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Inter e Milan si assomigliano parecchio.

È vero, una (l’Inter) gioca con il 3-5-2 (riduttivo dare un modulo così rigido per una squadra che si muove così sinuosamente) e l’altra (il Milan) con il 4-2-3-1 (ma anche qui la rigidità andrebbe presa con le molle), ma entrambe hanno parecchi punti (non solo in classifica) comuni.

Vediamo meglio quali facendoci aiutare da alcune statistiche.

Le statistiche espresse da Inter e Milan

INTERMILAN
53PUNTI49
53RETI FATTE47
17RETI SUBITE25
17.4TIRI/90′15.7
10.6TIRI CONCESSI/90′11.2
Le statistiche maturate dalle due formazioni alla vigilia del derby

Con 16 vittorie, 5 pareggi e una sola sconfitta, l’Inter di Simone Inzaghi è al momento la miglior squadra del nostro campionato. Segue il Napoli e poi il Milan di Stefano Pioli, squadra falcidiata dagli infortuni – e dalla cattiva sorte – che vanta 15 vittorie, 4 pareggi ma anche 4 sconfitte in Serie A. L’Inter in casa non ha mai perso in questo campionato, ma il derby è da sempre una partita a sé.

I nerazzurri hanno segnato fin qui 53 reti, subendone appena 17. Il Milan, che ne ha fatti 47, di gol ne ha presi 25 – qui si dà già una prima e significativa differenza tra le due squadre.

Dopo un avvio di campionato folgorante il Milan ha subito una flessione a cavallo tra Novembre e Dicembre che l’ha portato a rovinare un po’ i vari tabellini statistici in cui era ai vertici. La difesa, complice anche la sfortuna e l’infermeria piena, ha iniziato a subire di più come testimonia il dato sui tiri concessi a partita, che vede il Milan come ottava squadra del campionato su questo specifico indice con 11.2 conclusioni concesse.

Potremmo considerarlo un dato non troppo probante però, anche in relazione all’Inter che in realtà sembra subire in maniera simile con i suoi 10.6 tiri concessi ogni 90 minuti, c’è però da valutare il peso specifico di queste concessioni difensive. La tenuta delle due difese lo dimostra, se è vero che l’Inter ha subito 7 gol in meno (giocando però una partita in meno dei cugini)

Ma occhio alle somiglianze nel modo di attaccare: entrambe prediligono il settore di sinistra. E questo potrebbe essere lo spartiacque tattico della gara.

Due squadre che pendono a sinistra

PERISICT.HERNANDEZ
1635MINUTI GIOCATI1543
4GOL4
1ASSIST5
1.1TIRI/90′1.4
76.7PREC.PASS%85.3
Le statistiche dei due padroni della fascia sinistra Perisic e T.Hernandez

Il Milan ha in Theo Hernandez il fulcro del suo gioco. I numeri del terzino spagnolo sono semplicemente devastanti. Quattro gol e cinque assist per lui, ma soprattutto 24 tiri verso lo specchio della porta avversaria – è il numero più alto dopo Leao, Ibra e Saelemakers.

Leao, esattamente. Sempre fascia sinistra. Il portoghese con 6 gol e 2 assist è il miglior realizzatore insieme a Ibrahimovic (8 gol sui 16 tiri in porta totali, più un assist: chapeau Re Zlatan).

Attenzione ad un altro fattore, però. Theo è anche il giocatore che passa di più la palla con 1015 passaggi totali, sotto di lui solo Tomori e Tonali – il duello a centrocampo con Brozovic e Barella sarà fantastico.

Indovinate un po’ i numeri sulle azioni da gol create? Sempre fascia sinistra con Leao in testa e Theo al terzo posto dietro Saelemakers. Hernandez infine con 1542 minuti totali è il più presente in casa Milan.

Vi abbiamo parlato della fascia sinistra non a caso. Anche l’Inter, infatti, pur coinvolgendo da quest’anno anche Skriniar nella costruzione del gioco dal basso – e verso la metà campo avversaria – predilige l’asse Bastoni – Perisic, con Calhanoglu a legare il gioco tra i due. È un meccanismo oliato e quasi perfetto che ci costringe a ravvisare sulle due corsie di sinistra delle due squadre il leit-motiv del big match meneghino.

Perisic è quarto per presenze dopo Handanovic, Brozovic, Dzeko e al pari con Skriniar. Se Lautaro è quello che ha segnato più gol, il croato sta viaggiando ad una media alta con 4 reti (come Theo).

Occhio anche a Bastoni che è terzo per passaggi completati dopo Skriniar e Brozovic – altro uomo cardine dell’11 di Inzaghi. Infine attenzione ai numeri relativi alle shot creating actions, con Calhanoglu in testa (83), seguito da Barella, Brozovic e proprio Perisic.

Per passaggi decisivi, invece, al primo posto Barella – a testimonianza di un gioco più vario e meno standardizzato dell’Inter rispetto al Milan, che predilige la corsia di sinistra – poi Brozovic, Calhanoglu e Perisic.

Curiosamente, questa triade si ripete al dato dei tackle in fase difensiva (Brozovic, Barella e Perisic, con al quarto posto ancora Bastoni). E sul possesso? Brozovic, Bastoni, Skriniar, Barella, Calhangolu e Perisic per tocchi; sempre gli stessi a dimostrazione di un pattern di gioco ormai chiaro per la formazione di Inzaghi.

Si sfidano anche i due portieri

Difficile fare un pronostico della sfida, ma non è difficile intuire – come accaduto all’andata – il copione della partita: attacchi furenti sulle fasce, con il lavoro dei due mediani nel Milan e dei tre di centrocampo nell’Inter che farà la differenza.

In chiusura è bene ricordare anche un dato non fornibile all’andata – nonostante la buona prestazione di Tatarusanu – cioè quello sui due portieri. Maignan ha preso appena 15 gol in 17 partite, su 58 tiri contro (77.6% saves).

Il tanto bistrattato Handanovic ha fatto addirittura meglio: lo sloveno infatti ha preso più gol (17 sulle 22 giocate, cioè 5 in più dell’ex Lille) ma ha anche parato di più con 60 parate su 74 tiri subiti (81.1%).

Visto il manicomio dal dischetto nell’andata, forse quest’ultimo dato non è indifferente.