Vai al contenuto

Che questo campionato sia combattuto come non si vedeva da tempo, e come non si vede in altre parti d’Europa, è un dato di fatto.

Sia per quanto riguarda lo scudetto che la lotta retrocessione e l’accesso in Europa, c’è questa grandissima incertezza che rende ogni turno di campionato appassionante e ricco di sorprese.

Non che questo sia necessariamente un sinonimo di un innalzamento di livello della competizione, come purtroppo i risultati delle squadre italiane in campo europeo ci ricordano. C’è maggiore competizione, ma perché le differenze si assottigliano verso il basso.

La lotta scudetto e la lotta salvezza sono rese movimentate più dai punti persi che da quelli guadagnati. Eppure, se questi punti vengono persi, qualcuno dovrà pur prenderli?

Effettivamente in Serie A quest’anno notiamo un certo innalzamento di livello nella parte centrale della classifica, in quella “classe media” del campionato che sta facendo registrare risultati migliori del solito e che sta animando la lotta per accedere ai posti in Europa.

La quota scudetto: più bassa degli ultimi anni, ma in linea con la tradizione

SQUADRACAMPIONATOPUNTIMEDIA PUNTI
Media storica822.24
Proiezione attuale2021-2022822.16
Record a 20 squadreJuventus2013-20141022.68
Minimo a 20 squadre (compreso Calciopoli)Inter2005-2006762.00
Minimo a 20 squadre (escluso Calciopoli)Inter2009-2010822.16
Minimo a 20 squadre (escluso Calciopoli) Milan2010-2011822.16
Record a 18 squadreMilan2003-2004822.41
Minimo a 18 squadreJuventus1996-1997651.91

Negli ultimi trent’anni in Italia la quota punti necessaria per vincere il campionato non è mai stata particolarmente alta, anche se l’ultimo decennio ha un po’ cambiato le carte in tavola.

Negli anni del dominio juventino e del declino delle milanesi i bianconeri hanno incontrato poche difficoltà: dopo il record fatto registrare sotto Antonio Conte nel 2014 con 102 punti, la Juventus ha superato quota 90 punti in altre quattro occasioni, dal 2016 al 2019.

È stato nuovamente Antonio Conte a interrompere il dominio bianconero, stavolta alla guida dell’Inter, toccando quota 91 nel 2021.

Per il resto, solo l’Inter nell’annata post-Calciopoli (con 97 punti) aveva infranto la barriera del 90 punti. Anche prima del 2004, con la Serie A a 18 squadre, non si era mai andati sopra ad una media punti di 2,21 a partita.

Quest’anno le proiezioni accreditano una possibile quota scudetto a 82 punti, vale a dire con una media punti di 2,16 a partita. 82 punti è esattamente la media dei punti fatta registrare dalle squadre campioni dal 1995 in avanti, anche se la media dei punti a partita è leggermente più alta, a 2,24, dato che per i primi 10 campionati in esame si contavano solo 34 partita invece che 38.

Il passo tenuto dalle prime in classifica le piazzerebbe al minimo visto nei campionati a 20 squadre, record negativo fissato, coincidenza, proprio da Inter e Milan in due anni consecutivi, 2010 e 2011.

La quota salvezza: sarà la più bassa di sempre?

SQUADRACAMPIONATOPUNTIMEDIA PUNTI
Media storica381.03
Proiezione attuale2021-2022320.84
Quota più alta a 20 squadreParma (Spareggio)2004-2005421.11
Quota più alta a 20 squadreBologna2009-2010421.11
Quota più alta a 20 squadreGenoa2011-2012421.11
Quota più bassa a 20 squadre (compreso Calciopoli)Messina2005-2006310.82
Quota più bassa a 20 squadre (escluso Calciopoli)Sassuolo2013-2014340.89
Quota più bassa a 20 squadre (escluso Calciopoli) Crotone2010-2011340.89
Quota più alta a 18 squadrePadova1994-1995401.18
Quota più alta a 18 squadreUdinese2001-2002401.18
Quota più bassa a 18 squadreSiena2003-2004341.00

La “lotta” salvezza di quest’anno è quasi disarmante: a meno di improbabili inversioni di tendenza nelle battute finali del campionato, quest’anno avremo probabilmente la quota salvezza più bassa della storia recente del campionato. Le proiezioni infatti accreditano la possibile permanenza in Serie A a 32 punti, vale a dire con una media di 0,84 punti a partita.

Per trovare una quota più bassa dobbiamo tornare al Messina del 2006, che con 31 punti (0,81 a partita) riuscì sì a mantenere la categoria, ma solo grazie alla retrocessione della Juventus a causa dello scandalo Calciopoli. Senza le penalizzazione, la prima squadra salva sarebbe stata il Siena con 39 punti, 1,03 a partita.

Con il campionato a 18 squadre la quota salvezza era decisamente più alta: nel 1995 il Padova totalizzò 40 punti, 1,18 a partita, come l’Udinese nel 2002, e per due volte, nel 1997 con il Piacenza e nel 2001 con il Verona, fu necessario uno spareggio salvezza con una media di 1,09 punti a partita, ovvero 37 punti totali.

L’aumento delle squadre partecipanti non ha necessariamente comportato un abbassamento della quota salvezza, dato che nella prima edizione a 20 squadre, nel 2005, il Parma si salvò con 42 punti, 1,11 a partita, solo attraverso lo spareggio e questa quota alta si è ripetuta in altre due circostanze, con il Bologna nel 2010 e il Genoa nel 2012.

Dopo il 2012 però la quota salvezza si è abbassata notevolmente, scendendo per due volte sotto lo 0,90 a partia, con il Sassuolo nel 2014 e con il Crotone nel 2017, entrambe salve con 34 punti.

La quota Europa: il livello è aumentato con gli anni

SQUADRACAMPIONATOPUNTIMEDIA PUNTI
Media storica571.55
Proiezione attuale2021-2022641.68
Quota più alta a 20 squadreUdinese2007-2008661.74
Quota più alta a 20 squadreMilan2016-2017661.74
Quota più bassa a 20 squadre (compreso Calciopoli)Parma2005-2006451.18
Quota più bassa a 20 squadre (escluso Calciopoli)Palermo2004-2005531.39
Quota più alta a 18 squadreUdinese2002-2003561.65
Quota più bassa a 18 squadreSampdoria1997-1998481.41

Abbiamo visto quindi che quest’anno sia le squadre di testa che quelle di cosa stanno facendo meno punti del solito.

Appare evidente che da qualche parte questi punti dovranno pur finire, e vediamo come le squadre che lottano per un piazzamento europeo stiano totalizzando una media punti molto più alta di quella vista negli ultimi trent’anni.

Prendendo in considerazione i punti totalizzati dall’ultima squadra qualificata alle coppe europee (escludendo le qualificazioni attraverso la Coppa Italia e i piazzamenti validi per la Coppa Intertoto), vediamo come le proiezioni attuali fissino a 64 punti il traguardo da raggiungere, ovvero una media di 1,68 punti a partita.

Solo Udinese e Milan, rispettivamente nel 2008 e nel 2017, sono riuscite a fare di meglio. È interessante notare che questa quota così alta si realizza dopo l’introduzione della Conference League e si sia tornati ad avere quattro posti per la Champions League, ovvero quando c’è una maggiore disponibilità di piazzamenti utili.

Evidentemente una “torta più ampia” ha anche aumentato la competitività, che comunque era già notevolmente aumentata negli ultimi anni.

Nelle ultime dieci stagioni infatti solo in un’occasione, con il Torino nel 2014, l’ultimo piazzamento europeo ha chiesto una media inferiore a 1,55 punti a partita. Nei diciotto campionati precedenti invece per ben undici volte è bastata una media inferiore per accedere alle coppe.