Gian Piero Gasperini guida la squadra alla vittoria anche al “Mestalla” di Valencia: i neroazzurri dello scatenato Ilicic sono tra le prime otto squadre d’Europa
L’Atalanta è tra le prime otto squadre d’Europa. In un Mestalla vuoto, a causa della scelta di giocare a porte chiuse per prevenire l’espansione del Corona virus, il Papu Gomez e i suoi compagni raggiungono un risultato storico e accedono ai quarti di finale di Champions League. Non è il miglior risultato raggiunto in Europa, visto che nella stagione 1987/1988 i bergamaschi raggiunsero le semifinali di Coppa delle Coppe (persa con i belgi del Malines che poi vinsero in finale con l’Ajax e si laurearono campioni), ma nella massima competizione europea invece l’Atalanta è un’esordiente e il traguardo raggiunto è un risultato inaspettato e straordinario.
La squadra di Gian Piero Gasperini non ha iniziato nel migliore dei modi la sua prima avventura nell’Europa che conta, basti pensare che l’inizio del suo cammino ha visto 3 sconfitte nelle prime 3 partite. Nel girone di ritorno invece, l’Atalanta ha collezionato 7 punti andando a centrare una storica qualificazione. Dall’urna è stato estratto il nome degli spagnoli del Valencia, squadra con una grande esperienza europea, ma che tra le papabili avversarie era forse la più indicata per la Dea. La dimostrazione è stata la partita d’andata, dove i nerazzurri di Bergamo si sono imposti per 4-1 mettendo la qualificazione in tasca e dovendo giocare in Spagna solo per gestire il risultato.
La mentalità di Gasperini però non è mai stata quella di rinunciare ad attaccare, ed infatti al Mestalla si è accesa la stella di Josip Ilicic autore di quattro gol che hanno smorzato la rimonta degli spagnoli facendo vincere l’Atalanta 4-3 e regalando a Bergamo in una situazione delicata a causa del Coronavirus, una grandissima gioia. In questa stagione avevamo già assistito ad un giocatore capace di realizzare un poker in una singola partita di Champions League: Serge Gnabry nella partita vinta per 7-2 dal Bayern Monaco contro il Tottenham. Ilicic è in buona compagnia invece nel club dei giocatori capaci di segnare quattro o più gol nella fase finale della Coppa dei Campioni, dove troviamo tra gli altri campioni del calibro di Ferenc Puskas (unico capace di segnare 4 gol in una finale del ‘59/’60), Lionel Messi (4 gol contro l’Arsenal ai quarti nel 2010/2011 e di segnarne addirittura 5 l’anno successivo agli ottavi contro il Bayer Leverkusen), Robert Lewandowski (autore di un poker nella semifinale vinta dal suo Borussia Dortmund per 4-1 contro il Real Madrid ne 2012/2013) e Mario Gomez (che, come lo sloveno di Bergamo, ha segnato 4 gol agli ottavi nella stagione 2011/2012).