Sono giorni strani, per preparare una partita di calcio di alta classifica come Lazio-Milan. Il terremoto-plusvalenze che ha colpito la Juve e potrebbe anche allargarsi da un lato, e il Napoli che non accenna a rallentare dall’altro, tolgono un po’ di “hype” da un match che invece potrebbe regalare spettacolo.
Il forfait di Ciro Immobile complica i piani di Sarri, ma da un certo punto di vista accomuna la Lazio al Milan, che di infortuni ne ha dovuti affrontare diversi dall’inizio della stagione.
Lazio-Milan: quando si gioca e dove vederla
Lazio-Milan, ultimo posticipo serale del girone di andata, si giocherà allo Stadio Olimpico di Roma alle 20:45 di martedì 24 gennaio 2023.
La partita sarà visibile in TV e in streaming, sempre in esclusiva per gli abbonati di DAZN e su tutte le opzioni disponibili. In televisione con la app per Smart TV, ma anche tramite TIMVISION Box, Amazon Fire TV e Google Chromecast. Inoltre la partita sarà fruibile anche sulle consolle PS4, PS5 o XBOX One. E poi, ovviamente, anche in streaming su dispositivi mobili tramite la app disponibile su tutti i principali app store.
Le probabili formazioni di Lazio-Milan
Qui Lazio
Il verdetto degli esami clinici ha certificato in almeno una ventina di giorni il periodo in cui Ciro Immobile dovrà rimanere lontano dai campi. L’assenza è ovviamente molto grave, sia per i gol che garantisce da sempre il bomber della Nazionale, sia per una pura questione di organico: di fatto, Immobile è l’unica punta di ruolo nella rosa della Lazio 2022/23.
Questo complica i piani di Sarri, che comunque ha già affrontato un simile problema in passato, risolvendolo con estrema brillantezza. Nell’estate 2016 il Napoli aveva venduto Higuain alla Juve, ingaggiando Arkadius Milik che però si infortunò gravemente dopo poche giornate. In quel caso, Sarri inventò letteralmente Dries Mertens centravanti e il belga svoltò, sia la stagione del Napoli che la propria carriera: 28 gol, lui che nelle precedenti 3 stagioni in azzurro ne aveva segnati appena 22 in totale.
Difficile che Pedro possa vestire in tutto e per tutto i panni del belga, ma tra l’ex Barcellona e Chelsea, Felipe Anderson e Zaccagni, il tridente sarriano ha comunque tecnica e movimenti sufficienti a far male a questo Milan un po’ balbettante.
A centrocampo salgono le quotazioni di Marcos Antonio, che potrebbe soffiare il posto da regista titolare a Cataldi, cosa questa che non è accaduta quasi mai nell’attuale stagione. Lazzari e Marusic avranno i cruciali ruoli di terzini di spinta.
Qui Milan
Torna Tonali dopo la squalifica, e la speranza di Pioli è che il giovane centrocampista riesca con la sua leadership a mettere ordine a una squadra che ultimamente ha subito un po’ troppi gol. In questo senso, il calo di forma di Tomori non è ovviamente causa unica ma l’inglese non sta più guidando il reparto con l’autorevolezza dei mesi precedenti. In questo senso, sarà prezioso il recupero anche di Kjaer.
Leao sarà ancora una volta l’appiglio a cui si aggrapperà Pioli per la sua fase offensiva, insieme a un Brahim Diaz che quando si accende combina spesso qualcosa di interessante, ma che tuttavia va spesso a corrente alternata. E il suo possibile sostituto De Ketelaere non offre certo, perlomeno oggi, maggiori garanzie.
In porta ancora Tatarusanu, mentre tutto l’ambiente rossonero (dalla dirigenza ai tifosi) prega per l’agognato ritorno di Maignan.
- Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Pedro, Zaccagni. All.: M. Sarri
- Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Kalulu, Tomori, Hernandez; Bennacer, Tonali; Saelemaekers, Diaz, Leao; Giroud. All.: S. Pioli
Lazio-Milan, precedenti e statistiche
I precedenti in Serie A tra Lazio e Milan sono ben 158, con i biancocelesti che sono usciti vincitori in appena 30 occasioni. Cinquantanove i pareggi, mentre la vittoria del Milan è quella relativamente maggioritaria con 69 successi.
Restringendo il campo alle sole partite giocate a Roma, la Lazio ha vinto 20 dei 79 precedenti casalinghi con i rossoneri, vittoriosi a loro volta in 23 occasioni, mentre i pareggi sono stati 36.
In generale si tratta di un match dal potenziale di gol piuttosto alto, avendo una media gol storica di 2,72.
Curiosità: la Lazio è la squadra con cui il Milan ha pareggiato in assoluto più volte in campionato, nella sua storia. Tuttavia, delle ultime 10 sfide tra le due squadre soltanto una è terminata in pareggio.
Nello scorso campionato il Milan ha vinto entrambi i confronti con la Lazio (2-0 a Milano, 1-2 a Roma). Per la cronaca, è dal 2009 che i rossoneri non vincono 3 partite in fila contro i biancocelesti in campionato.
La Lazio ha una caratteristica non molto conosciuta del suo tecnico, ma che è decisamente sarriana: l’ottima organizzazione difensiva. Nell’attuale campionato la squadra romana ha mantenuto la porta inviolata in 10 partite su 18, seconda solo alla Juventus (12) in questa particolare statistica. A testimonianza del fatto che i dettami di Sarri impiegano un po’ prima di venire assimilati dai suoi giocatori, nella scorsa stagione la Lazio aveva totalizzato 9 clean sheet in tutto il campionato.
E, sempre a proposito della qualità difensiva della Lazio, la squadra di Sarri è l’unica a non aver subito gol nella prima mezz’ora di gioco, in questo campionato.
Le possibili chiavi della partita
Partiamo da quest’ultimo rilievo statistico, completandolo per offrire una possibile chiave di lettura della partita. Se la Lazio è l’unica squadra di Serie A a non aver ancora incassato gol nei primi 30′, Lazio e Milan sono in assoluto tra quelle che più segnano in questo stesso frangente. Solo l’Inter ha segnato di più nei primi 30 minuti (13 gol), con i biancocelesti e i rossoneri appaiati dietro (12).
Sarà dunque un match in cui entrambe le squadre partono forte cercando di “stappare” il match presto in modo da impostare un canovaccio tattico favorevole? Molto probabile, anche se ciò dipenderà un po’ più dal piano-partita studiato da Sarri per dare scacco a Pioli. Guardando alle recenti incertezze del Milan nella propria area, c’è da immaginare che qualcosa del genere possa accadere.
La coppia Casale-Romagnoli si va sempre più affiatando, anche se la forza difensiva dei biancocelesti si deve in buona parte al lavoro fisico e al dinamismo dei centrocampisti. Sergej Milinkovic-Savic, seppure non nella sua migliore annata finora, è in assoluto il giocatore che ha vinto più duelli in questa Serie A (124). La sua fisicità è importante almeno quanto il suo apporto offensivo. A tal proposito, in Lazio-Milan potrebbe essere fondamentale il recupero “mentale” di Luis Alberto, non più un intruso ma nuovamente inserito nei meccanismi di squadra.
Per quanto riguarda il Milan, molto dipende da quanta collaborazione avrà Leao da Theo Hernandez, ultimamente un po’ calato nel rendimento. Un altro elemento fondamentale per i rossoneri è il ritorno di Tonali, uno sempre capace di farsi trovare dovunque serva alla squadra. Compresa la zona gol, peraltro.