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Un po’ di pepe sul prossimo Inter vs Sampdoria ce lo ha buttato un (quasi) doppio ex della sfida: Sven Goran Eriksson.

Il quasi qui è d’obbligo, perché se Eriksson ha scritto pagine importantissime di storia alla Sampdoria, non è passato direttamente per il club nerazzurro. Ci è passato però indirettamente, avendo allenato per anni Simone Inzaghi, attuale allenatore della squadra meneghina. E proprio con Inzaghi, che lo ha ricordato a 22 anni di distanza dopo Cagliari vs Inter, la Lazio di Eriksson vinse uno scudetto impensato all’ultima giornata nel diluvio di Perugia.

«Ripeto, bisogna aspettare gli eventi. E magari guardare le condizioni atmosferiche… Magari a Reggio Emilia inizia a piovere come a Perugia… Si scherza, ed è comunque un finale avvincente e bello per tutti gli appassionati italiani». Scherzava, Eriksson, ma neanche troppo.

Nel calcio, infatti, l’ultima parola ce l’ha sempre il campo. E l’Inter, questa parola, deve onorarla fino alla fine. Un po’ come i poeti decadentisti, che nelle avversità del fato vedevano l’opportunità propizia per invertirlo a proprio favore. Il Milan giocherà a Sassuolo, ed è previsto bel tempo.

L’Inter giocherà a Milano contro la Sampdoria, davanti ad un San Siro tutto esaurito già da ieri. Sarà una festa per il calcio, aspettando che il campo decreti il proprio verdetto.

I precedenti tra Inter e Sampdoria

partite totali129
vittorie Inter70
pareggi38
Vittorie Samp21
I precedenti tra Inter e Sampdoria

Inter vs Sampdoria è una sfida storicamente ricca di pathos.

Per un periodo, fu anche una sfida ricca di amicizia, quando la Nord dell’Inter e la Sud doriana stipularono un gemellaggio negli anni Ottanta, fino al 1992 quando il destino dello scudetto tra blucerchiati e nerazzurri fu segnato dall’incedere di una terza piazza, sempre meneghina: quella del Milan. La rivalità si acuì nel 2012, quando i tifosi doriani si riversarono in massa a San Siro a fianco dei fratelli marsigliesi – il mare è un luogo a sé stante – per la sfida di Champions tra l’Inter e l’OM.

Il primo incontro della storia tra Inter e Sampdoria in Serie A venne disputato il 2 febbraio del 1947: finì 2-1 per l’Inter grazie ai gol di Zapirain e Campatelli. L’anno dopo, la Samp riuscì ad espugnare il Meazza per la prima volta nella sua (pur breve, fin lì) storia. Sono però molte le sfide finite con una goleada per i nerazzurri. 5-1 nel 1950/51, 6-1 nel 1956/57, 5-1 nel 58/59, 4-0 nel 1962/63. Nella finale di Supercoppa del 1989, trionfò sempre l’Inter.

La Sampdoria si riavrà nella vittoria scudetto del 5 maggio 1991. Ma Inter vs Sampdoria è anche e soprattutto la rimonta della Pazza Inter di Mancini – grande ex della sfida – da 0-2 a 3-2 in appena 6 minuti di gioco (reti di Martins, Vieri, Recoba).

Nel complesso, tra le due squadre (in Serie A) sono 129 i testa-a-testa: 70 vittore dell’Inter, 21 dei blucerchiati, 38 i pareggi. Il 12 settembre scorso, un’Inter rimaneggiata per i viaggi inter-continentali provocati dalle nazionali ebbe la meglio sulla Sampdoria di D’Aversa (1-2). L’ultimo Inter vs Sampdoria, 8 maggio 2021, finì 5-1 per i nerazzurri.

Inter e Sampdoria: statistiche a confronto

INTERSAMP
81punti36
81gol fatti46
32gol subiti60
14clean sheet7
56.5%% possesso palla46.0%
Le statistiche espresse da Inter e Sampdoria in questa Serie A

Una statistica su tutte fa ben sperare l’Inter. Essa ha un nome e un cognome precisi: Lautaro el Toro Martinez, che con l’ultima doppietta siglata a Cagliari è arrivati a 21 reti in campionato, 25 in totale in questa stagione.

Da marzo in poi, nessun calciatore in Serie A ha segnato quanto lui: 10 reti. Il suo momento di forma è straordinario, ma non sono solo i numeri a descrivere il momento dell’argentino: le corse, l’aiuto ai compagni, la freddezza sotto porta, i passaggi, la malizia vista contro la Juventus in Coppa Italia in occasione del rigore subito per il 2-2 di Calhanoglu. Sono tutti segnali di un giocatore che sta crescendo tantissimo sotto il profilo della personalità.

A 24 anni abbondanti, Martinez è già diventato il sesto attaccante dell’Inter nella storia dei nerazzurri a segnare almeno 20 gol in una stagione a meno di 25 anni: è in compagnia con autentiche divinità del pantheon interista, costellato dai nomi e dalle figure di Meazza, Nyers, Angelillo, Ronaldo il Fenomeno e Mauro Icardi (un argentino come lui).

Tra ottobre e novembre il Toro è rimasto a secco in campionato per cinque partite di fila, ma è stato il letargo invernale ad averne momentaneamente ridimensionato il valore: da prima di Natale a metà aprile, in 13 turni di campionato, Martinez aveva messo a segno appena tre reti, tutte nella comoda sfida casalinga stravinta dall’Inter contro la Salernitana. Poi, un diluvio di gol. Che ha in una sola partita, non a caso ricordata con grande enfasi da Martinez, scheda bianca: contro il Bologna al Dall’Ara (2-1).

Eppure, per i nerazzurri sono 39 i punti conquistati in trasferta quest’anno in Serie A. Sono gli stessi ottenuti sotto la guida di Antonio Conte nello scorso campionato – chiuso con lo scudetto dell’Inter. 4, invece, sono i punti di massimo vantaggio che l’Inter ha avuto sull’inseguitrice cittadina, il Milan di Stefano Pioli: alla 18a, alla 19a, alla 23a, quando nel derby i nerazzurri erano saliti potenzialmente a +7. Sono pesate senza dubbio, in questa corsa scudetto, le tante partite giocate dall’Inter in stagione: ben 52 (38 in A, 8 di Champions, 5 di Coppa Italia e 1 di Supercoppa italiana).

Per la Samp, è bene ricordare l’eterno Fabio Quagliarella, che con l’ultima rete alla Fiorentina ha raggiunto Paolo Pulici, portandosi a -7 da Piola in testa alla speciale classifica, come miglior marcatore in Serie A contro i viola (14 reti). La Sampdoria, libera di testa, ha dimostrato in questo campionato di avere – negli alti e bassi delle varie guide tecniche succedutesi – in Antonio Candreva il perno fondamentale del suo gioco: per l’ex Inter è una delle migliori stagioni di sempre con 7 reti e 10 assist.

L’ex Lazio, che insegue Ciccio Caputo (11 gol e 4 assist, nonché best per xGoal, con 10.3) come miglior marcatore della squadra blucerchiata, è l’uomo che ha giocato più di tutti per la Sampdoria quest’anno: ben 3058 minuti.

Nell’ultima col cagliari 14 tiri da dentro l’area sui 17 totali!

Che gara aspettarsi

Nell’ultima sfida giocata contro il Cagliari, l’Inter ha tirato in porta 17 volte. Il dato impressionante, però, è un altro: i nerazzurri, che hanno al momento il miglior attacco del campionato, di questi 17 tiri ne hanno effettuati ben 14 da dentro l’area di rigore (compresi i gol di Darmian e di Lautaro Martinez); indice, evidentemente, di una condizione mentale, atletica e di gioco davvero invidiabile.

Occhio però alla Sampdoria, che nelle ultime 5 partite in Serie A, dopo aver fragorosamente perso contro la Salernitana, ha pareggiato con l’Hellas di Tudor, ha vinto il derby contro il Genoa (dove Audero, e non da questa partita, è risultato decisivo: 45 per lui i gol subiti in stagione), ha perso contro la Lazio ma si è rifatta subito con una roboante vittoria casalinga contro la Fiorentina (4-1) a salvezza acquisita.

Cruciale, oltre al bel gioco espresso grazie a Giampaolo nelle ultime partite, è stato il ruolo di Sabiri, ex Ascoli, che è parso davvero un giocatore di una categoria superiore. Che possa deliziare anche il pubblico di Milano? L’Inter è reduce da un lunghissimo filotto di vittorie, ma come detto la sconfitta col Bologna del 27 aprile pesa ancora tantissimo.

La sfida potrebbe decidersi sugli esterni, dove Perisic – ormai con le valigie – e Darmian, nonché Dumfries, hanno dimostrato col Cagliari e soprattutto con la Juventus di essere in forma smagliante. Lo stesso deve però dirsi del centrocampo nerazzurro, che da quando ha ritrovato Brozovic in mediana non sbaglia più un colpo.

Dietro l’Inter continua a manifestare qualche irrequietezza. Non è più la solidissima difesa del girone d’andata. Ma davanti fa paura. Occhio però alla Sampdoria, che è libera di testa e lo sa bene la Fiorentina di Italiano. Tutto può succedere, qui come a Reggio Emilia. Che il fato decreti a chi gli dèi del calcio hanno rivolto il proprio favore.

Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Correa, Lautaro

Sampdoria (4-5-1): Audero; Bereszynski, Ferrari, Yoshida, Augello; Candreva, Rincon, Thorsby; Sabiri; Caputo, Quagliarella