Una Juventus solidissima guadagna la sesta finale negli ultimi sette anni, all’Inter rimane solamente il campionato a cui dedicarsi.
I bianconeri sono in finale. È questo il verdetto del campo dopo i 90 minuti dello Stadium, in cui la squadra di Pirlo ha amministrato alla grande l’1-2 dell’andata, portando a casa un ottimo 0-0 e sfiorando anche la vittoria. Dopo un inizio complicato, sembra proprio che Pirlo abbia trovato la quadratura del cerchio: da un mese i suoi non sbagliano un colpo, solidissimi in difesa e letali in attacco, come ai tempi di Allegri. I nerazzurri mostrano tanta intensità e grinta, ma è tutto inutile se poi di pericoli dalle parti di Buffon non ne arrivano. E difatti così è, soprattutto nel primo tempo, in cui il pressing altissimo dei milanesi crea qualche grattacapo ai padroni di casa, ma a conti fatti l’unica parata di Gigi Buffon è su un tiraccio di Brozovic dalla distanza. Lukaku devia con gli addominali una punizione di Eriksen mettendola fuori alla mezz’ora, poi sono tutti palloni giocati con imperizia, respinti e murati da De Ligt e Demiral, strepitosi oggi nel limitare la Lu-La.
Bernardeschi soffre sulla fascia di Hakimi, Alex Sandro si becca un giallo che gli farà saltare la finale per fermarlo, ma a conti fatti anche il marocchino, al di là di un sinistro sopra la traversa, crea pochi brividi. Dall’altra parte il peso dell’attacco è tutto su Cristiano Ronaldo, che risponde presente. Per ben tre volte è bravissimo Handanovic a respingere le bordate di CR7: trovatosi in due occasioni a tu per tu con il portiere, il portoghese si è visto respingere i suoi tiri dal numero 1 sloveno. Conte ha provato a inserire Perisic per Darmian per dare più peso offensivo, inserendo poco dopo anche Sensi per Eriksen, ma il fantasista ha perso qualche pallone di troppo, consentendo alla Juve di respirare e compattarsi ancora di più. Neanche nel finale l’Inter ha impensierito Buffon, giusto qualche tiro deviato in calcio d’angolo, su cui i giganti bianconeri hanno spadroneggiato. Questa Juventus è tornata a far paura, e ha ancora tutto il girone di ritorno per mostrare la sua forza. Per l’Inter un’altra eliminazione dopo quella dalla Champions, ora Lazio e Milan nelle prossime di Serie A, dove necessariamente Antonio Conte dovrà giocarsi tutte le sue carte per rimanere sulla panchina nerazzurra e provare a riportare lo Scudetto a Milano.