Gli incroci a cui è sottoposta Inter v Napoli, big match della dodicesima giornata di Serie A, sono molteplici ed entusiasmanti. Già solo rivedere Antonio Conte, storico condottiero dell’Inter Campione d’Italia 2020/21, sull’opposta fazione partenopea, ma a San Siro, reca brividi non indifferenti. Cosa pensare, ancora, di Romelu Lukaku, il grande acquisto dell’estate del Napoli – dopo Conte, va da sé – che all’Inter ha realizzato la bellezza di 78 reti e 23 assist in 138 presenze, numeri spaventosi – soprattutto sotto la gestione Conte, Lukaku ha dimostrato di essere un attaccante dominante.
Come se non bastassero questi elementi, pure solo accennati, ad accrescere l’hype di una sfida davvero attesissima, metteteci pure la classifica attuale, con l’Inter ad un solo punto dal Napoli primo della classe, fermato nell’ultimo turno di Serie A dall’Atalanta di Gasperini (0-3) ampiamente rientrata anche lei nella corsa al titolo. Insomma, come cantava Roberto Vecchioni, prepariamoci ad essere accecati dalle luci di San Siro.
Lautaro e Thuram contro la difesa del Napoli
Il titolo potrebbe sembrare esagerato: d’altra parte chi lo ha detto che il vero duello che deciderà Inter v Napoli non possa essere, al contrario, quello tra Lukaku, Kvara e Politano contro l’intera difesa nerazzurra? Ma abbiamo qualche ragione di credere che non sia così.
Partiamo da un dato, semplice e incontrovertibile: l’Inter, dopo l’Atalanta tritacarne a 29, è la squadra che ha segnato più gol in questo campionato (25, +1 dalla Lazio terza con 24). Per essere più precisi ed esaustivi, l’Inter va in gol da 28 partite di fila in casa in Serie A: nei cinque maggiori campionati europei, soltanto Barcellona (29) e Lille (30) vantano una striscia aperta più lunga di gare interne consecutive con reti all’attivo rispetto alla squadra nerazzurra.
Thuram, meno straripante nelle ultime settimane rispetto all’avvio di stagione, ha realizzato 7 reti, Lautaro 5 – e il Toro si sta svegliando. L’argentino ha segnato tre gol nei primi quattro incroci di Serie A contro il Napoli, ma è a secco da cinque confronti e vuole riscattarsi. Il Napoli, dal canto suo, ha una difesa d’acciaio, nonostante – e forse, anzi, proprio in virtù di – la sconfitta casalinga 0-3 nell’ultimo turno contro l’Atalanta, che l’ha portata ad avere 8 reti subite. Soltanto la Juventus (7) ha fatto meglio. È dunque evidente come da questo duello, tra attacco del Biscione e difesa del Ciuccio, possa decidersi molto della partita.
Fasce bollenti
Per modo di giocare, ma anche per caratteristiche dei singoli, crediamo che l’altro grande miss-match possa giocarsi sulle fasce. L’Inter, reduce dalla bella vittoria casalinga contro l’Arsenal, sta trovando in Dumfries un’arma letale per le difese avversarie. Certo, il modo di difendere del Napoli, molto basso, potrebbe piuttosto favorire la qualità di Dimarco, sempre molto bravo tecnicamente.
Dall’altra parte il Napoli può contare non solo su Kvaratskhelia e Politano, pronti ad incidere – come contro il Milan – al primo affondo utile, ma su una panchina che promette scintille. David Neres, senz’altro indisciplinato quando si tratta di iniziare la partita (tosta come questa, poi…) dal primo minuto, ha dimostrato di poterla spaccare entrando in corsa, magari approfittando del fisiologico calo fisico delle due squadre. Dalle fasce bollenti, allora, il match potrebbe davvero scaldarsi e infine essere deciso.