Una notizia terribile per il mondo del calcio e dello sport in generale: all’età di 60 anni è morto Diego Armando Maradona a causa di un grave attacco respiratorio.
La notizia più brutta nell’anno più nefasto del recente passato: Diego Armando Maradona, uno dei migliori giocatori (se non il migliore) di ogni epoca, è morto all’età di 60 anni a causa di un arresto cardiocircolatorio nella sua casa di Tigre, in Argentina, dove stava trascorrendo la convalescenza dopo l’intervento chirurgico alla testa di qualche settimana fa. Una notizia rilanciata dai quotidiani argentini – Clarin su tutti – che ha lasciato di stucco il mondo intero e che ha già fatto scattare i primi segnali di cordoglio e vicinanza alla famiglia.
“Sarai Eterno in ogni cuore del pianeta calcio”, ad esempio il tweet ufficiale della Nazionale Argentina che è diventato subito virale, a testimonianza del segno che il Pibe de Oro ha lasciato nel mondo del calcio e dello sport in generale. Dall’Argentina al Barcellona, dal Napoli fino al Messico come allenatore: una vita sempre al massimo, con cadute e rialzate, con errori e redenzione per un talento unico nel suo genere che ha scritto la storia del calcio, incidendo il proprio nome nell’Olimpo. “La Federcalcio argentina, attraverso il suo Presidente Claudio Tapia, esprime il suo più profondo dolore per la morte del nostro mito, Diego Armando Maradona. Sarai sempre nei nostri cuori”, il commento della Federcalcio Argentina.