A pochi giorni dal controverso KO dell’Olimpico contro la Roma, la Vecchia Signora torna in campo per un importante – anzi, cruciale – ottavo di Europa League. Juventus-Friburgo è l’ennesima gara che dovrebbe dire qualcosa in più sulle reali potenzialità di questa Juventus 2022/23, per molti versi ancora oggetto misterioso – a marzo inoltrato.
Fra infortuni, scadimenti di forma, equivoci tattici, mondiale, penalizzazione e relativa ricaduta sull’umore della squadra, i bianconeri hanno fin qui vissuto di bicchieri mezzi pieni o mezzi vuoti, e di alibi veri o presunti. Eppure l’organico è di quelli che potrebbero tranquillamente stare anche in top 8 della Champions League. La squadra tedesca sembra l’avversario giusto per riguadagnare certezze. E non perché il Friburgo sia scarso, tutt’altro: rappresenta un level up rispetto al Nantes, senza essere un ostacolo impossibile.
Juventus-Friburgo: tutte le info utili
Quando e dove si gioca
Il match di andata degli ottavi di finale fra Juventus e Friburgo si giocherà alle 21 di giovedì 9 marzo, presso l’Allianz Juventus Stadium di Torino.
Dove vederla in TV e streaming
Juventus-Friburgo sarà visibile in diretta per gli abbonati di DAZN e Sky. Per DAZN occorre avere una smart tv compatibile, in alternativa ci si può collegare tramite console di gioco (Xbox, PlayStation), o dispositivi quali Amazon Fire TV Stick, Google Chromecast o TIMVISION Box. Per quanto riguarda Sky, invece, gli abbonati potranno assistere al match su Sky Sport Uno (canale 201 del satellite), Sky Sport 4K (canale 213) e Sky Sport (canale 252).
Disponibile la fruizione tramite streaming, possibile sui vari device sempre per abbonati DAZN (tramite app omonima) e Sky (app SkyGo e NOW tv).
L’arbitro della partita
La squadra arbitrale selezionata per questa partita sarà quasi tutta ellenica. Greco è il primo arbitro Tasos Sidiropoulos così come i suoi assistenti Polychronis Kostaras e Lazaros Dimitriadis e anche il quarto uomo Vassilis Fotias. Al VAR il polacco Tomasz Kwiatkowski, con l’assistenza del greco Angelos Evangelou.
Sidiropoulos ha un precedente con la Juventus, risalente a un match della fase a girono di Champions League 2019/20. La Juve in quel caso sconfisse 2-1 il Lokomotiv Mosca con doppietta di Paulo Dybala. In generale, l’arbitro greco ha diretto per 10 volte le squadre italiane in competizioni europee, con un bilancio confortante: 6 vittorie, 4 pareggi e 0 sconfitte.
Le probabili formazioni di Juventus-Friburgo
Qui Juventus
A dirlo così su due piedi può sembrare una mezza follia, ma è vero: Vlahovic è in ballottaggio con Kean per il posto di attaccante titolare. Vero che l’azzurro sta facendo di tutto per farsi criticare, con quella ridicola espulsione dopo 35 secondi dal suo ingresso in campo, ma comunque aveva segnato con buona frequenza ultimamente, mostrandosi anche meno anarchico rispetto al passato. E questa, forse, è la cosa che realmente lascia Allegri con il dubbio.
Vlahovic sta infatti stentando molto. Quella dell’attaccante troppo isolato è una mezza verità, nel senso che è palese che la Juventus non lo metta in condizioni di avere 20 palle gol a partita, ma il serbo ci sta mettendo del suo. Che sia un problema momentaneo di fiducia o qualcos’altro è difficile saperlo, ma con la Roma ci sono state due situazioni strane. Al 20′ del 1° tempo, sullo 0-0, Dusan riceve al limite dell’area una sponda di testa da Rabiot su lancio di Di Maria, cincischia un po’ e poi cerca di servire l’inserimento di Fagioli, perdendo la palla. Abbastanza simile quanto accaduto al 70′, quando riceve una verticalizzazione di Di Maria proprio al limite dell’area, ma invece di tirare cerca anche qui un assist per l’accorrente Cuadrado, con conseguente palla persa. Il Vlahovic che conosciamo avrebbe cercato in entrambi i casi di sfondare la porta. Possibile dunque che Allegri gli rinnovi la fiducia, ma occhio alle staffette anche perché Kean sarà squalificato in campionato.
In difesa dovremmo rivedere dopo lungo tempo Leo Bonucci titolare, e i vantaggi della sua presenza si sono visti nel secondo tempo con la Roma, in termini di migliori e più precisi servizi ai compagni più avanzati.
Davanti fiducia massima nel Fideo Di Maria, autore di una tripletta con il Nantes. Ma qui sarà un po’ più complicato.
- Juventus (3-5-2): Szczesny; Bremer, Bonucci, Danilo; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria, Vlahovic. All. Allegri.
Qui Friburgo
Christian Streich rappresenta una figura che sembra quasi obsoleta, nel calcio bulimico di oggi. Già bandiera del Friburgo da giocatore, è allenatore della prima squadra addirittura da 12 anni, resistendo a retrocessioni e stagioni un po’ così. Dal 2016, anno del definitivo ritorno in Bundesliga, un costante e graduale miglioramento culminato nella finale di Coppa di Germania l’anno scorso, con sesto posto in campionato che è quello occupato anche attualmente. Per il suo 3-4-3 (che è più un 3-4-2-1), Streich a Torino dovrà fare a meno dell’austriaco Gregoritsch, che sarà sostituito da Holer con l’assistenza dei due giocatori più noti della squadra: l’italiano Vincenzo Grifo, capocannoniere della squadra con 12 gol, e il giapponese Ritsu Doan. Qualcuno lo ricorderà per il gol del pareggio contro la Germania, ai mondiali in Qatar.
Al centro della difesa giostrerà il 29enne nazionale tedesco Ginter, di ritorno al club dopo le esperienze ai due Borussia (prima Dortmund, poi Monchengladbach).
- Friburgo (3-4-2-1): Flekken; Sildillia, Ginter, Lienhart; Kubler, Eggestein, Hofler, Gunter; Doan, Grifo; Holer. All. Streich.
Precedenti, statistiche e curiosità
Quello di giovedì sarà il primo match ufficiale tra Juventus e Friburgo. I bianconeri hanno una discreta tradizione con le squadre tedesche, imbattuta in 7 delle ultime 8 sfide. L’unica sconfitta è peraltro un precedente doloroso, ovvero il 2-4 ai supplementari contro il Bayern Monaco, che costò l’uscita agli ottavi di Champions League nel 2016.
Anche il ruolino in Europa League, competizione che peraltro la Juventus non frequentava dal 2014, è ottimo: i bianconeri hanno perso solo una delle ultime 16 gare giocate nella competizione.
Occhio però al Friburgo, che ha segnato ben 8 reti nelle ultime 3 trasferte in competizioni europee. Certo gli avversari non erano paragonabili alla Juventus (3 gol segnati all’Olympiacos, 4 al Nantes, 1 al Qarabag) ma è comunque un dato di cui tenere conto.
Nei playoff di Europa League, la Juventus è stata la squadra che ha tirato di più in porta (18 conclusioni) e quella più precisa al tiro (64,3% dei tiri finiti in porta).
Le possibili chiavi della partita
Tra incognite tecniche e non solo, questi dati sono comunque da seguire con attenzione. La Juve non ha un impianto di gioco collaudatissimo, dipende molto da vena e condizione atletica di alcuni elementi, ma certo un Di Maria in serata anche solo simile a quella di Nantes sarebbe un bel vantaggio.
Vlahovic potrebbe diventare un problema per i bianconeri ma ancora non lo è: un gol potrebbe mettere fine a qualsiasi polemica, ma anche stimolare il ragazzo a continuare sulla strada del miglioramento.
Per il resto il Friburgo va rispettato perché è una squadra ordinata in entrambe le fasi di gioco: prima in Bundesliga per clean sheet (10), tra le prime per precisione nei tiri con quasi il 40% dei tiri scoccati che finiscono in porta.
Infine una curiosità riguardante Federico Chiesa. L’esterno è stato rispettato nel recupero dal suo lungo infortunio, ma adesso sembra davvero pronto. Eppure, né a Roma né in questo match col Friburgo sembra esserci spazio per il numero 7 tra i titolari. Fin dall’inizio si era prospettato come tridente delle meraviglie quello formato da Vlahovic, Di Maria e Chiesa, con entrambi gli esterni a piede invertito. Davvero non si è riusciti a trovare gli equilibri giusti per farli coesistere? Davvero vogliamo ridurre Chiesa a un seppur fantastico spaccapartite?