Tralasciando le solite polemiche arbitrali che ormai accompagnano ogni giornata (e non può che essere altrimenti vista la confusione che regna sovrana tra errori sul campo e VAR), la classifica ci racconta di un campionato sempre più diviso in tronconi: c’è il duo di testa con Milan e Napoli che viaggiano a gonfie vele a ritmi indiavolati, ci sono almeno cinque squadre nella zona Europa, un gruppetto a metà classifica che può ancora ambire alla parte alta, e uno un po’ più staccato che con ogni probabilità dovrà lottare per la zona rossa (ma occhio perchè non sono molto staccate e tutto può ancora succedere, specie viste le squadre coinvolte).
Insomma, un sacco di motivi di interesse che proveremo a rivivere dal punto di vista statistico, con le 10 curiosità più interessanti per quanto riguarda il turno di gare appena concluso.
1. Pareggio in “zona Atalanta”
Il nuovo stadio bergamasco non sembra portare molto bene ai colori nero azzurri, visto che sono riusciti a vincere soltanto una delle ultime sette partite giocate davanti ai propri tifosi. Anche contro la Lazio è arrivato un pareggio peraltro ottenuto solo in extremis, in quella che potremmo definire ormai la “zona Atalanta”.
I ragazzi di Gasperini infatti sono quelli che in stagione hanno segnato più di tutti proprio nei minuti di over time, con ben quattro reti, ovvero il doppio di qualsiasi altra formazione della Serie A. Il gol di De Roon al 94°, è anche la decima marcatura per il giocatore olandese, che ritrova la rete dopo ben 399 giorni di astinenza in campionato.
2. Simeone affossa la Juve
Continua il bilancio negativo dei bianco neri, che con i 15 gol subiti in questo campionato hanno eguagliato quelli subiti nel 1961, quando chiuse poi dodicesima il campionato. Ed è significativo che questa sconfitta (la seconda di fila) arrivi con la formazione più vecchia schierata da Allegri in stagione: 30 anni 2 28 giorni di media.
Numeri invece di grande rilievo per il Verona di Igor Tudor (da quando c’è lui solo Napoli e Milan hanno portato a casa più punti, 19 contro i 15 dei giallo blu) e per il suo bomber Simeone, che proprio contro la Juventus aveva già realizzato doppiette con la maglia del Genoa e del Cagliari. Quella realizzata in questa giornata, è poi la più “veloce” con colo tre minuti di distanza tra una rete e l’altra (meglio di lui solo Davide Pellegrini che nel 1992 ne segnò una, sempre alla Juventus, tra il 4′ e il 6′).
3. Il Gallo torna a cantare (in extremis)
Non è sicuramente una grande stagione fin qua per il Gallo Belotti, che però con il gol ottenuto nei minuti di recupero contro la Sampdoria, ha raggiunto quota 100 in Serie A, diventando così il terzo più giovane calciatore per età ad arrivare a quel traguardo dagli anni ottanta a oggi (a 27 anni e 314 giorni). Meglio di lui solo Alberto Gilardino (che arrivò a cento all’età di 26 anni e 105 giorni nel 2008) e Roberto Baggio (26 anni e 255 giorni nel 1993).
Record anche per il giovanissimo Wilfried Singo, che è diventato l’unico difensore nato dopo il 2000 a vantare almeno 3 gol e 3 assist in Serie A.
4. Inter e Correa: due alla volta
Nel segno della doppietta. L’Inter ottiene la sua seconda vittoria di fila e lo fa per la prima volta con due “clean sheet” consecutive (l’ultima volta a Inzaghi era capitato lo scorso gennaio). E lo fa proprio grazie alla doppietta di un Joaquin Correa che sembra capace di segnarne solo due alla volta.
Tutte le ultime quattro partite in cui ha trovato la via del gol infatti, ha sempre realizzato una doppietta. Solo Vlahovic è riuscito a ottenere più marcature multiple (sempre 4) da inizio aprile scorso.
Curioso poi anche il fatto che l’argentino abbia trovato il suo primo gol da titolare in Serie A contro l’Udinese sia con la maglia dell’Inter in questa occasione, sia nella sua prima con la Lazio nel 2018.
5. V per Vlahovic
Qualche partita fa i tifosi avevano timidamente provato a contestare il loro bomber, ma è davvero difficile prendersela con un giocatore che sta trascinando la Viola ai piani alti della classifica.
Con la tripletta realizzata contro lo Spezia, Vlahovic arriva a quota 25 reti nell’anno solare 2021, un risultato che con la Fiorentina era riuscito soltanto a Kurt Roland Hamrin (per due volte, nel 1960 con 27 reti e nel 1959 con 25). Ma chissà che da qui a fine anno il croato non resti da solo con questo record.
Soltanto Haaland con 26 reti e Lewandowski con 36 hanno realizzato più gol di Vlahovic nel 2021. E tra i calciatori nati dopo il 2000, Vlahovic e Haaland sono gli unici ad aver segnato due triplette nei cinque maggiori campionati Europei.
Anche dal discetto l’attaccante sembra infallibile, ed è infatti uno dei tre calciatori ad avere una media del 100% dal dischetto (solo Lukaku e Suazo come lui dal 2005 a oggi).
6. Record “Americano” per il Venezia
Difficile trovare qualche spunto interessante in una partita piuttosto scialba come il pareggio a reti inviolate tra Genoa e Venezia. Un risultato certo insolito (il Genoa non finiva a reti bianche in Serie A dal febbraio scorso, il Venezia addirittura dal 2001), ma che conferma il trend che vede i rossoblu ancora a secco di reti nel primo tempo in ben 10 partite sulle 11 giocate in stagione.
Ecco allora che diventa invece molto particolare il record del Venezia, che diventa la prima squadra di Serie A nell’era dei tre punti a schierare due americani in campo dal primo minuto: Tanner Tassmann e Gianluca Busio. E vista la proprietà statunitense, non poteva che esserci una certa vicinanza.
7. L’erba della trasferta è sempre più verde per l’Empoli
Avvio strepitoso per i toscani in questa stagione, soprattutto fuori casa dove hanno ottenuto qualcosa come quattro vittorie su cinque esterne. E non è nemmeno la prima volta che capita visto che era successo uguale anche nel 2002/03 (chiuse 13° a fine campionato allora).
Merito anche del suo attaccante Andrea Pinamonti, che in questa stagione ha già messo a segno tre gol nelle ultime tre partite, ovvero tanti quanti in tutte le precedenti 24 presenze in Serie A (tra Empoli, Inter e Genoa). In tutto questo, Domenico Berardi ha giocato la sua partita numero 300 con la maglia del Sassuolo.
8. Muro Napoli
C’è sicuramente un Napoli molto propositivo in attacco, tanto da ottenere queste 10 vittorie in 11 partite come solo un’altra volta era accaduto nella sua storia (nel 2017/18). Ma gran parte della sua classifica la deve però a una difesa che si sta dimostrando quasi imbattibile.
Oltre ai 3 gol appena subiti in questa stagione, il Napoli ha infatti il record con le sue sette porte inviolate nelle ultime otto giornate di campionato, nessuna squadra ha saputo fare meglio nei cinque maggiori campionati d’Europa. Nelle ultime quattro poi non ha subito nemmeno un gol, come non accadeva dal febbraio del 2019.
9. Nel segno di Zlatan (e di Maresca)
Nella partita che ha visto la disastrosa prestazione dell’arbitro Maresca (non a caso fermato fino a Natale), c’è stato spazio però per vedere anche sprazzi di ottimo Milan e di un eterno Zlatan Ibrahimovic. Con la sua rete è arrivato infatti a cifra tonda: 400 marcature nei vari campionati nazionali e 150 in Serie A (11 proprio contro la Roma).
Con questa vittoria il Milan è anche diventato la quarta squadra nella storia del campionato a vincere le prime 10 partite dopo 11 giornate di campionato, raggiungendo così la Roma, la Juventus (che ci è riuscita due volte) e il Napoli (due anche per i partenopei). Non solo, è anche la terza squadra a vincere almeno 15 trasferte in un anno solare (anche qua dopo il Napoli con 18 nel 2017 e la Juventus con 15 nel 2018).
10. Profondo Rosso (Blu)
Stessi colori, destini decisamente diversi per Bologna e Cagliari. Da una parte il Bologna che raggiunge la sua migliore partenza in campionato dal 2002 con 15 punti in classifica, peraltro con una vittoria arrivata senza subire gol, per la quarta volta in stagione (solo il Napoli ha fatto meglio con 8 porta inviolata).
Dall’altra un Cagliari ultimo in classifica che con i suoi 6 punti si ritrova a un solo passo dal suo record negativo di cinque, ottenuto sia nel 2005 sia nel 1999. In tutto l’anno solare 2021, i sardi hanno perso ben 20 partite in Serie A, almeno due in più di qualsiasi altra squadra.