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Vittoria doveva essere e vittoria è stata da parte della nostra nazionale, che ha così chiuso in modo più che positivo il doppio impegno di Nations League, che ci ha così messi in una condizione di comodo nella classifica del Gruppo 2 per alcune ragioni.

Intanto vi è il fatto oggettivo di due vittorie che al termine del primo ciclo di partite portano a casa Italia 6 punti che pongono la nostra nazionale al primo posto e, soprattutto da soli, in un girone non esattamente semplice.

Altra buona notizia è quella che ci vede in testa al Gruppo dopo aver giocato due partite in trasferta, una delle quali in casa della super favorita tra le quattro protagoniste, la Francia di Mbappè.

Adesso non rimane che attendere le due partite di ottobre, entrambe in casa prima contro il Belgio e poi quella del ritorno contro Israele, per capire con esattezza quale sarà il ruolo della nostra nazionale.

Come da pronostico la Francia ha battuto il Belgio e se noi dovessimo mettere sotto Lukaku e compagni a Roma nel match del 10 ottobre, uno dei primi due posti non ci sfuggirebbe praticamente più.

Ma come hanno giocato i nostri nella partita contro Israele?

Le pagelle dei nostri giocatori contro Israele

Donnarumma 6: classica partita da “normale amministrazione”. Dirige il traffico difensivo come Alberto Sordi quando impersonava il vigile e non riceve, come da copione, pericoli di sorta in tutta la partita, se mettiamo per un attimo da parte la rete di Israele allo scadere, sulla quale ben poco può fare.

Gatti 6: è difficile per chiunque brillare in campo internazionale, quando non hai a che fare con compagni con cui giochi ogni giorno. L’intesa con i colleghi di reparto non appare delle migliori, anche se la pochezza dell’avversario dovrebbe far pensare al contrario. Sbaglia poco, ed è quello che serviva ieri.

Buongiorno 6: il compito era quello di dare copertura e, nel contempo, proporre il “LA” alle azioni della nostra nazionale. Magistralmente completati entrambi, Buongiorno appare uno dei difensori del futuro di questa squadra e di quelle con cui crescerà tecnicamente e caratterialmente.

Bastoni 7: sono ormai 3 anni che il centrale dell’Inter si è posto come uno dei difensori più affidabili d’Italia, sia per quanto riguarda l’intercetto della manovra avversaria, sia per le ottime folate offensive che ne fanno un giocatore moderno e sempre pericoloso.

Bellanova 6: c’era molta attesa e curiosità per vedere all’opera lo stantuffo esterno da poche settimane in forza all’Atalanta. Il voto a Bellanova risente del risultato positivo della squadra, ma nel caso in cui non fosse arrivata la vittoria, si sarebbe potuto recriminare su una prova che è parsa negativa per via delle poche soluzioni offerte dai e ai compagni di reparto. Da rivedere.

Frattesi 7: la forma è sontuosa e lo storico dei suoi inizi di stagione ha sempre palesato un raggiungimento dello status di giocatore fatto e finito fin dalle prime settimane. La rete è solo il risultato naturale di una ricerca ossessiva del moto perpetuo, con inserimenti senza fine e fraseggi con i compagni della trequarti che hanno lasciato il segno nella difesa israeliana. Diventa un punto fisso della nazionale in attesa del reintegro di Barella.

Ricci 6,5: ripete per quantità e qualità la partita del Parco dei Principi e garantisce quella valvola di sfogo alle giocate di Tonali, con il quale è palese una certa corrispondenza di amorosi sensi calcistici

Tonali 8: il migliore dei nostri per qualità offensiva senza se e senza ma. Gli sprazzi e i tocchi geniali della partita contro la Francia, diventano un continuo possesso di palla con scambi di prima coi compagni e lanci illuminanti che ci avevano fatto dimenticare quanto fosse forte il Tonali mediano visto al Milan che in nazionale gioca qualche metro più avanti. Un riscoperta che farà bene alla nostra nazionale da qui ai prossimi anni.

Dimarco 7,5: un moto perpetuo al pari di Ricci, un motorino a sinistra che non smette mai di dialogare con la mezz’ala di riferimento, Tonali e con due dei difensori che si sganciavano a turno, Buongiorno e Bastoni. A parte la corsa inesauribile e i pregevoli tocchi con i centrocampisti, Dimarco è sempre pericoloso, una spina nel fianco della difesa israeliana ed è efficace in copertura in più di un’occasione.

Raspadori 7: gioca qualche metro più indietro di Kean, ma fa un lavoro superlativo quando c’è da scambiarsi con Frattesi per un inserimento dalla trequarti, come in occasione del primo gol segnato dal centrocampista nerazzurro. Buona parte dei calci piazzati li tira lui, dividendoseli con Tonali in mancanza di Pellegrini. Suo il tiro che poi, dopo la respinta del portiere, viene ribadito in rete da Kean.

Kean 7: pigro in qualche occasione in cui è caduto nella trappola, leggibilissima, del fuorigioco israeliano, per il resto Kean ha messo in mostra un arsenale di impegno e forza di volontà premiati con la rete della tranquillità al secondo tempo. Con questa mentalità sarà una pedina fondamentale per il futuro di questa nazionale.

Dal 65° Cambiaso 6: non deve fare nulla di più rispetto a quello che gli chiede Spalletti per l’ultima mezz’ora. Tiene palla, dà ordine e, in un momento in cui Israele compie il massimo sforzo, ripulisce più di un pallone e tiene altissima la qualità del palleggio azzurro.

Dal 65° Brescianini 5,5: voto influenzato pesantemente dall’errore difensivo in occasione della rete israeliana, ma nel complesso gioca una partita di quantità, altro elemento che potrà servirci in occasione di impegni più difficili e cicli di partite più lunghi.

Dal 71° Udogie 6: si impossessa della fascia sinistra senza mai tirare il fiato e dà una mano in fase di impostazione senza sbagliare nulla.

Spalletti 7: dà un’impronta alla squadra meno farraginosa e difficile da seguire rispetto alle partite dell’Europeo. Gli interpreti lo seguono e mettono in campo ciò che non sembrava possibile fino a qualche mese fa. Nessuna ricetta magica, ma quando Lucianone diceva di aver capito gli errori in Germania, probabilmente diceva la verità.

I voti per Israele

Gerafi 7; Jehezkel 6; Nachmias 6; Schlomo 6; Lavi 5,5; Kanichovsky 4,5; Abada 5; peretz 5,5; Solomon 6,5; Khalaili 5.

Da 46° Jaber 6 e Gloukh 6; Dal 67° Abu Fani 6 e Safuri 5,5.

Allenatore Simon 6