Nata come la nuova stella di Mamma Champions League, risorta dalle ceneri della vecchia Coppa dei Campioni, Manchester City v Real Madrid, da sfida tra il progresso e la tradizione, tra la neonata potenza del calcio mondiale e la regina del giuoco, è diventata negli ultimi anni un classico della competizione per club più ambita e amata al mondo.
Un rapido sguardo sulle statistiche della sfida tra queste due squadre, infatti, ci mostra una partita che ha già vissuto clamorosi ribaltoni, eccellenti duelli in panchina, fulminei uno contro uno in campo. E ora che la Champions League 2024/25, esordiente col nuovo format, è pronta a proseguire il suo cammino interrotto ai gironi, non poteva che essere questa sfida a illuminare un turno preliminare già molto interessante di suo. Proviamo allora a giocare Manchester City v Real Madrid, prima che le due squadre facciano il loro ingresso effettivo in campo.
Le info sul match
Prima di entrare in medias res, però, qualche info utile per guidarvi al meglio nella preparazione all’attesissima andata dei playoff di Champions League tra la squadra di Guardiola e quella di Ancelotti.
- Dove si gioca? L’andata di gioca all’Etihad Stadium di Manchester.
- Quando si gioca? Manchester City v Real Madrid si giocherà martedì 11 febbraio alle ore 21:00.
- Dove vederla in TV? La partita sarà visibile solo su Sky Sport, che ha l’esclusiva. Si potrà seguire il match anche in streaming su NOW e Sky GO.
Qualche statistica croccante
In esclusiva per voi, abbiamo raccolto qualche statistica interessante, basandoci sui dati di Transfermarkt.
Poco fa parlavamo di questa sfida come di un classico, e il motivo è presto detto. Dalla stagione 2012/13 a quella presente, Real Madrid e Manchester City si sono affrontate ben 12 volte – nessuna squadra ha avuto un incrocio simile di partite con uno stesso avversario nel periodo – sempre in Uefa Champions League.
L’equilibrio è totale: 4 vittorie a testa e 4 pareggi. Quando le due squadre si sono affrontate nei turni a eliminazione diretta, è sempre passato il Real Madrid, tranne in due circostanze: nel 2019/20 e nel 2022/23, anno in cui poi il City ha alzato la coppa in finale contro l’Inter.
Parliamo di una partita ricca di emozioni e di gol. Infatti in un solo caso, cioè nella stagione 2015/16, le due squadre hanno segnato meno di sei gol tra andata e ritorno. Per il resto, questo numero di reti è stato sempre o raggiunto o superato. Il miglior marcatore della sfida non è più della sfida: Karim Benzema, a quota 6 reti. Ma i tre marcatori successivi per numero di gol segnati nella sfida, con 4, sono ancora della partita: Rodrygo per il Real, Bernardo Silva e Kevin De Bruyne per il City.
Difese poco galattiche
Abbiamo appena visto come nella sfida tra queste due squadre i gol non manchino di certo, storicamente. Come mostreremo a breve, la forma offensiva di Manchester City e Real Madrid, pure in una stagione complicata per entrambe, non ha perso l’antico smalto. I problemi semmai arrivano quando queste due squadre devono difendere.
Senza citare la debacle (5-1) del City all’Emirates contro l’Arsenal nell’ultimo turno di Premier League, in Champions i citizens hanno già perso 3 gare (vincendone appena 3, e di fatto qualificandosi all’ultima giornata disponibile di campionato) subendo 14 reti in 8 gare: una media di 1.75 gol presi a partita.
Se consideriamo che il 5.4% dei gol segnati in questa edizione della Champions sono arrivati tra il 76’ e il 90’ di gara – come capitato al City nella clamorosa sfida del 3-3 in casa col Feyenoord, da 3-0 per il City –, attenzione al fattore concentrazione – da ambo le parti – negli ultimi minuti di gioco (soprattutto della sfida d’andata). Anche il Real Madrid infatti di gol ne ha presi un po’ troppi: già 12 (1.5 di media a partita) in 8 gare.
Attacchi da urlo, nonostante tutto
Se le due squadre faticano dietro, davanti danno spettacolo. D’altronde quando hai così tanta qualità in campo, anche nei momenti di crisi qualcosa esce fuori sempre.
Il City ha segnato 18 reti in 8 gare (2.25 di media a partita), meglio ancora ha fatto il Real Madrid di Ancelotti con 20 reti. La squadra di Guardiola è anche la squadra ad avere la più alta percentuale di possesso palla del torneo (64.9%), e anche quella con la più alta percentuale di passaggi riusciti (92.5%). Il Real Madrid, in questa particolare classifica, è terzo con 89.8%. Insomma, la qualità a queste due squadre non manca. Cosa gli manca?
L’incisività dei suoi bomber. Il Real Madrid, che in estate ha messo a segno il colpo Mbappe, non ha ancora trovato nel francese l’arma in più a livello offensivo (3 i suoi gol in Champions): la baracca, diciamo così, continuano a reggerla Rodrygo (4 reti) e Vinicius Jr (7 reti). Dall’altra parte, Haaland non è di certo in crisi a livello realizzativo – nella competizione è a quota 6 reti – ma Guardiola si aspetta qualcosa in più da lui nei big match, da lui come dal resto della squadra. La serenità mentale sarà un fattore decisivo, ed entrambe le squadre ne sono alla ricerca in questo momento. Già solo questo fa presagire una sfida ad altissimo tasso emotivo, da seguire ad ogni costo.