce pare di nuovo spianata.
Come ben noto, Moncada ha un fiuto innato per i giovani talenti ed anche a centrocampo sembra aver trovato il nuovo fenomeno del prossimo decennio. Il suo nome è Assan Ouedraogo. Su di lui ci sono già i big club di mezza Europa e la società rossonera vorrebbe tentare già l’assalto a gennaio. Per farlo il Milan deve pagare una clausola da 12 milioni allo Schalke 04.
Il dilemma del centravanti
Il reparto offensivo non è stato orfano di acquisti. Anzi. Okafor, Chukwueze, Romero, Jovic e Pulisic. Questi nomi dei nuovi innesti, eppure nessuno la questione centravanti è ancora al centro del dibattito. Giroud ha compiuto 37 anni qualche mese fa per cui è impensabile pensare di utilizzare solo lui su tutte e tre le competizioni.
Luka Jovic è approdato al Milan l’ultimo giorno di mercato quando ormai la trattativa per portare Taremi in rossonero era definitivamente tramontata. Tuttavia, pur essendo chiare le qualità intrinseche del serbo sembrano essere sparite dopo un’annata spaziale all’Eintracht Francoforte ed il successivo trasferimento al Real Madrid.
Va data una nota di merito però all’ex Fiorentina. Ha messo a segno due gol ed un assist nelle ultime due partite di campionato, ha fatto quindi ciò per cui è stato acquistato. Tuttavia, visti gli impegni del Milan, ciò non è abbastanza. Pertanto la dirigenza rossonera si sta adoperando per ampliare ulteriormente il reparto.
La domanda ora è: David o Guirassy? Il primo ha chiuso la scorsa stagione con 24 gol in 37 partite in Ligue1, tant’è che a sua valutazione era lievitata a circa 50 milioni di euro. Attualmente il suo rendimento è calato drasticamente ma nonostante ciò il Lille non è disposto a fare sconti. Il Milan però potrebbe essere la grande occasione per il canadese.
Guirassy è un giocatore diverso. Negli scorsi anni era considerato un centravanti mediocre se non che in questa stagione ha avuto una sorta di epifania ed in tal senso i numeri parlano da sé. 16 gol ed un assist in 14 partite in Bundesliga. Tra l’altro il costo non sarebbe elevato, dato che la sua clausola è stata fissata a 17.5 milioni di euro.
Se da un lato il costo ridotto e le performance monstre di quest’anno potrebbero far propendere per Guirassy, dev’essere valutato che la sua nazionale parteciperà alla Coppa d’Africa. La sua convocazione è certa per cui se la trattativa andasse a buon fine, il Milan dovrebbe farne a meno per qualche settimana.
Dall’altro, David è sempre stata una certezza, eccezion fatta per l’anno corrente. Tuttavia, il costo è indubbiamente elevato e le performance sottotono possono essere un deterrente. Il canadese, a differenza di Guirassy, non parteciperà a tornei riferiti alla nazionale nel bel mezzo della stagione ed averlo quindi sin da subito.
Un’acquisto in attacco, in realtà è già stato fatto. Il Milan ha sbaragliato la concorrenza per il giovane Matija Popovich, che arriverà in Italia a parametro zero, al termine del suo contratto con il Partizan. Il classe 2006 verrà inserito prima nella rosa della Primavera e successivamente sarà a disposizione di Pioli.
Una Primavera invisibile
Il Milan sta lavorando da alcuni in maniera consistente nei vari settori giovanili. Tant’è che alcuni di essi si trovano già in prima squadra. Eppure pare esserci questo timore nel far esordire i giovani nel massimo campionato. Nonostante, l’emergenza in difesa e la convocazione di Simic, Pioli ha preferito adattare Theo Hernandez come centrale.
Lo stesso vale per Bartesaghi. Si è fatto notare durante la scorsa stagione tra le fila della Primavera del Milan ed in occasione della tournée estiva, eppure il minutaggio resta misero. Il motivo non può essere riconducibile al suo essere pronto o meno. Se non lo fosse non avrebbe senso il suo passaggio in prima squadra.
Ora, resta da capire come il Milan gestirà il delicato equilibrio tra nuovi acquisti e neo inserimenti dalla Primavera. Gli investimenti devono essere oculati e precisi per evitare doppioni, come si è verificato a seguito della sessione di calciomercato estivo.