Grazie ad un autogol di Federico Gatti l’Inter di Simone Inzaghi ottiene la vittoria nello scontro diretto contro la Juve, uno snodo se non già decisivo per il campionato sicuramente fondamentale.
L’Inter è nettamente la squadra più forte d’Italia
Quello che ci ha detto la partita di San Siro è che in questo momento l’Inter è decisamente di un altro livello rispetto alle concorrenti. La differenza emersa nel confronto contro la contendente più diretta per lo scudetto è stata palese: 9 giocatori diversi dell’Inter sono andati alla conclusione rispetto ai 6 della Juventus, per un totale di 3 tiri in porta contro 1 e 15 conclusioni fuori contro 13.
Due parate di Szczesny, su Barella e Arnautovic, sono state eccezionali e hanno evitato il raddoppio interista ma in genere la Juventus, anche nel secondo tempo in cui è riuscita a ripartire e a farsi più presente in zona avanzata, non ha mai veramente impensierito l’Inter.
Certo, il carattere e la solidità della squadra di Allegri sono un fattore che più di una volta ha permesso di portare a casa punti insperati, ma per usare un gergo pugilistico “ai punti” l’Inter ha dimostrato di avere ben altre doti tecniche e una capacità di sviluppare gioco nettamente superiore, oltre ad una tenuta difensiva dello stesso livello.
La vittoria più importante anche senza il segno di Lautaro
Fino a questo momento la stagione dell’Inter si è sviluppata nel segno di Lautaro Martinez: il capitano è stato trascinatore del gruppo e autore di ben 22 gol in stagione (19 in campionato).
Contro la Juventus ha giocato la partita forse peggiore della stagione. Il che significa che ha comunque fatto una buona partita, sempre presente nel contrastare il possesso palla dei difensori bianconeri, a dettare le ripartenze nerazzurre e andando alla conclusione per due volte, senza centrare la porta.
In fase offensiva però non è stato quel pericolo costante per le difese avversarie che è stato per tutta la stagione, e in generale ha lasciato Thuram ad attaccare la profondità per vie centrali preferendo girare più al largo dell’area, forse più preoccupato di tenere a bada le possibili ripartenze juventine che di andare a cercare il gol.
Il fatto è che l’Inter ha vinto la partita più importante e probabilmente più difficile di questo campionato di fatto senza doversi affidare a Lautaro, ma grazie alla strepitosa prestazione di altri uomini chiave dello scacchiere di Inzaghi, Calhanoglu e Pavard su tutti.
Inter in testa da sola, ma adesso è sempre più complicato
Da adesso in poi il destino dell’Inter in campionato è totalmente nelle sue mani: 4 punti di vantaggio sulla Juventus con una partita da recuperare significano un discreto margine di sicurezza, e anzi, se ci dovessimo basare esclusivamente sul campionato e su quanto fatto vedere, si potrebbe pensare che i nerazzurri possano tranquillamente tenere un passo uguale o superiore a quello della Juve
Ma il fattore Champions League può rimescolare le carte. L’Inter verso fine febbraio, dopo aver giocato contro Roma e Salernitana, avrà l’impegno infrasettimanale contro l’Atletico Madrid e quindi il recupero sempre infrasettimanale contro l’Atalanta, piazzato nel mezzo delle sfide contro Legge e Genoa. Nello stesso periodo la Juventus affronta sfide alla portata contro Udinese, Verona e Frosinone.
L’Inter dovrà mantenere la calma e saper gestire il vantaggio in classifica anche nel caso in cui la Juventus recuperi terreno. Quello che fa ben sperare i tifosi nerazzurri è la consapevolezza del proprio valore che hanno dimostrato i giocatori e l’allenatore dell’Inter: difficilmente un eventuale riavvicinamento in classifica della Juve avrà ripercussioni psicologiche sulla squadra. Da questo punto di vista anzi, un’eventuale brutta uscita in Champions League potrebbe avere risvolti più pesanti sul prosieguo del campionato. Di conseguenza Inzaghi non può permettersi di fare più di troppi calcoli, fermo restando che la conquista dello scudetto rimane l’obiettivo principale della stagione.