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Gli ottavi di finale di Champions League hanno regalato spettacolo ed emozioni, confermando ancora una volta perché questa competizione è il massimo palcoscenico del calcio europeo. Le sfide hanno visto protagoniste le migliori squadre del continente, regalando gol spettacolari, ribaltoni inattesi e prestazioni individuali da incorniciare. L’Arsenal ha offerto una dimostrazione di forza impressionante, travolgendo il PSV Eindhoven con un clamoroso 7 a 1. La squadra di Mikel Arteta ha dominato in lungo e in largo, facendo valere la propria superiorità tecnica e tattica. Un risultato che non lascia spazio a dubbi sulla candidatura dei Gunners per un ruolo da protagonisti nella competizione. Anche il Bayern Monaco non ha lasciato scampo al Bayer Leverkusen, imponendosi con un secco 3 a 0. I bavaresi, guidati da un ispirato Harry Kane, hanno mostrato solidità e cinismo, mettendo in chiaro di essere ancora una volta tra le squadre da battere. Il Real Madrid, invece, ha dovuto sudare nel derby spagnolo contro l’Atlético, ma alla fine è riuscito a prevalere per 2-1.

L’Inter ha ottenuto una vittoria fondamentale in trasferta contro il Feyenoord (0-2), dimostrando grande maturità e gestione della gara. I nerazzurri hanno saputo soffrire nei momenti chiave, sfruttando al meglio le occasioni create grazie a un Lautaro Martínez in stato di grazia e un solido reparto difensivo. A sorpresa, il Liverpool è riuscito a espugnare il Parco dei Principi, superando il PSG per 1 a 0 in una gara tiratissima. Il Lille ha invece stupito tutti, riuscendo a fermare il Borussia Dortmund sul risultato di 1 a 1. Un pareggio preziosissimo per la squadra francese, che tiene vive le speranze di qualificazione in vista del ritorno. Il muro difensivo eretto dai transalpini ha retto bene agli attacchi dei gialloneri, che non sono riusciti a sfruttare al meglio le occasioni avute. Dopo aver assistito a questi match ad alta intensità, è il momento di analizzare i veri protagonisti di questa fase della competizione. Ecco la nostra Top 11 degli ottavi di finale, una selezione dei calciatori che si sono distinti per leadership, prestazioni decisive e impatto determinante nel doppio confronto europeo.

Portiere

Alisson Becker – Assoluto protagonista del match. Para tutto quello che può, tenendo in vita il Liverpool con una serie di interventi straordinari, specialmente su Kvaratskhelia. Senza di lui, i Reds avrebbero sicuramente subito almeno un gol.

Difensori

De Vrij – Si ritrova a giocare nuovamente in patria e disputa una gara di altissimo livello. Prima contiene con autorità Carranza, poi ha la meglio anche su Ueda, dimostrandosi sempre solido e attento. Inoltre, si fa valere anche nei duelli aerei, confermando la sua grande abilità nel gioco di testa.

Calafiori – Entra in campo quando il risultato è già indirizzato, ma riesce comunque a lasciare il segno con un gol di grande qualità nel finale. Si inserisce con i tempi giusti e conclude con un diagonale preciso, mostrando un istinto da vero attaccante. Del resto, Arteta aveva già accennato alla possibilità di utilizzarlo in un ruolo più offensivo in caso di necessità.

Valverde – Si conferma un giocatore straordinario, capace di eccellere anche in un ruolo non abituale per lui. Inizia la partita servendo un assist magnifico a Rodrygo, dimostrando subito la sua visione di gioco. Schierato da terzino, non solo si adatta perfettamente alla posizione, ma offre anche un contributo di alto livello. Decisivo il suo intervento provvidenziale su Lino, con cui evita un gol praticamente certo.

Centrocampisti

Brahim Díaz – Disputa una gara straordinaria, mettendosi in luce su tutto il campo. Fin dalle prime battute mostra la sua qualità con un’azione spettacolare in mezzo a tre avversari. Il suo capolavoro arriva con il gol del 2 a 1, nato da una giocata eccezionale in cui unisce tecnica e velocità. Una prestazione brillante, caratterizzata da concretezza e incisività.

Harvey Elliott – Entra e cambia la partita. Con un inserimento perfetto su assist di Núñez, realizza il gol decisivo e regala ai Reds un successo insperato. Impatto determinante.

Raphinha – Il match-winner. Approfitta di un errore clamoroso di António Silva per firmare il gol decisivo con grande freddezza. Sempre dinamico e pericoloso quando riparte, il suo lavoro è prezioso anche in fase difensiva. Si  sta confermando partita dopo partita.

Martin Ødegaard  – È il protagonista assoluto del match, siglando una doppietta e servendo un assist. Oltre ai numeri, la sua prestazione è straordinaria, con movimenti intelligenti tra le linee e una gestione impeccabile del gioco. Va detto che il PSV gli concede tempo e spazio per esprimersi al meglio, e lui ne approfitta con classe e qualità.

Attaccanti

Julián Álvarez – Si rende subito pericoloso, mostrando la sua abilità nell’attaccare la porta avversaria. Poi realizza una rete straordinaria che vale l’1 a 1 per l’Atlético Madrid, un autentico capolavoro. Impressionante il suo rendimento in questa edizione della Champions League, con sette gol in nove partite, dimostrando di essere un vero trascinatore per la squadra. Nonostante la sconfitta, la prestazione e il goal andavano premiati.

Harry Kane – Ha fatto la differenza in attacco, confermandosi letale sotto porta e fondamentale nella costruzione del gioco. Con il suo fiuto del gol e la sua visione, ha trascinato il Bayern con qualità e leadership: 2 goal stasera e pass per i quarti quasi assicurato!

Asensio – Si rivela decisivo dopo il suo ingresso in campo, trasformando completamente l’andamento della gara. Impegna subito Mignolet con un tiro potente e preciso, dimostrando la sua pericolosità. È protagonista nell’azione che porta all’autorete di Mechele e con grande freddezza realizza il rigore che mette al sicuro il risultato. Una prestazione determinante.