Lo scontro diretto per l’Europa della ventiduesima giornata di Serie A tra Lazio e Napoli finisce con zero goal e pochissime emozioni. Le due formazioni si annullano a vicenda dando vita a una partita tutt’altro che spettacolare. Un punto per parte, dunque, tra Lazio e Napoli, che falliscono l’avvicinamento al quarto posto occupato dall’Atalanta. Certo bisognava tener conto anche delle “fatiche” della Supercoppa giocata in trasferta in Arabia Saudita, a Riyad, che si sono rivelate delle disfatte. Infatti, non sono riuscite a impedire all’Inter di Simone Inzaghi di alzare la terza Supercoppa Italiana consecutiva.
I biancocelesti interrompono, così, la loro striscia di quattro vittorie consecutive in campionato e si portano a due punti dalla zona Champions League, mentre la squadra di Mazzarri aggancia la Roma a quota 32 (in attesa del posticipo), ma resta al nono posto in classifica.
La partita
Gara molto tattica e sostanzialmente bloccata nella prima frazione di gioco. Con Isaksen il più attivo tra le fila della squadra padrona di casa mentre gli azzurri sono stati sulla difensiva, con Raspadori che non è stato mai servito a dovere. Nella ripresa il ritmo dell’incontro non cambia: la partita si anima nell’ultimo quarto d’ora con la Lazio maggiormente offensiva. Un paio di occasioni per gli uomini di Sarri intorno al 65esimo e un salvataggio di Ostigard per il Napoli al 75esimo. Ma la partita finisce così come è iniziata: uno 0 a 0 che non serve a nessuno e di certo non uno spettacolo per chi ama il calcio.
L’effetto Mazzarri
Dopo la Supercoppa persa in Arabia con l’Inter, i partenopei tornavano in Italia a caccia di punti in zona Champions. Il Napoli, che nell’ultimo turno giocato aveva vinto il derby campano contro la Salernitana, ha dovuto confrontarsi con la Lazio tra infortuni, squalifiche e assenze dovute alla Coppa d’Africa. Nonostante questo, sono stati i partenopei a fare la partita. Dire che avrebbe meritato di vincere, però, sarebbe un’assurdità visto le poche occasioni create, ma certamente il Napoli ha fatto qualcosa in più dei padroni di casa. La Lazio di Sarri invece non è esistita, se non con un paio di comparsate. L’unica verticalizzazione c’è stata in occasione del goal poi annullato per fuorigioco, una sola accelerazione e, soprattutto, mai una traccia di quel “tiki-taka” che un tempo era il tratto distintivo del calcio di Sarri. Il Napoli è stato più quadrato. Ha confermato la solidità ritrovata in Arabia Saudita con la Supercoppa e non è poco. Ha stravinto l’inutile trofeo del possesso palla e subito praticamente niente.
Il Napoli ai ripari
È stata una partita che non sarà di certo ricordata per la sua spettacolarità ma il Napoli l’ha giocata come doveva, visto anche le tante assenze. Mazzarri ha schierato i suoi con il 3-4-2-1 con Ostigard titolare, il quale sta facendo ricredere De Laurentiis a suon di prestazioni positive e che ha avuto anche il merito di salvare sull’unica vera palla gol dei padroni di casa. A centrocampo hanno giocato Lobotka, ancora una buona prestazione, e Demme con una più che dignitosa prestazione, con Zielinski e Politano a supporto di Raspadori.
Le parole del mister
“Sono molto soddisfatto perché avevamo davanti una squadra molto forte, che lo scorso anno è arrivata seconda. C’erano tanti assenti, ragazzi che non giovano da una vita hanno risposto alla grande. La squadra si sta vedendo e ora ho avuto la conferma di avere grandi uomini. Sono contento, si vede già qualcosa che piace a me. Con le squadre di Sarri è difficile fare possesso palla, questo vuol dire che la squadra sta facendo le cose bene. Ci è mancata un po’ di profondità”. Così il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, ha commentato il pareggio per 0 a 0, fuori casa, contro la Lazio.
C’è speranza?
La classifica parla chiaro e il cammino di Mazzarri resta deludente, perché 11 punti in 9 partite sono troppo pochi per il Napoli campione d’Italia. Ha preso il Napoli al quarto posto e l’ha portato al nono, anche se ha una partita da recuperare, ma d’altronde anche la Lazio e la Fiorentina. Resta comunque a quattro punti dal quarto posto, attualmente occupato dall’Atalanta, mentre si attende il ritorno di Osimhen dalla Coppa d’Africa. Oltre a questo, sarà importante cominciare a prepararsi per l’ottavo di Champions contro il Barcellona (andata 21 febbraio e ritorno in Catalogna il 12 marzo) che è sprofondato in una crisi più nera di quella degli azzurri. Il Napoli avrà la chance di raggiungere i quarti e di rimanere in corsa nella massima competizione europea.
Nonostante la grande stagione deludente fino a questo momento, per il Napoli è ancora tutto aperto: il quarto posto è alla portata e la Champions ancora da giocare. In più, Mazzarri potrà contare su Osimhen, che tanto è mancato in questo periodo alla squadra partenopea.