Si scrive Jamie Vardy e si legge leggenda. A 25 anni giocava ancora nei dilettanti segnando gol a grappoli, mentre quattro anni dopo saliva sul tetto d’Inghilterra trascinando il Leicester di Claudio Ranieri. Una vita che sembrano mille vite per Jamier Vardy. Studente, operaio, bomber nel fine settimana e poi rissoso, fumantino con qualche problema con la giustizia, amante dei Pub e del poker.
Insomma Jamie Vardy è tutto e di più. Una storia che meriterebbe una serie di 12 puntate e su più stagioni per quello che era un semplice operaio, diventato poi il bomber del popolo anche con la maglia della nazionale. E a 33 anni non sembra volersi fermare il capitano del Leicester, per cui vale la pena raccontare la sua vita.
Tra fabbrica e dilettanti
Jamie Vardy culla fin da bambino il sogno di giocare nei più importanti palcoscenici al mondo di calcio. Ma ci pensa un provino allo Sheffield a rompere le speranze.
Veloce, ma troppo basso per reggere l’urto. Così a 15 molla la scuola con cui non ha mai avuto un bel rapporto e va a lavorare in fabbrica. Otto ore al giorno, mentre la sera si allena con la sua squadra di dilettanti. Per lui ci sono 30 sterline alla settimana di rimborso spese per giocare nell’equivalente della nostra prima categoria.
Nonostante sia ancora minorenne segna gol senza sosta e dopo due stagioni con 66 reti all’attivo, fa un balzo verso quello che alle nostre latitudini equivale all’eccellenza. Salendo di categoria sale anche il prezzo del cartellino di Vardy. Dagli iniziali 6 mila pound si passa ai 25 mila, poi a 150 mila e infine si raggiunge il milione di sterline versato dal Leicester per acquistarlo nel 2012.
L’acquisto più caro nella storia del calcio inglese per un giocatore delle Non-League. Il destino sta dando una seconda chance a Jamie.
Tra risse e braccialetto elettronico
Nel periodo dei dilettanti non sono tutte rose e fiori per Jamie Vardy. L’attaccate infatti ha un carattere turbolento e per dirla alla Bud Spencer:”Dopo il terzo gallone bevuto diventa nostalgico e ci scappa la rissa”.
Una volta la rissa ci è scappata troppo bene, per difendere un amico con problemi di udito deriso da dei bulli. Denuncia, processo e carcere tramutato in braccialetto elettronico, con obbligo di rincasare prima delle 18.30 e fino al sorgere del sole.
Un bel problema per lui che gioca nei dilettanti. Se nelle gare casalinghe i tempi son fattibili, i veri ostacoli sorgono in trasferta. Gioca al massimo un tempo e poi l’allenatore deve sostituirlo. Il padre lo riaccompagna a casa in tempo, per il consueto controllo degli agenti. Eppure nonostante questi problemi, Jamie Vardy non solo continua a giocare, ma segna anche con un minutaggio ridotto.
Il problema delle risse e del carattere fumantino continua a perseguitare il buon Jamie. Una volta, durante un torneo di poker al casinò, prende per il collo un altro giocatore, reo secondo lui di aver tentato di sbirciare le sue carte. Insomma una testa calda come poche. Ma con un talento da predestinato.
Il Leicester
Come detto il 2012 è l’anno della svolta. Lo acquista il Leicester per un milione e lui così può finalmente mollare il lavoro. Primo contratto da professionista e in poche settimane si ritrova dai dilettanti al Championship.
Un salto che pagherà in termini di rendimento sotto porta nella prima stagione. 29 presenze e 5 gol. Bottino misero per uno come lui che nelle Non-League ha fatto il bello e il cattivo tempo.
Alla fine della prima stagione confida ad amici e parenti l’intenzione di chiudere con il calcio. Vuole andare ad Ibizia a lavorare nel locale di un suo amico. Poi però ci ripensa e un passo alla volta entra nel cuore della squadra e dei tifosi. Da oggetto misterioso, ritrova la sua vena da bomber e così trascina il Leicester alla promozione in Premier prima e poi alla salvezza. Ma il vero miracolo è dietro l’angolo.
Ranieri e il miracolo
Nell’estate del 2015 si siede sulla panchina delle “Foxes” Claudio Ranieri da Testaccio, cuore di Roma.
Solo alcuni monumenti e il Tevere sono più antichi di questo quartiere. Da buon allenatore italiano, Ranieri da un’impronta solida alla sua squadra. Mette da parte carbonara e abbacchio, costruendo una difesa impenetrabile con capitan Morgan a dettare legge. Se la difesa è blindata, il centrocampo si avvale di 23 polmoni in soli due giocatori: Drinkwater e Kantè.
E in attacco c’è il capolavoro. Mahrez è la mente e Jamie Vardy è il braccio, di questa incredibile coppia d’attacco. La partenza è fulminea, soprattutto grazie a Vardy. Segna in 13 giornate di fila e batte il record di Ruud van Nistelrooy: nessuno come lui. Il Leicester ne beneficia e soprattutto prende il largo al comando. La macchina perfetta messa in piedi da Ranieri fa sul serio.
Il punto di rottura
Nella stagione del miracolo del Leicester e di conseguenza di Jamie Vardy, c’è una gara che più di altre segna un punto di non ritorno.
Monday Night di lusso, con le “Foxes” che attendono il nuovo Liverpool di Klopp. Clima da classica tregenda inglese: pioggia, freddo, nebbia, folate di vento che mettono i brividi.
Per la TV italiana al commento ci sono: il miglior telecronista della storia italica assieme a Bruno Pizzul, vale a dire il pittoresco Nicola Roggero e “Cavallo Pazzo” Paolino di Canio. Il primo ti emoziona anche se raccontasse un duello fra canarini, l’altro mette in campo tutto quello che ha imparato da giocatore, specie in Premier.
Nel primo tempo il Liverpool fa muro e sembra mettere in crisi le certezze del Leicester. Poi nella ripresa, Vardy si carica la squadra sulle spalle e vola verso la vittoria.
Rilancio della difesa, Vardy scatta in campo aperto come ama lui. Lascia rimbalzare la sfera e poi fa partire un missile terra aria che a momenti viene giù la porta. Roggero si scopre per la prima volta in vita sua un soprano d’eccezione, urlando “Vardyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy”. Di Canio impazzisce come quella volta che da laziale segnò nel derby con la Roma sotto la Sud.
È davvero il punto di rottura. Per Jamie Vardy che in quella notte da lupi si toglie di dosso l’etichetta di possibile meteora e diventa un bomber di caratura mondiale.
È il punto di rottura per il Leicester di Claudio Ranieri che tramuta il sogno in realtà. La storia poi la conosciamo a memoria. Passo per passo, gol dopo gol, fino a mettere le mani sulla Premier League. Quelli del 5.000:1 sono nella storia, grazie e soprattutto ai gol di Jamie Vardy.
Il ragazzo del popolo, diventato Bomber.