Cinquantadue giorni sono un tempo infinitamente lungo, per le abitudini degli appassionati di calcio. Il ritorno del campionato di Serie A dopo quasi 2 mesi porta con sé un naturale surplus di attesa e anche pressione che vale per tutti, sia per chi stava volando, sia per chi stentava. In Inter-Napoli di mercoledì sera, tuttavia, per uno dei giocatori che scenderanno in campo la pressione sarà altissima.
Quel giocatore si chiama Romelu Lukaku, chiamato a guidare l’attacco di una squadra che incontra la capolista, con il rischio di finire alla siderale distanza di 14 punti.
Analizziamo allora tutto ciò che rende il match di San Siro non un semplice dessert nella giornata dell’atteso ritorno del campionato, ma un vero e proprio crocevia di destini.
Inter-Napoli: quando si gioca e dove vederla
Inter-Napoli, primo dei due posticipi del 16° turno di Serie A, si giocherà allo stadio San Siro di Milano, alle 20:45 di mercoledì 4 gennaio 2023. Ricordiamo che si tratterà di un turno che si disputerà tutto nello stesso giorno, e che in contemporanea con Inter-Napoli si giocherà anche Udinese-Empoli.
La partita sarà visibile in TV e in streaming, sempre in esclusiva per gli abbonati di DAZN e su tutte le opzioni disponibili. In televisione con la app per Smart TV, ma anche tramite TIMVISION Box, Amazon Fire TV e Google Chromecast. Inoltre la partita sarà fruibile anche sulle consolle PS4, PS5 o XBOX One. E poi, ovviamente, anche in streaming su dispositivi mobili tramite la app disponibile su tutti i principali app store.
Le probabili formazioni di Inter-Napoli
Qui Inter
Come previsto, il rientro dalla lunga pausa porta con sé vantaggi (recupero dei vecchi infortunati) e svantaggi (possibili nuovi infortuni). Tra questi ultimi c’è sicuramente il forfait ormai acclarato di Marcelo Brozovic, che salterà Inter-Napoli e probabilmente anche Monza-Inter di sabato prossimo. Il centrocampista croato si era infortunato durante la semifinale mondiale persa contro l’Argentina.
Inizialmente non sembrava un problema grave, ma il recente responso degli esami effettuati dall’Inter parla di distrazione muscolare al soleo sinistro. Dunque, almeno per adesso, ciao Melo. Simone Inzaghi dovrebbe sostituirlo con Mkhitaryan, con l’armeno che ha a sua volta qualche problema alla schiena ma la sua presenza non pare in dubbio.
Per il resto Inzaghi dovrà fronteggiare anche il forfait di De Vrij e la situazione di un Lautaro Martinez ovviamente ancora non al meglio. El Toro dovrebbe trovare spazio nella ripresa, in sostituzione di uno tra Dzeko e Lukaku, che costituiranno la coppia d’attacco.
Proprio il belga è l’osservato speciale di questo match. La sua stagione, di fatto, non è partita. In questa Serie A ha giocato appena 4 partite, ma soprattutto dall’agosto scorso è stato in campo per appena 22 minuti, a causa dei problemi muscolari. Con il Belgio è rientrato appena in tempo per mangiarsi un numero incredibile di gol nel cruciale terzo match contro la Croazia.
Di fatto, a 29 anni, Romelone si trova di fronte a un bivio importante della carriera. L’Inter è l’unica squadra in cui ha mostrato tutto il suo devastante potenziale, nelle ultime stagioni. Per il resto ha spesso deluso e questo non può essere accettato passivamente da Jay-Z, amico dell’attaccante belga ma soprattutto proprietario della società che ne cura la procura e i diritti di immagine. Un segnale importante in un big match come quello di mercoledì sarebbe aria pura, per Lukaku e il suo staff.
Qui Napoli
Dall’altra parte Spalletti può contare su un recupero importante per la difesa come quello di Rrahmani, che dovrebbe partire da 1′ (l’alternativa è sempre Juan Jesus). A centrocampo è Ndombele che dovrebbe partire dalla panchina, mentre i veri dubbi dell’ex tecnico nerazzurro sono relativi ai partner di Osimhen in attacco.
A completare il tridente, ai lati del forte puntero nigeriano, dovremmo vedere Kvaratskhelia (recuperato) e Politano, ma non è da escludere la presenza di Lozano e Raspadori nell’undici titolare.
Inter (3-5-2): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lukaku, Dzeko. All.: S. Inzaghi.
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All.: Luciano Spalletti.
Inter-Napoli, precedenti e statistiche
Quello di mercoledì sarà il confronto numero 153 in Serie A, tra Inter e Napoli. I nerazzurri sono in vantaggio con 68 vittorie contro 46 (38 i pareggi). Guardando ai numeri assoluti, soltanto contro la Juventus il Napoli ha perso più partite in Serie A (70).
L’Inter è anche la squadra che ha fatto registrare più vittorie casalinghe contro il Napoli (50) e quella che – sempre nelle gare interne – le ha segnato più reti (143). Inoltre, l’Inter ha una striscia aperta di 4 successi casalinghi consecutivi contro i partenopei in campionato.
Dall’altra parte, però, c’è una squadra che è arrivata alla pausa in forma clamorosa. Il Napoli ha vinto le ultime 11 partite giocate in Serie A, e per trovare una squadra capace di far meglio bisogna tornare alla Juve 2017/18, che ne vinse 12 in fila.
La Juventus torna anche in un’altra curiosità statistica, relativa a questo match, che stavolta riguarda l’Inter. I nerazzurri sono l’unica squadra a non avere ancora ottenuto un pareggio in questa Serie A, con 10 vittorie e 5 sconfitte. In generale, l’allergia dell’Inter ai pareggi sta assumendo dimensioni interessanti, poiché sono 24 le partite consecutive della squadra di Simone Inzaghi senza il segno “X”. L’ultima squadra capace di una striscia più lunga (38) è stata la Juventus tra il 2016 e il 2017.
Che si potrebbe trattare di uno scontro ad alto potenziale lo dicono parecchi numeri. Inter e Napoli sono nettamente le squadre meno ammonite (20 il Napoli, 26 l’Inter) e anche quelle che tirano di più in porta (Inter seconda a 84, Napoli primo a 95). A proposito di attacco, è curiosa la diversa distribuzione dei gol tra le due squadre. L’Inter è quella che segna di più in questa Serie A nei primi 15 minuti (6 reti), il Napoli è invece la più prolifica negli ultimi 15 minuti (10 gol).
Le possibili chiavi della partita
Nonostante proponga un calcio esteticamente molto gradevole, lo strapotere del Napoli nelle prime 15 giornate di Serie A non è squisitamente tecnico, ma anche e forse soprattutto atletico. La squadra di Spalletti è forte fisicamente ma riesce ad avere una distribuzione eccellente di questa forza, come dimostrano i pochissimi falli commessi. Oltretutto, i partenopei sono nettamente la squadra che segna più gol di testa: finora sono ben 9 (2 a testa Osimhen, Kim e Simeone, 1 per Anguissa, Kvara e Olivera).
L’Inter è ferma a 4, uno dei quali segnato proprio da Lukaku, autore della prima rete del campionato per la squadra di Milano. L’assenza del centravanti belga si è fatta sentire, non tanto e non solo per il numero di gol di testa ma per la presenza in area.
L’Inter ha in rosa crossatori di qualità, che hanno anche qualità individuali sufficienti per concludere l’azione in proprio (Dimarco e Dumfries ma anche Gosens e, all’occorrenza Calhanoglu e Barella), ma a volte è carente nell’occupazione dell’area di rigore. La presenza di Lukaku darà in questo senso un punto di riferimento che, per caratteristiche e attitudini, non possono garantire Dzeko e Lautaro.
Un’altra chiave potenzialmente decisiva del match è data dalla tenuta della cerniera di centrocampo nerazzurra. Brozovic è da questo punto di vista insostituibile, a Mkhitaryan manca forse minutaggio nelle gambe. Con Barella che farà come sempre entrambe le fasi con generosità, finché avrà benzina in corpo, un ruolo importantissimo lo giocherà Hakan Calhanoglu.
Il numero 20 nerazzurro ha dimostrato a più riprese di essere un signor centrocampista anche quando la palla ce l’hanno gli altri. Non a caso, il turco è il migliore di squadra per palle recuperate (31, davanti a De Vrij con 30). Servirà tutta la sua qualità per evitare di concedere metri ai rivali di reparto del Napoli, che non difettano né in tecnica, né in fisico né tantomeno in dinamismo.