L’Inter conquista la seconda semifinale di Champions League in tre anni e tiene vivo il sogno Triplete. Programmazione, identità e legame solido tra allenatore, squadra e dirigenza sono i principi cardine del progetto dei nerazzurri. Un modello che ricorda quello costruito con Mourinho ed entrato nella storia per l’impresa compiuta nel 2010.
Per quanto anacronistico, proviamo a paragonare questa Inter e quella del Triplete del 2010, per provare a capire quale delle due sia più forte.
Attuale o Triplete: qual è l’Inter più forte?
In questo articolo non staremo a fare una classica su chi sia meglio tra Sommer o Julio Cesar. Non incoroneremo il bomber migliore tra Milito e Lautaro, o il miglior centrocampista tra Barella e Thiago Motta. È impossibile però negare i punti in comune tra la rosa adesso allenata da Simone Inzaghi e quella allora gestita da José Mourinho.
Anche quella Inter è stata capace di valorizzare moltissimi giocatori, basti pensare che dietro al Principe giocavano Eto’o, Sneijder e Pandev. Il primo arriva dal Barcellona per Ibrahimovic, mentre l’olandese lascia il Real Madrid da promessa incompiuta. Il macedone, infine, proveniva dalla Lazio.
Tutti affari oculati, che hanno creato un amalgama perfetta. Proprio come adesso. Chi avrebbe detto allora che Milito e Thiago Motta avrebbero retto il salto dal Genoa all’Inter? Chi si sarebbe aspettato certe prestazioni dal veterano Javier Zanetti? O certi gol come quello segnato da centrocampo da Stankovic?
Sotto al guida di un grande condottiero come Mourinho, i nerazzurri riuscirono nel 2010 in un’impresa mai riuscita a nessun’altra squadra italiana nella storia del calcio: fare il Triplete. Adesso, con Inzaghi, il sogno torna d’attualità. Anche perché, adesso come allora, l’avversario in semifinale è il Barcellona.
Cicli a confronto: Inzaghi prova a superare Mourinho
José Mourinho approda all’Inter nel 2008 e in due stagioni alla guida dei nerazzurri vince due campionati (2009 e 2010), una Coppa Italia (2010), una Supercoppa italiana (2008) e una Champions League (2010). Il ciclo del portoghese è più breve rispetto a quello di Simone Inzaghi, che si trova alla sua quarta stagione sulla panchina del Biscione.
Nelle sue prime tre stagioni alla guida dei nerazzurri, l’ex allenatore della Lazio ha già vinto più trofei di Mourinho (6 contro 5) e, adesso, è in corsa per il Triplete. Il bottino di Inzaghi conta, al momento, uno Scudetto (2023-2024), due Coppe Italia (2021-2022 e 2022-2023) e tre Supercoppe italiane (2021, 2022 e 2023).
Questa Inter gioca probabilmente un calcio migliore rispetto a quella del 2010. Entrambe non peccano per spirito di abnegazione e doti tecniche, al contrario. Nello spirito, dunque, si assomigliano molto. Nell’anno del Triplete, però, i nerazzurri di Mourinho hanno vinto quella Champions League che manca nel ciclo Inzaghi, nonostante la finale conquistata del 2023.
La bilancia pende per alcuni motivi da una parte e per altri dall’altra. L’equilibrio è pressoché assoluto, ma possiamo concludere questa disamina con una riflessione. Se questa Inter dovesse vincere il Triplete, a nessun tifoso nerazzurro interesserebbe stabilire quale sia la migliore tra le due. Entrambe sarebbero nella storia di questo sport.