In una partita dove non si sono viste molte occasioni, basta una stoccata di Adrien Rabiot alla Juventus per stendere la Roma e portarsi a -2 dall’Inter. Tre punti pesantissimi per i bianconeri che salgono a quota 43 e tornano a far sentire il fiato sul collo a Inzaghi. L’altra faccia della medaglia racconta che i ragazzi di Josè tornano a casa con un’amara sconfitta perdendo una grande occasione per avvicinarsi al Bologna ed effettuare il contro sorpasso alla Dea del Gasp.
Partita calda nel primo tempo, con tante occasioni dall’una e dall’altra parte, palo di Cristante in avvio, salvataggio di N’Dicka sulla linea, e decisa a inizio ripresa dalla giocata iniziata e conclusa dal “cavallo pazzo” juventino. Un prima parte di gioco che ha visto la Roma tenere la gestione della partita ed essere più pericolosa mentre nel secondo tempo, complice anche la rete della Juventus, quello che si è visto è stato decisamente un altro copione. Mourinho, con un Dybala a metà e un Lukaku non pervenuto, le prova tutte inserendo Pellegrini, El Shaarawy e Azmoun ma è la Juve che va ancora in rete con Chiesa nel finale, poi annullato per fuorigioco. Roma che non riesce a reagire dopo il goal subito e torna a casa con tanto rammarico.
Il problema del volare alto
Con lo Special One la Roma ha raccolto pochissimi punti nelle sfide d’alta quota, infatti, nelle prime due stagioni sulla panchina della Roma, José Mourinho ha portato i giallorossi a quota 63 punti al termine delle stagioni 2021/2022 e 2022/2023, chiudendo la stagione sempre al sesto posto.
Nonostante il cammino in Europa sia stato tutt’altro che fallimentare, come dimostra la vittoria della Conference League e la finale di Europa League, in campionato la Roma ha spesso tentennato e lasciato punti per strada. Specialmente, e soprattutto, con le big. Nelle sfide d’alta quota, infatti, gli uomini di Mourinho sono usciti dal campo spesso sconfitti, facendo registrare statistiche non invidiabili.
Fin qui, passando per le due stagioni passate, sono state ben 29 le sfide di Serie A contro le big del nostro calcio (Juventus, Milan, Inter, Napoli, Lazio ed Atalanta). Il bilancio fa riflettere: 6 vittorie, 6 pareggi e 17 sconfitte (non contando lo scontro diretto per la Champions di due giornate fa contro il Bologna, perso per 2 a 0).
Nel dettaglio
Il Milan non è mai stato sconfitto in 5 incontri mentre gli unici successi sono arrivati contro Atalanta (due volte nella stagione 2021/2022), Lazio (nel derby di ritorno della stagione 2021/2022), Inter (nel match d’andata della stagione 2022/2023) e Juventus (nel match di ritorno della stagione passata) e, infine, il Napoli nello scorso turno di questa Serie A. Numeri impietosi per una squadra che ha, da anni, l’obiettivo di tornare in Champions League, classificandosi dunque tra le prime 4 squadre del campionato e, puntualmente, arrivando nelle posizioni successive.
La media punti ottenuta negli scontri diretti
24 punti ottenuti su 87 disponibili, con una media del 27%, non sono un buon bottino. Rispetto ai suoi predecessori, in termini di media punti, lo Special One è soltanto tredicesimo nella classifica degli allenatori giallorossi che hanno ottenuto la media punti più alta. Senza andare troppo a ritroso nel tempo e osservando i numeri negli scontri diretti della Roma di Fonseca, osserviamo come non ci sia stato alcun cambiamento con l’arrivo di Mourinho. Con l’attuale allenatore del Lille sulla panchina giallorossa, infatti, negli scontri diretti sono arrivate 4 vittorie, 8 pareggi e 12 sconfitte, raccogliendo quindi 20 punti su 72 disponibili.
La media punti, dunque, negli scontri diretti, è rimasta sempre quella (27%). I tifosi romanisti si aspettano sicuramente qualcosa in più, visto specialmente il valore della rosa che, a differenza degli anni passati, può contare su una coppia di attacco stellare come Dybala e Lukaku, e che, purtroppo per loro, stanno arrancando soprattutto nelle partite decisive.
C’è speranza
Nonostante il 2023 non è stato un anno positivo per la Roma in termini di risultati ottenuti in trasferta dato che i giallorossi hanno ottenuto ben 10 sconfitte nelle gare fuori casa (5 in questo campionato e 5 nello scorso), e anche in termini di trofei ottenuti, basti pensare alla finale amara contro il Siviglia, il 2024 deve essere sinonimo di speranza e, soprattutto, cambio di rotta.
In una stagione, dove le sfide contro le dirette concorrenti sono e saranno fondamentali per provare a strappare il pass per la prossima Champions League, il quarto posto non è troppo distante (5 punti) per poter ancora credere nella rimonta e accedere alla massima competizione europea, tanto ambita dalla squadra di Josè. Alle porte del nuovo anno c’è l’Atalanta, ennesimo test per i giallorossi, riusciranno a iniziare l’anno con il piede giusto e invertire il trend degli scontri diretti?