Ogni tanto il calendario regala situazioni incredibili.
Tre anni fa il ritorno dell’Inter in Champions League fu conquistato ai danni della Lazio, sul campo della Lazio, in una trentottesima da brividi. L’ultima giornata di quest’anno offre un Atalanta-Milan che può cambiare la stagione rossonera e quella nerazzurra. Perché dopo la sconfitta nella finale di Reggio Emilia contro la Juve, la Dea di certo non vorrà finire il campionato al quarto posto. Perché dopo essere stato campione d’inverno, il Milan di certo non vorrà addirittura mancare la qualificazione in Champions League. Insomma nessuno vuole perdere e per il Milan c’è un altro problema: il ricordo della gara d’andata, una lezione pesante che aprì di fatto il calo dei rossoneri nel girone di ritorno, già nell’ultima di andata.
Senza Ibra e col ricordo dello 0-0 col Cagliari, il fardello per Pioli e i suoi è pesante. Ma c’è qualcosa che può far sorridere il Milan: in questa stagione, nelle difficoltà, ha sempre sempre sempre reagito. A Roma, per esempio. Come a Firenze. Ma soprattutto nel momento più buio, a Torino con la Juventus. Per trionfare a Bergamo però serve un’impresa, perché l’Atalanta avrà la rabbia della seconda Coppa Italia persa. Perché come detto non vorrà arrivare quarta. Perché a Bergamo non ha vinto l’Inter e hanno perso Juve e Napoli. Zapata, Muriel e Malinovsky terrorizzano tutti.
Ma al netto della pesantissima assenza di Ibra, sono parecchi pure i proiettili di Pioli. È una finale, all’ultima di campionato. Una cosa che non capita spesso, ma che senza dubbio regala e regalerà emozioni e spettacolo. A proposito di spettacolo, ricominciare a vedere il pubblico allo stadio, è (quasi) più emozionante di un gol in rovesciata al novantesimo. Ma ci siamo quasi, gli stadi si ripopoleranno e torneremo a vedere nel modo migliore lo sport nella sua massima espressione. E a vivere.
Foto di testa (a sx Gian Piero Gasperini, a dx Stefano Pioli) by GettyImages