Più passano le settimane e più l’Inter conferma il suo status di favorita per lo scudetto, attraverso prestazioni come quella contro l’Atalanta.
A Bergamo fino a sabato non solo nessuna squadra aveva vinto (solo la Juventus aveva strappato un punto), ma nessuna era riuscita a segnare, tra campionato ed Europa League.
La squadra di Simone Inzaghi ha conquistato i tre punti con una prestazione totale, di livello europeo: compatta e unita nel difendersi, veloce e decisa nell’attaccare.
Dalla splendida verticalizzazione di Calhanoglu per il rigore guadagnato da Darmian (e poi trasformato splendidamente dallo stesso turco, unico giocatore della Serie A con il 100% di realizzazioni dal dischetto dopo l’errore di Lukaku in Roma-Lecce) alla perla di Lautaro Martinez per lo 0-2, fino all’apporto fondamentale dei subentrati Asllani e Sanchez che ha portato all’espulsione di Toloi nel finale, l’Inter ha ottenuto una di quelle vittorie che spesso a fine stagione si rivelano fondamentali.
E pur nella sfortuna di aver perso per infortunio un elemento importante come Pavard, i nerazzurri sembrano essere usciti dal campo con qualcosa in più.
Pavard: Inzaghi perde un difensore ma guadagna un leader
Benjamin Pavard è un giocatore che ha vinto di tutto in carriera: 4 volte campione di Germania, vincitore della Champions League, campione del mondo sia con il Bayern Monaco che, soprattutto, con la Francia, con cui ha conquistato anche una Nations League.
Quest’estate l’Inter ha fatto un investimento importante su di lui, ma tutto sommato non esagerato, con il Bayern Monaco che ha accettato l’offerta nerazzurra vista la ferma volontà del giocatore di trasferirsi a Milano.
Ora, non possiamo sapere quali siano i motivi per cui Pavard ha deciso di vestire la maglia nerazzurra, ma sicuramente l’ha fatto con una convinzione rara: prima ancora di atterrare a Milano postò una foto mentre sorvolava le Alpi con la didascalia “Arriva Benji l’interista”, e fin dalle prime apparizioni si è distinto per grinta e abnegazione.
Ma quanto successo a Bergamo l’ha fatto entrare ancor di più nei cuori dei tifosi: dopo un contrasto aereo con Lookman al 30° del primo tempo Pavard atterra male, appoggiando la gamba sinistra a terra mentre sta ancora ruotando il torso in aria.
Il francese resta a terra dopo la torsione innaturale del ginocchio e le reazioni di chi è vicino a lui sono di puro shock: de Vrij si mette le mani tra i capelli e non riesce a sostenere lo sguardo, Scamacca si gira immediatamente a chiamare i soccorsi dalla panchina. I medici dell’Inter arrivano di corsa e, da quanto affermato da Simone Inzaghi a fine partite, fanno rientrare in posizione la rotula del ginocchio che era lussata.
Nonostante lo spaventoso infortunio, Pavard prova addirittura a rimettersi in piedi, anche se la panchina aveva già predisposto il cambio con Darmian. Una volta fuori dal campo e disteso sulla barella, il francese non è tanto preoccupato per le sue condizioni ma si contorce per riuscire a seguire la partita mentre i sanitari lo stanno trasportando verso la panchina.
Al gol di Calhanoglu (su rigore guadagnato da Darmian, peraltro), tutti gli interisti vanno a festeggiare sotto la curva ma ad un certo punto si bloccano, quasi imbarazzati: zoppicando, con un tutore e il ghiaccio applicati al ginocchio, arriva anche Pavard per festeggiare con tutti i compagni. Alla gioia del gol fa subito seguito lo stupore nel vederlo in piedi.
A fine partita, sempre zoppicando, si alza e “corre” (con lo staff medico che cercava di convincerlo a rallentare il passo) nuovamente sotto il settore dei supporter interisti per festeggiare, con tutti i tifosi che, colpiti dal suo comportamento, gli hanno dedicato cori che lui ha poi ripostato con orgoglio e commozione sui social.
Simone Inzaghi ha detto che, anche nella migliore delle ipotesi, sarà assente dal campo per un po’ di tempo (nel caso non ci siano lesione ai legamenti, comunque dovrà osservare 5-6 settimane di stop), ma per quanto abbia perso un difensore (anche se già prima della partita aveva dichiarato che il giovane Yann Bisseck è ormai pronto per giocare in maniera più continuativa) ha sicuramente guadagnato un leader e un idolo per i tifosi.
L’Atalanta è una forza con cui fare i conti: dove può arrivare?
Detto dei meriti e della forza dell’Inter, sarebbe ingeneroso chiudere senza citare l’ottima prova dei bergamaschi: la squadra di Gasperini ha tenuto testa agli avversari per tutta la partita, riuscendo a riaprirla nel momento di maggior difficoltà grazie alla grinta di Lookman e alla prontezza di Scamacca, e dimostrandosi squadra in grado di cambiare assetto e interpreti in corsa.
A ben vedere, la gamma di soluzioni alternative che ha a disposizione Gasperini non ce l’hanno molte squadre di alta classifica (e deve ancora recuperare un attaccante su cui ha investito tanto come El Bilal Touré), e nonostante sia sicuramente meno spettacolare di alcune stagioni fa la Dea è diventata squadra più solida e con giocatori più funzionali.
Non è un caso che finora il Gewiss Stadium sia stato un fortino: in campionato la strada è lunga, ma questa squadra ha la possibilità di raccogliere qualcosa di importante in Coppa Italia o, perché no, in Europa League, dove il vantaggio del fattore campo può essere ancor più incisivo.