Esiste un Bayern di Monaco prima e dopo Vincent Kompany, su questo non si può discutere. Basti pensare a come era finito lo scorso anno il campionato dei bavaresi, sotto al Bayer Leverkusen di Xabi Alonso che poche settimane fa, a distanza di non troppo tempo da quei fasti, vedeva capitolare la propria squadra proprio contro quel Bayern che l’anno prima aveva agilmente battuto in Bundesliga. Risultato aggregato, per gli ottavi della nuova Champions League: 5-0, e tutti a casa.
“Da casa”, intanto, c’erano gli interisti e l’Inter di Simone Inzaghi, bravi nel far fuori una delle più insidiose squadre del torneo: il Feyenoord di van Persie, che aveva già battuto il Milan nel turno precedente. Tutto questo a testimonianza del fatto che nel calcio di partite scontate non ne esistono, e che dunque l’Inter, che per (quasi) tutti ha avuto un brutto sorteggio, contro il Bayern Monaco può e deve giocarsela. Come ha detto Stefano Borghi a Sky Sport al tempo del sorteggio, infatti, «l’Inter è una squadra forte e il Bayern, nonostante tutto, ha dei punti deboli».
Vediamo quali.
Questione infortuni
Non è un dato tattico, ma è comunque molto rilevante. Il Bayern Monaco dovrà fare a meno di sette (sic!) calciatori in vista del match d’andata (alcuni anche di ritorno) contro l’Inter.
In porta, anche se fino all’ultimo proverà a recuperare, Manuel Neuer non dovrebbe farcela. Jonas Urbig, che lo ha sostituito, è un buon prospetto ma al momento non è il portiere che dà le sicurezze dell’infortunato campione del mondo.
In difesa, Upamecano e Davies non ci saranno sicuramente né all’andata né al ritorno. Per il canadese è arrivato un terribile infortunio al crociato durante la sosta per le nazionali. Anche Ito, che può ricoprire sia il ruolo di mediano (come fatto spesso allo Stoccarda, sua ex squadra) che quello di difensore centrale, non sarà dell’incontro.
A centrocampo, Aleksandar Pavlovic, capace di mettersi in mostra lo scorso anno contro un’altra italiana, la Lazio, è infortunato anch’egli.
È in attacco, però, che il Bayern Monaco deve registrare le assenze più pesanti. In questo reparto del campo, il migliore della squadra allenata da Kompany per statistiche e rendimento, saranno assenti sia Kingsley Coman che Jamal Musiala. Il gioiellino classe 2003 si è infortunato nel corso dell’ultima sfida contro l’Augusta, ed è stato costretto a lasciare il campo dopo 54’. La sua assenza contro l’Inter, alla luce del responso medico (strappo muscolare), è certificata sia per l’andata che per il ritorno dei quarti. Terribilis in fundo, Harry Kane ha tranquillizzato i tifosi dicendo che, nonostante la caviglia gonfia, ci sarà contro l’Inter.
I problemi difensivi della squadra di Kompany
Ma veniamo ai difetti tangibili della squadra bavarese. Il problema più grande, per Kompany, è nella fase difensiva. Qui infatti il Bayern ha dimostrato di essere tutto meno che brillante fin qui in stagione, dal campionato alla Champions.
Nella massima competizione europea, infatti, il Bayern Monaco ha chiuso al 12esimo posto il mini campionato, perdendo 3 partite e vincendone 5. Nonostante il doppio incrocio molto positivo col Leverkusen, nel quale non ha preso gol e ne ha segnati 5, la squadra di Kompany ha subito 14 gol nella competizione, un numero decisamente troppo alto per arrivare fino in fondo. Pensate solo che l’Inter, al contrario, ne ha subiti appena 2. Questo è senza dubbio un dato importante, e le assenze di tre titolari come Upamecano, Davies e Neuer tra i pali potrebbero incidere ulteriormente.
La fase difensiva dei bavaresi appare spesso disordinata, e l’Inter, con i due esterni di fascia muscolari e tecnici che ha, può seriamente mettere in imbarazzo la difesa di Kompany. Sarà molto importante vincere i duelli a centrocampo, perché è lì che il Bayern rimane una squadra ancora molto forte e temibile. Ci aspettiamo dunque una grande prova da Calhanoglu, Barella e Mkhitaryan. L’Inter magari non è favorita, ma senz’altro può giocarsela.