Chi si aspettava una passeggiata di salute della Lazio a Graz deve necessariamente rivedere le proprie analisi. Dal canto nostro, già nell’analizzare l’incontro di giovedì scorso, avevamo avvertito i lettori sui rischi della partita: per quanto il tasso tecnico della Lazio sia superiore a quello dello Sturm und Graz, la formazione austriaca ha dimostrato di avere qualità fisiche e atletiche, si direbbe dinamiche, quasi sconosciute alla Lazio di Maurizio Sarri – sulle cui dichiarazioni post-partita sarà bene tornare a breve.
Lazio-Sturm Graz in breve
- Quando si gioca: giovedì 13 ottobre, ore 21:00
- Dove si gioca: Stadio Olimpico, Roma
- Arbitro: Sascha Stegemann, DEU
- Dove vederla: Sky Sport, Sky Go, Now TV, DAZN
- Probabile formazione Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Cataldi, Vecino; Felipe Anderson, Immobile, Pedro
- Probabile formazione Sturm Graz (3-4-1-2): Siedenhandl; Affengruber, Stankovic, Wurhrich; Ingolitsch, Hierlander, Prass, Dante; Horvat; Ajeti, Boving
Il film della partita di andata
I primi 15’, soprattutto, hanno messo in grande difficoltà l’undici biancoceleste – che, un po’ per la batosta di Midtjylland, un po’ per quella supponenza tecnica nella quale spesso si specchia, ha grossomodo passeggiato per il campo nella prima frazione di gioco. Lo Sturm, con meno qualità sottoporta dei danesi, ha però fatto rivivere a Sarri e ai tifosi le stesse vibes di tre settimane prima. E pensare che stavolta il tecnico toscano aveva messo in campo una formazione titolare per 8/11 – con le sole esclusioni di Patric, Lazzari e Zaccagni. È una questione di ritmo, ancora una volta.
Lo Sturm ha aggredito la Lazio altissima, portandola ad un fraseggio forzato e pericoloso nella propria metà campo. Fraseggio che, con poca qualità e pochissima dinamicità, non ha quasi mai permesso ai biancocelesti di sprigionare le indubbie qualità controffensive. Tranne in un’occasione, quella capitata ad Immobile a 10’ dalla fine, imbeccato sul filo del fuorigioco – poi confermato dal VAR – da un bel lancio di Hysaj. Troppo poco per una squadra che ad inizio girone aveva l’ambizione di passare da prima. E che ora, invece, dovrà lottare anche solo per il secondo posto.
I precedenti
È inutile dilungarsi sui precedenti, che abbiamo già approfondito nell’ultima analisi qui su PokerStarsNews. Dopo il doppio confronto del 2002, quando la Lazio vinse in Austria e fu sconfitta dagli austriaci a Roma, è arrivato un pareggio che equilibra ancora di più lo storico tra le due squadre. È la prima volta, però, che tra le due formazioni non viene segnato neanche un gol. Un’assoluta rarità se si considerano gli attacchi – a dir poco prolifici – delle due squadre in campionato e in coppa.
Le statistiche a confronto
Un’occhiata alle statistiche dell’incontro di andata può aiutarci a far luce su quello che potrebbe accadere al ritorno. La Lazio è una squadra che ama fare del fraseggio e del possesso palla la chiave tattica privilegiata per offendere l’avversario al momento giusto. E questo si è visto in parte anche nei numeri, coi biancocelesti padroni del possesso col 59%. Un possesso che però è stato per larga misura sterile; molto più verticale e pericoloso quello degli avversari, che infatti sono arrivati al tiro ben 16 volte, contro i 7 biancocelesti.
In almeno due circostanze, è risultato decisivo Ivan Provedel, uno dei migliori portieri del nostro campionato, il quale ha detto a fine gara: « Non abbiamo vinto per degli episodi sfortunati, ora però avremo due partite da sfruttare in casa. Stiamo diventando poi sempre più solidi e questo è importante. Ora siamo a quattro punti, con due partite in casa da giocare al meglio dove cercheremo di fare il massimo ». Provedel ha dunque giustamente sottolineato la solidità, che almeno sul piano delle statistiche può far sorridere Sarri.
La Lazio, che in campionato supera il 93% per precisione passaggi (tra le migliori insieme al Napoli e al Milan), contro lo Sturm è stata ben 10 punti percentuali sotto la sua media stagionale. Un chiaro segnale di come l’aggressività degli austriaci abbia asfissiato e condizionato in negativo il palleggio biancoceleste. « Abbiamo fatto tanti errori dal punto di vista tecnico – ha dichiarato Sarri a fine gara. Abbiamo subito l’aggressività degli avversari, però eravamo in partita. Una squadra che non c’è mentalmente, con tutti i palloni che abbiamo perso in uscita, non avrebbe portato a casa il risultato ». Lettura anche qui ottimistica, forse troppo: la Lazio ha recuperato 45 palloni, lo Sturm 37, ma gli attacchi totali degli austriaci sono maggiori (39 a 34) e – per chi ha visto la gara – di qualità superiore. « In Europa si gioca così, i ritmi sono elevati, l’intensità è elevatissima e l’aggressività è molto forte e quindi bisogna adeguarsi ». Che la Lazio si adegui, ora che di tempo da perdere ce ne è sempre meno.
Stato di forma e probabili formazioni
Difficile che la Lazio cambi troppi uomini rispetto alla partita d’andata. Vecino potrebbe scalzare Luis Alberto, mentre Cataldi è sicuro del posto in mediana (dubbio Milinkovic dal 1’). Lì davanti Sarri sta spremendo Immobile, ma non ha grosse alternative. Probabile comunque almeno un cambio sugli esterni, con Cancellieri e Pedro che scalpitano. In difesa, probabile rotazione Gila–Patric, con Casale in dubbio per una maglia su Romagnoli. Più interessante invece sarà capire come lo Sturm sopperirà all’assenza dello squalificato Gazibegovic, terzino destro bosniaco classe 2001 che si è messo in gran mostra contro la Lazio. Il sostituto naturale in quel ruolo è Sandro Ingolitsch, classe ’97. Sarà probabilmente lui a prenderne il posto.
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Cataldi, Vecino; Felipe Anderson, Immobile, Pedro.
STURM GRAZ (3-4-1-2): Siebenhandl; Affengruber, Stankovic, Wurhrich; Ingolitsch, Hierlander, Prass, Dante; Horvat; Ajeti, Boving.