Dopo l’impegno di Champions League, la Juventus riparte dal campionato, alla conquista di tre punti che potrebbero dare ulteriore slancio alla classifica e alle ambizioni della squadra di Massimiliano Allegri. A Parigi è arrivato un ko quasi indolore, sia per le “proiezioni” di classifica dettate da Allegri, sia per il modo in cui è maturata la sconfitta, mettendo comunque un po’ di apprensione a uno dei migliori club d’Europa.
Da quel secondo tempo, dal modo di stare in campo al Parco dei Principi, dovrà arrivare la nuova pagina juventina. Davanti a sé, però, la squadra di Allegri troverà un gruppo in forma, convinto, ben plasmato dal proprio tecnico: è la Salernitana di Davide Nicola. Non esattamente un avversario semplicissimo, in particolare in un momento in cui le partite si sommano e il riposo diventa arma fondamentale.
Juventus-Salernitana in breve
- Quando si gioca: domenica 11 settembre 2022, ore 20.45
- Stadio: Allianz Stadium di Torino
- Dove vederla: DAZN e Sky Sport
- Probabile formazione Juventus (4-3-3): Perin, De Sicglio, Bremer, Danilo, Alex Sandro, McKennie, Paredes, Locatelli, Cuadrado, Vlahovic, Kostic.
- Probabile formazione Salernitana (3-5-2): Sepe, Bronn, Gyomber, Fazio, Candreva, Coulibaly, Maggiore, Vilhena, Mazzocchi, Dia, Bonazzoli.
I precedenti
- Partite totali: 6
- Vittorie Juventus: 4
- Pareggi: 1
- Vittorie Salernitana: 1
- Gol Juventus: 9
- Gol Salernitana: 1
Sulla carta, per storia e ambizioni, ovviamente non ci sarebbe partita. Ma la carta diventa ‘straccia’ quando ci sono comunque novanta minuti da giocare e quando restano mille variabili a supporto di ogni tesi. Per capirci: la Juve e la Salernitana si sono sì affrontate sei volte nella rispettiva storia, ma già nella scorsa stagione si è visto quanto la stessa storia conti poco. Una partita brutta, sporca e cattiva all’andata, all’Arechi, pur vinta 2-0; al ritorno una gara in gestione massima, con le reti di Dybala e Vlahovic.
E proprio da Vlahovic si riparte, per evitare quanto accaduto 23 anni fa: era la Serie A 1998-1999, davanti a 38mila persone allo stadio Arechi, la Juve di Ancelotti si ritrova a patire un 1-0 complicatissimo, siglato da Marco Di Vaio, che avrebbe poi vestito la maglia bianconera. Espulso Mirkovic (terzino destro) al 73′, poi Iuliano in un finale convulso. Senza Del Piero, infortunato, con Conte, Henry, Deschamps, Davids e Zidane, ma soprattutto Pippo Inzaghi centravanti, i bianconeri non riuscirono a penetrare la porta di Balli. Era quella, la Salernitana di Gattuso e Tedesco, con Di Vaio e Di Michele in attacco e Francesco Oddo in panchina.
Il primo incontro tra le parti risale al 18 gennaio 1948: ancora a Salerno, finì 0-0. La Juve era allenata da Renato Cesarini, in attacco giocava Giampiero Boniperti e in mezzo inventava Carlo Parola. Sono passati più di 70 anni.
Statistiche a confronto
Numeri alla mano, fa un po’ impressione il dato sui tiri in porta: la Salernitana calcia molto di più dei bianconeri, che in attacco – prodezze di Vlahovic a parte – hanno oggettivamente un problema di costruzione. I bianconeri hanno tirato ben 57 volte, di cui 15 in porta; per i granata 74 tentativi, dei quali 22 nello specchio.
Anche sul possesso la Salernitana è avanti: ha 27′ 48” di media per partita, con la sfera tra i piedi; sullo stesso dato, la Juve è dietro di poco più di un minuto. Come visto a Parigi, i piazzati possono essere un fattore importante per Allegri: la squadra ha fisicità e saltatori, occhio dunque al numero di corner (finora 20 per la Juve, 30 per la Salernitana).
E occhio anche alla situazione cartellini: Locatelli ha quasi sempre collezionato gialli in questa prima parte di stagione, la Juve ha contato 60 falli commessi (67 quelli dei campani).
La Juventus, inoltre, ha realizzato il 43% dei propri gol nel primo quarto d’ora di gioco: un dato molto rilevante, che racconta delle grandi partenze dei bianconere, salvo poi sciogliersi come neve al sole. Occhio qui ai granata: 2 reti sono arrivate tra il 75′ e il 90′, non a caso sono i principali artefici di una rimonta pazzesca nella scorsa stagione.
Stati di forma e probabili formazioni di Juventus-Salernitana
La Juve ha ancora fuori elementi molto importanti, Federico Chiesa e Paul Pogba su tutti: entrambi dovrebbero rientrare per il mese di gennaio, senza forzare. Anche Di Maria dovrebbe essere fuori per il match con la Salernitana: l’obiettivo di Allegri è riaverlo per la Champions, nel match già decisivo con il Benfica.
La Salernitana non ha a disposizione Lovato, ancora fuori Bohinen e Ribery è da valutare, così come Radovanovic. Piatek potrebbe partire dall’inizio e fare coppia con uno tra Dia e Bonazzoli.
Juventus (4-3-3): Perin, De Sicglio, Bremer, Danilo, Alex Sandro, McKennie, Paredes, Locatelli, Cuadrado, Vlahovic, Kostic.
Salernitana (3-5-2): Sepe, Bronn, Gyomber, Fazio, Candreva, Coulibaly, Maggiore, Vilhena, Mazzocchi, Dia, Bonazzoli.
Momento Juve: riscatto dopo il ko di Parigi
Vincere in campionato per allontanare i nuvoloni sulla testa dei bianconeri, che arrivano pur da due partite senza vittorie e da difficoltà comunque evidenti. La sensazione è che la squadra sia in crescita: se dovesse andare tutto liscio con i granata, a quel punto anche il gruppo potrebbe prendere coraggio e navigare “a velocità di crociera”, di fatto la rotta indicata dallo stesso Allegri.
Momento Salernitana: continuare con quest’entusiasmo
L’importante è dare continuità, quella avuta nella scorsa stagione, però a picchi alterni: prima malissimo, poi benissimo. La Salernitana sa perfettamente che da Torino si può arrivare con un risultato complicato, ma l’atteggiamento e la voglia di provarci non deve mancare. Dunque, dare seguito alle ultime prestazioni, continuare a perseguire la strada del gioco e magari strappare un punto per merito e voglia. Si può giocare, allo Stadium: ne ha dato prova praticamente chiunque.