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Buona parte dei campionati europei si è fermata durante le Festività Natalizie e quelli che, imperterriti, hanno deciso di giocare anche durante le vacanze, lo hanno fatto a ranghi ridotti per via della nuova ondata di contagi.

Quello che a noi interessa, invece, è il ritorno alla normalità del Campionato di Calcio di Serie A, che, per la prima volta nella sua storia, vedrà giocare la sua seconda parte in modo tutt’altro che simmetrico, visto che il calendario dell’andata, non verrà ripetuto al ritorno con le stesse partite e le stesse giornate.

Ed ecco che, la prima giornata del Girone di ritorno, in programma in blocco il giorno dell’Epifania, il 6 di gennaio, presenta tutta una serie di scontri piuttosto importanti, che riguardano le prime della classe.

Il più interessante di tutti è quello che si giocherà alle ore 20,45 tra Juventus e Napoli. Ecco la nostra analisi.

Juventus-Napoli in chiusura di giornata

La sentitissima partita tra azzurri e bianconeri, fu giocata al Diego Armando Maradona lo scorso sabato 11 settembre, valevole per il terzo turno del Girone di andata.

Giovedì 6, invece, Juventus e Napoli giocheranno ancora una volta contro, anticipando la loro partita alla prima giornata del Girone di ritorno, in un momento delicatissimo per entrambe le squadre.

La Juventus perse sotto il Vesuvio per due reti ad una, anche a causa dell’allora non eccezionale periodo di forma del proprio portiere Szczesny.

In quella occasione, infatti, l’estremo difensore polacco, già bersagliato per alcuni errori piuttosto marchiani nelle prime due uscite stagionali dei bianconeri, non riuscì a respingere efficacemente un tiro di Insigne destinato alla propria sinistra, e venne trafitto dal tap-in di Politano in occasione del pareggio azzurro, dopo il vantaggio juventino siglato da Morata. In chiusura di partita, Kalidou Koulibaly mise a segno il 2-1 finale, dando il “LA” allo start non proprio splendente della Juve di Allegri.

Da quella partita il Napoli trasse una spinta propulsiva che le permise di rimanere in testa per quasi tutto il Girone di andata, prima della improvvisa esplosione dell’Inter di Inzaghi, laureatasi Campione d’Inverno con una giornata di anticipo.

Il calo del Napoli è coinciso con alcuni infortuni che hanno riguardato in estrema sintesi gli uomini dell’ossatura centrale dello schieramento di Spalletti, Koulibaly, Anguissa, Fabian Ruiz e Omimhen.

In particolare, il nigeriano, KO dopo il terribile scontro di San Siro con Skriniar, aveva cominciato alla grandissima la stagione, ma ha dovuto saltare tutte le partite dal 21 novembre a oggi.

Assenti/Presenti

Con l’apertura della finestra di mercato di inizio gennaio, non sono pochi gli uomini nell’occhio del ciclone che potrebbero lasciare Torino con destinazione più o meno gradita.

Soprattutto a centrocampo, vi sono da valutare le posizioni di Arthur, Ramsey, Rabiot, Kulusevski e Bentancur, anche se, per il momento, gli unici due certi di saltare la partita del 6 gennaio, sono Arthur e Ramsey.

Le buone notizie per Allegri, invece, arrivano dai completi recuperi di Dybala e Chiesa, ma solo l’argentino è in lizza per una maglia da titolare.

Il tridente del 4-3-3 presentato dall’allenatore livornese, sarà formato da Dybala, Morata e Bernardeschi, supportati McKennie e Rabiot, che affiancheranno Locatelli e proveranno a lasciare spazio alle sgroppate di Cuadrado e Alex Sandro. Al centro della difesa Rugani e De Ligt, agiranno di fronte a Szczesny, alla luce delle assenze di Bonucci e Chiellini.

Il Napoli ha qualche problema in più, viste le indisponibilità di Lozano, Osimhen ed Elmas, tutti contagiati da Coronavirus e dei tre giocatori partiti per la Coppa d’Africa, Anguissa, Ounas e Koulibaly. Occorre aggiungere la squalifica di Mario Rui e il danno è completato. La difesa a 4 del Napoli è praticamente da inventare e occorrerà fare affidamento a Ghoulam a sinistra, con il solito Di Lorenzo a destra e i due centrali Rrahmani e Juan Jesus.

Ghoulam ha collezionato pochissimi minuti fin qui e i timori della tifoseria e dello staff tecnico del Napoli sono giustificati per un giocatore che non dà certezze, né tecniche e nemmeno di tenuta.

La chiave tattica del match

Il quesito principale del match, sarà probabilmente proprio quello che fa capo all’esterno sinistro del Napoli, che dovrà vedersela con il colombiano Cuadrado.

Da quella parte agirà con ogni probabilità, anche McKennie, per un attacco frizzante sulla destra che necessita, lato Napoli, di una grossa mano di aiuto di Insigne e Ruiz, per non lasciare isolato il terzino franco-algerino.

Ma in realtà dovrà essere tutta la squadra partenopea a disputare una partita di sacrificio, a partire dalla punta, che dovrebbe essere Mertens, proprio per evitare a Petagna un super lavoro anche in chiave difensiva. Pronta, comunque, la classifica staffetta con il folletto belga.

Il Napoli dovrà fare affidamento sulle ripartenze fulminee dei propri giocatori brevilinei, Politano, Insigne e Mertens su tutti, ma Demme da una parte e Ruiz dall’altra, con Zielinski a fare da perno di un centrocampo che ruoterà tutto su di lui.

Morata, la cui destinazione a fine mercato non è ancora stata decisa, viste le continue voci di trasferimento, poi smentite da quelle della permanenza, è il vero oggetto misterioso della squadra di Allegri, ma le risposte sul campo del centravanti spagnolo, potrebbero dire l’ultima parola.

Bernardeschi a sinistra, altalenante, ma certamente uno dei meno negativi del gruppo bianconero, se la vedrà con Politano prima e Di Lorenzo poi, per faccia a faccia più equilibrati rispetto a quelli che vedremo a destra.

Arbitra Sozza di Seregno, coadiuvato da Giallatini e Preti.