Qual è la vera Italia? Quella arrendevole e disarmante vista contro l’Argentina a Wembley o quella arrembante e vogliosa che ha pareggiato con la Germania a Bologna?
Roberto Mancini ha ricevuto ottime risposte dai giovani e dagli esordienti scesi in campo contro la Germania, ma spera che le lodi ricevute dai compagni abbiano risvegliato anche un po’ di spirito di rivalsa nei senatori protagonisti della disfatta subita per mano di Messi e compagni.
L’Ungheria allenata da Marco Rossi è un avversario che può restituire l’esatto valore della nazionale italiana: capaci di sconfiggere l’Inghilterra all’esordio in questa Nations League, i magiari sono avversare tecnicamente alla portata degli azzurri, ma che devono essere assolutamente affrontati con concentrazione e spirito di abnegazione.
Italia-Ungheria: i precedenti
N° | |
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Incontri | 33 |
Vittorie Italia | 16 |
Pareggi | 9 |
Vittorie Ungheria | 8 |
Gol Italia | 63 |
Gol Ungheria | 53 |
La storia degli incontri tra Italia e Ungheria affonda le sue radici all’inizio del secolo, quando l’Ungheria era una delle più grandi potenze del calcio europeo: dal 1910 al 1928 i magiari non hanno mai perso contro l’Italia, ottenendo 4 vittorie e 2 pareggi con un parziale di 16 gol fatti e 3 subiti.
Il rapporto di forze cambiò a partire dal 1928 e per oltre 20 anni l’Ungheria non riuscì più a centrare la vittoria contro gli azzurri, compresa la storica finale del Mondiale del 1938 quando le doppiette di Gino Colaussi e Silvio Piola valsero la vittoria della Coppa Rimet per gli azzurri di Vittorio Pozzo contro la selezione magiara allenata da Alfred Schaffer.
Tra gli anni ‘50 e gli anni ‘60 la “Squadra D’oro” (Aranycsapat) allenata da Gusztav Sebes, con fenomeni del calibro di Ferenc Puskas e Nandor Hidegkuti, dominava nuovamente il panorama calcistico europeo, dettando legge anche contro l’Italia. Fu solo durante i Mondiali del 1978 in Argentina che gli azzurri tornarono ad imporsi sugli ungheresi, grazie ai gol di Paolo Rossi, Roberto Bettega e Romeo Benetti.
In competizioni ufficiali quindi l’Italia non ha mai perso contro l’Ungheria, dato che in seguito si sono incrociate nelle qualificazioni agli Europei del 1992 (1-1 a Budapest firmato da Roberto Baggio su rigore, 3-1 a Salerno con doppietta di Donadoni e gol di Vialli, che sbagliò anche un rigore) e ai Mondiali del 2002 (2-2 con doppietta di Pippo Inzaghi in Ungheria, 1-0 grazie ad una punizione di Alex Del Piero a Parma).
L’ultimo incontro tra le due nazionali però, il 22 agosto 2007 in amichevole, ha visto vincere i magiari 3-1: dopo il vantaggio di Totò Di Natale, gli ungheresi fecero esplodere il Ferenc-Puskas-Stadion grazie ai gol di Roland Juhasz, Zoltan Gera su rigore e Robert Feczesin.
Stato di forma e ultimi risultati
ITALIA | UNGHERIA |
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0-1 vs Macedonia del Nord (C) – Play-off Mondiali | 0-1 vs Serbia (C) – Amichevole |
3-2 vs Turchia (T) – Amichevole | 1-0 vs Irlanda del Nord (T) – Amichevole |
0-3 vs Argentina (N) – Finalissima CONMEBOL-UEFA | 1-0 vs Inghilterra (C) – Nations League A |
1-1 vs Germania (C) – Nations League A |
Come dicevamo in apertura, l’Italia è reduce da due partite estremamente contraddittorie. Nella Finalissima, giocata in qualità di Campioni d’Europa contro l’Argentina, vincitrice della Coppa America, gli azzurri hanno tenuto il campo a malapena per mezzora prima di essere schiantati dal tridente della Seleccion.
Viceversa, contro la Germania all’esordio in Nations League, dopo un inizio di partita un po’ contratto, anche a causa di una formazione completamente inedita, hanno offerto una buona prova in termini di produzione offensiva e aggressività, nonostante abbiano lasciato il palline del gioco per buona parte del match in mano ai tedeschi.
Dalla scioccante eliminazione dai Mondiali per mano della Macedonia del Nord in poi la costante per gli azzurri sono stati i gol subiti: in quattro partite, la nazionale di Mancini non è mai riuscita a chiudere un incontro con la porta inviolata.
L’Ungheria, dal canto suo, ha centrato un’inaspettata vittoria contro l’Inghilterra, grazie alla stella Domink Szoboszlai, prossimo al trasferimento alla Real Sociedad, che ha trasformato un rigore guadagnato da Zsolt Nagy.
In tre partite giocate nel 2022, i magiari hanno sempre chiuso con il risultato di 1-0: due volte a favore, una contro. Difficile abbattere il muro difensivo innalzato dai ragazzi di Rossi, che tendono a chiudere tutti gli spazi dietro e a cercare di colpire in contropiede.
Probabili formazioni
Roberto Mancini che probabilmente sceglierà di insistere ancora sulla linea verde: panchina quindi per i “senatori” Bonucci, Barella, Spinazzola, Pessina, Locatelli e Raspadori e conferma quasi in blocco della formazione scesa in campo contro la Germania.
Unici possibili avvicendamenti quelli di Biraghi con Dimarco sulla fascia sinistra in difesa e di Politano in favore della rivelazione Gnonto come esterno destro d’attacco.
Apprensione per Donnarumma, che nel finale del match contro i tedeschi ha subito una sublussazione del mignolo della mano sinistra, ma gli esami radiologici hanno escluso complicazioni e dovrebbe prendere posto regolarmente tra i pali. Cragno e Meret comunque sono in preallarme, e al momento non c’è una gerarchia predefinita tra i due.
Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Acerbi, Bastoni, Dimarco; Frattesi, Cristante, Tonali; Gnonto, Scamacca, Pellegrini. All. Mancini.
Marco Rossi riproporrà contro l’Italia lo stesso schieramento accorto che tante soddisfazione ha dato alla nazionale magiara negli ultimi tempi, non ultimo il successo contro l’Inghilterra. Una formazione che può passare velocemente dal 3-4-2-1 in fase di possesso palla ad un copertissimo 5-4-1 in fase difensiva.
Oltre al talentuoso Dominik Szoboszlai, che dopo il deludente (a causa di vari problemi fisici) passaggio dal Salisburgo al Lipsia è pronto a rilanciarsi con la maglia della Real Sociedad, spazio all’ex Genoa e Chievo Andras Schafer in mezzo al campo (a fianco del pisano Adam Nagy) e all’ala del Friburgo Roland Sallai, passato anche per il Palermo.
Sulla fascia destra il franco-ungherese Loic Nego, passato per la Primavera della Roma, mentre in porta e in difesa troviamo il due del Lipsia composto da Peter Gulacsi e Willi Orban. In attacco il capitano, l’esperto Adam Szalai del Basilea.
Ungheria (5-4-1): Gulacsi; Nego, Lang, Orban, At. Szalai, Z. Nagy; Sallai, A. Nagy, Schafer, Szoboszlai; Ad. Szalai. All. Rossi