Lunga, lunghissima. Ma potenzialmente decisiva. La 33esima giornata di Serie A ha offerto momenti di calcio che ricorderemo, con partite che hanno influito in maniera decisa sulla lotta per le posizioni in classifica – Napoli e Inter sono ora appaiate in testa -, ma anche sul destino di alcune squadre che si trovano nella parte bassa, con il successo del Parma contro la Juventus che ha ridisegnato la lotta salvezza.
Non sono mancati i gol da sogno – vedi Castellanos -, le performance decisive (come McTominay) e gli exploit di giovani talenti che stanno guadagnandosi sempre più spazio in un campionato che si sta rivelando più avvincente che mai. Ogni riferimento a Leoni non è puramente casuale.
Andiamo a scoprire la Top 11 della giornata, evidenziando i calciatori che si sono distinti con prestazioni al di fuori dell’ordinario.
Butez (Como)
La vittoria del Como a Lecce ha assunto un’importanza fondamentale, e Butez ha svolto un ruolo cruciale nel garantire i tre punti alla sua squadra. Il portiere francese è stato decisivo con alcune parate miracolose che hanno negato la gioia del gol al Lecce, e la sua prestazione è stata una delle migliori in un turno che ha visto tanti momenti cruciali per la parte bassa della classifica.
Dodo (Fiorentina)
Il brasiliano ha messo a referto una prestazione scintillante contro il Cagliari, fornendo un assist perfetto a Beltran per il gol del vantaggio viola. Dodo è stato protagonista in fase offensiva e difensiva, portando freschezza e qualità sulla fascia destra. La sua crescita in questa stagione lo sta portando a essere uno degli esterni più forti del campionato.
Lucumì (Bologna)
Il difensore colombiano ha disputato una partita superlativa nel big match contro l’Inter, mantenendo sempre alta la concentrazione e gestendo alla perfezione gli attaccanti nerazzurri. La sua solidità difensiva è stata una delle chiavi per il Bologna, che sogna ancora un posto in Champions League. Un autentico baluardo, per dirla alla vecchia maniera.
Leoni (Parma)
Un giovane talento che si sta imponendo con la maglia del Parma. Classe 2006, Leoni ha dimostrato una maturità sorprendente, rispondendo alla grande alle attenzioni delle big. La sua personalità in campo e la capacità di leggere il gioco lo rendono uno dei difensori più interessanti della Serie A, con un futuro promettente davanti a sé. Il tutto, contro la Juventus.
Gosens (Fiorentina)
Il tedesco è tornato titolare in Serie A e lo ha fatto con una prestazione da protagonista, segnando il gol del pareggio contro il Cagliari. La sua capacità di inserirsi in area e di colpire la palla al momento giusto lo rende un giocatore fondamentale. Soprattutto per questa Fiorentina, soprattutto in questo finale di stagione.
Diao (Como)
Qualche metro più dietro, come piace allo stesso Diao. L’ex Betis è stato una delle sorprese di questa stagione, forse la più lucente, di sicuro una delle più impattanti. La doppietta contro il Lecce è stata la ciliegina sulla torta per un campionato che lo ha visto emergere come uno dei protagonisti a sorpresa. Nonostante un infortunio al piede che lo ha costretto a fermarsi, Diao ha oggi ben 8 gol, un perno fondamentale per il Como.
McTominay (Napoli)
Il centrocampista scozzese è stato decisivo nella vittoria del Napoli contro il Monza, segnando il gol che ha spezzato l’equilibrio della partita. McTominay è diventato ormai sempre più un punto di riferimento: Conte lo sta sfruttando al massimo, sia per la sua capacità di inserimento, sia per il recupero palla e la bravura nel creare superiorità numerica. Imprescindibile.
Ederson (Atalanta)
A San Siro, l’Atalanta colpisce e lo fa con la testa di Ederson. Non solo per il gol, ma per la presenza totale che garantisce. Corre, recupera, imposta, inserisce. Quando il brasiliano gira, la Dea balla a ritmo di samba e precisione svizzera. Nel cuore del campo, è lui l’anima silenziosa ma irrinunciabile.
Orsolini (Bologna)
Ogni volta che segna, lo fa con stile. Ma stavolta, con l’Inter, Riccardo Orsolini ha disegnato un capolavoro: mezza rovesciata, poesia pura. La domanda torna come un ritornello: come può restare fuori dalla Nazionale? Intanto, Bologna si gode il suo numero 7, sempre più leader di una squadra che non si accontenta più di stupire.
Pellegrino (Parma)
Due gol al Torino, uno alla Juventus. Il ragazzo argentino non ha paura di chi ha le maglie pesanti. Pellegrino gioca con la leggerezza di chi sa di non dover dimostrare nulla, e segna con la fame di chi vuole scrivere il proprio nome nella storia. Parma ha trovato un bomber moderno, concreto, capace di emozionare.
Castellanos (Lazio)
Taty ha scelto il modo più elegante per dire “sono tornato”: una mezza rovesciata da applausi che tiene viva la corsa europea della Lazio. Dopo settimane in ombra, ha risposto come si fa nei film belli: con un gesto tecnico che vale il prezzo del biglietto. La porta l’ha cercata e trovata. Forse, ora non la lascerà più.