Ciro Immobile, con 201 gol in Serie A, rappresenta il miglior marcatore nella storia della Lazio.
Immobile, alla Lazio dal 2016, ha superato il precedente miglior marcatore Silvio Piola nella stagione 2021/22, primo anno di Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio. Col mister toscano, che lo aveva elogiato e difeso soprattutto nei momenti più difficili, l’ultima stagione era tuttavia iniziata sotto il segno dell’ambiguità.
I tifosi della Lazio se lo ricorderanno, quel fitto dialogo tra Sarri e il capitano dei biancocelesti a bordo campo durante il ritiro di Auronzo di Cadore, luglio del 2023. Il mister, insieme a Immobile e al vice di Sarri Martuscello, erano seduti a discutere del futuro di Ciro, che mai come in quei giorni sembrava lontano da Roma. Le sirene arabe, unitamente all’avanzare dell’età che già nella scorsa stagione (22/23) aveva frenato le prestazioni e i gol di Immobile, si erano fatte sentire con una certa forza.
Nel frattempo, l’amico e suo miglior assistmen Sergej Milinkovic-Savic era volato proprio in Arabia Saudita all’Al Hilal, e a distanza di anno con gli addii di Felipe Anderson (Palmeiras) e Luis Alberto (Al Duhail), Immobile è rimasto solo. Ultimo protagonista di una Lazio bella, forte, indimenticabile. Ma che ora, senza più gran parte di quei protagonisti, senza Sarri (né Tudor) e in un clima di forte contestazione da parte della tifoseria, deve reinventarsi.
Cessione possibile?
Fabiani, DS biancoceleste, non ha mai parlato di cessione, e anzi Immobile è recentemente (a maggio) tornato a ribadire la sua volontà di rimanere alla Lazio: “Ho due anni di contratto con la Lazio e mi trovo bene. La mia famiglia si trova bene, non vedo il motivo per cui io debba andare via. È ovvio che dopo una stagione così ci sono molti punti interrogativi soprattutto da parte mia, un po’ di critiche arrivano. Ho fatto sette anni a livello eccezionale e un anno di calo e un po’ di difficoltà nella gestione del cambio allenatore non mi ha aiutato. Essendo negli anni quello che ha fatto più gol e più prestazioni belle, l’ho pagata di più ma ci sta”.
Sono dichiarazioni di un ragazzo maturo, di un uomo vero.
Che però appena qualche mese prima, poco dopo l’addio del tecnico toscano, aveva detto: “Quello che mi ha ferito più di tutti è il fatto che mi era stata accreditata la cosa che ero stato io a mandare via Sarri. Più che altro perché ha toccato il Ciro uomo e non il calciatore. Su certi temi non sono mai voluto entrare, soprattutto con Sarri, un allenatore così blasonato come lui. Ma non l’avrei mai fatto con nessuno”. E ancora: “In realtà quando parti male inizi a perdere perdi un po’ di precisione sotto porta che mi ha sempre contraddistinto. Quando la perdi un pochino ti ritrovi in un tunnel nel quale forse io non ero abituato e mi ha penalizzato. Ma bisogna essere più equilibrati nel valutare certe cose, una stagione non può sicuramente distruggere quello che di buono ho fatto con questa maglia”.
Immobile guadagna 4 mln di € netti all’anno, 7 lordi. È il calciatore più pagato della Lazio, e lo è da anni. Lo scorso anno ha realizzato sei reti in campionato e quattro in Champions: un bottino misero se confrontato ai numeri stratosferici dell’ultima Scarpa d’Oro italiana.
Se è vero che Immobile vuole rimanere alla Lazio, almeno nelle dichiarazioni, non è detto che lo vogliano i tifosi, che anzi la scorsa stagione non hanno risparmiato neanche un componente della rosa, compreso il capitano nativo di Torre Annunziata.
“La mia storia è qui. Questa non si cancella con uno schiocco di dita”. Certamente no, ma con qualche milione sì.