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Arne Slot al timone del Liverpool.

Dopo 9 vincenti anni, i reds hanno salutato Jurgen Klopp e spetta adesso al tecnico olandese infiammare Anfield Road, dopo i trionfi con il Feyenoord.

Un copione che prosegue, tra il tedesco e l’orange, almeno nell’idea di calcio, seppur con due personalità differenti. Un compito arduo quello che attende l’ex allenatore dei biancorossi di Rotterdam e un’eredità pesante: ma nella storia del Liverpool, i passaggi di testimone hanno spesso funzionato.

Vediamo nel dettaglio.

Un impianto collaudato

Sarà un’estate senza grandi colpi sul mercato. Non per mancanza di soldi del Liverpool, anzi, ma per il fatto che la squadra è stata stravolta un anno fa: dagli addii di Fabinho ed Henderson sulla mediana, agli arrivi sempre a centrocampo di MacAllister, Endo e Szoboszlai.

Insomma, 12 mesi fa il ricambio necessario, mentre in attacco e difesa si prosegue con gli uomini di sempre. Dunque Arne Slot trova un gruppo già formato da Klopp e sul quale bisogna lavorare soprattutto in ottica infortuni. Quest’ultimi tanti e troppi nell’era del tedesco e specialmente nella passata stagione.

Nel momento centrale e più caotico dell’anno, i Reds hanno perso per infortunio contemporaneamente oltre il 50% dei giocatori in rosa, con la restante parte di superstiti che per tre mesi di fila ha cantato e portato la croce in tutte le competizioni. Il risultato, Coppa di Lega a parte e vinta a Febbraio, il Liverpool negli ultimi due mesi è schiantato a livello fisico.

Da una parte coloro che hanno giocato tutte le gare per sopperire alle assenze sono andati i riserva piena, mentre i giocatori uscenti dall’infermeria non potevano essere certo al top della forma e così sul più bello, Klopp e i suoi ragazzi hanno visto svanire Premier League, FA Cup ed Europa League.

Per cui al tecnico olandese e al suo staff di preparatori il compito di preservare i muscoli di Salah e compagni nell’arco dell’intera stagione. E ovviamente far giocare il Liverpool da Liverpool, con l’obbligo di puntare al massimo risultato in qualsiasi competizioni in cui sarà impegnata la squadra.

Quattro addìi ad Anfield

Parlavamo del mercato in precedenza. I Reds in entrata per il momento registrano solo il ritorno del giovane Clarke dopo i prestiti della scorsa stagione. Per il 2005 un ritorno in piante stabile anche alla luce del neo contratto firmato dal centrocampista che lo lega ufficialmente alla prima squadra fino al 2028.

In uscita invece sono quattro i giocatori che non prenderanno parte all’era Arne Slot. Addio al calcio per Thiago Alcantara che in maglia rossa è stato letteralmente bersagliato da tanti e troppi infortuni. Svincolati dal club anche il terzo portiere Adrian e il difensore centrale Matip, con il giovane terzino Ramsay che si farà le ossa in prestito al Wigan in League One.

E difficilmente ci saranno acquisti pesanti da parte del Liverpool che ripetiamo è competitivo in ogni reparto e zeppo di campioni.

Allison a guardia dei pali

Un portiere che sappia anche impostare: e il suo nome risponde ovviamente ad Allison che per il sesto anno lega il suo nome con quello della porta Reds, nel solco della tradizione dei grandi portieri che hanno alimentato la leggenda del club. Alle sue spalle, il fido Caoimhín Kelleher che scenderà in campo nelle coppe. Per quanto concerne il terzo portiere, dopo l’addio ad Adrian, Slot a turno pescherà tra i portieri della squadra riserve.

Van Dijk comanda la difesa

Un muro che lo scorso anno si è sgretolato sul più bello. Serve tenuta fisica, ad un reparto formato da grandissimi difensori: Alexandre-Arnold a destra, Robertson sul binario di sinistra, con Konate e Van Dijk al centro del pacchetto a quattro. Loro saranno i titolari, con ottime alternative alle loro spalle, nel consueto 4-3-3.

Dal terzino destro di riserva Bradley, al solito Tsimikas a sinistra, mentre Quansah, Phillips e Gomez sono i difensori centrali di scorta. A questo secondo quartetto si aggiungono anche i giovani Van De Berg e Williams, con quest’ultimo in grado anche di giocare sulla fascia, oltre che al centro.

Il Generale MacAllister detta i tempi a centrocampo

La linea mediana non conosce variazioni sul tema, almeno in ottica titolari. Szoboszlai sul centrodestra, Endo al centro e il pluricampione con l’argentina MacAllister a dettare i tempi di gioco sul centrosinistra e la possibilità di intercambiarsi con il giapponese davanti alla difesa. Un tris che poche squadre possono calare.

E anche le loro alternative sono di primissima qualità. I giovani reds, come Elliott per l’ungherese, Bajcetic per il nipponico, con Jones e Clark per l’argentino: senza dimenticarsi ovviamente di Gravenberch così duttile da poter giocare in tutte e tre le posizioni. Un jolly di primissimo livello.

I Super Six per l’attacco

Infine, l’attacco è semplicemente spaziale. Salah a destra, Gakpo al centro e Diaz a sinistra saranno i principali tenori della fase offensiva, supportati da Doak alle spalle dell’egiziano, Nunez in ballottaggio con l’olandese e infine Jota vice del colombiano.

Liverpool: la formazione 2024-25

Cambia il timoniere ad Anfield, ma non il copione: Arne Slot conferma il 4-3-3.

  • (4-3-3): Allisson (Kelleher); Alexandre-Arnold (Bradley, Williams), Konaté (Quansah, Phillips), Van Dijk (Gomez, Van De Berg), Robertson (Tsimikas); Szoboszlai (Elliott, Gravenberch), Endo (Gravenberch, Bajcetic), Mac Allister (Jones, Gravenberch, Clark); Salah (Doak), Gakpo (Nunez), Diaz (Jota). All. Slot.

La rosa del Liverpool 2024-25

Al momento sono 26 i giocatori in pianta stabile che compongono la rosa del Liverpool verso la stagione 2024-25. Una stagione ricchissima di impegni, con il ritorno in Champions League.

  • Portieri: Allisson, Kelleher.
  • Difensori; Alexandre-Arnold, Bradley, Williams, Konaté, Quansah, Phillips, Van Dijk, Gomez, Van De Berg, Robertson, Tsimikas.
  • Centrocampisti: Szoboszlai, Elliott, Gravenberch, Endo, Bajcetic, MacAllister, Jones, Clark.
  • Attaccanti: Salah, Doak, Gakpo, Nunez, Diaz, Jota.