Vai al contenuto

Dopo aver parlato dei migliori portieri di sempre, cambiamo categoria e tuffiamoci nel mondo degli allenatori. Anche in questo caso, l’ordine dei primi dieci è cronologico (anni di attività) e tra questi sono presenti anche due italiani, ovvero Arrigo Sacchi e Carlo Ancelotti. Menzione d’onore anche per il “Generale” Valeri Lobanovsky.

Helenio Herrera (1944-1981)

Il suo nome è legato indissolubilmente alla grande Inter degli Anni Sessanta. Il “Mago” (1910-1997) ha allenato in Francia, Spagna e, come detto, in Italia, arrivando a conquistare anche 4 campionati spagnoli (con Atletico Madrid e Barcellona), ma soprattutto 3 campionati italiani e due Coppe dei Campioni sulla panchina dell’Inter. Ha ottenuto anche una Coppa Italia nel 1968-69 alla guida della Roma.

Bill Shankly (1949-1974)

Dal 1959 al 1974, Shankly ha guidato il Liverpool a 15 anni di successi, riportandolo dalla seconda alla prima serie inglese nel 1962. Ha vinto 3 Premier League, due Coppe d’Inghilterra e 1 Coppa Uefa con i Reds, permettendo al club inglese di ritornare in alto. Il suo successore, Bob Paisley, ha poi completato il lavoro, agguantando ulteriori successi.

Rinus Michels (1953-1992)

Vi dice niente l’espressione “calcio totale”? Ebbene, Rinus Michels ne è stato l’inventore. Nato ad Amsterdam nel 1928 e scomparso nel 2005, ha segnato un’epoca, creando un nuovo modo di giocare a calcio: uno stile di gioco in cui nessun giocatore era legato al proprio ruolo, ma che prevedeva, al contrario, che tutti fossero intercambiabili in campo. Le due vittorie più importanti da allenatore le ha ottenute con l’Ajax (Coppa dei Campioni nel 1970-71) e con l’Olanda (Europeo nel 1988).

Ernst Happel (1962-1992)

Happel è l’unico allenatore ad aver disputato tre finali di Coppa dei Campioni con tre squadre diverse (Feyenoord, Bruges ed Amburgo): basterebbe questo dato per dargli, con merito, una posizione nella top10 di questa speciale classifica. Ernst, austriaco classe 1925 (scomparso nel 1992), si è aggiudicato 1 campionato olandese (Feyenoord), 3 campionati belgi (Bruges), 2 campionati tedeschi (Amburgo) e 2 austriaci (Swarovski Tirol), senza dimenticare le due Coppe dei Campioni (1969-70 e 1982-83) vinte con il Feyenoord e l’Amburgo. Un vero e proprio maestro, il quale è riuscito a condurre l’Olanda al secondo posto nel Mondiale del 1978.

Arrigo Sacchi (1973-2001)

A parte una parentesi all’Atletico Madrid (1998-99), Arrigo Sacchi, definito il “Profeta di Fusignano”, ha sempre allenato in Italia, oltre ad aver sfiorato il primo posto al Mondiale 1994 come CT della nazionale azzurra. Ispirandosi al calcio totale di Michels, Sacchi ha guidato il Milan dal 1987 al 1991, vincendo tutto: 1 campionato (1987-88), 1 Supercoppa italiana (1988), 2 Coppe dei Campioni (1988-99 e 1989-1990), 2 Supercoppe Uefa (1989 e 1990) e 2 Coppe Intercontinentali (1989 e 1990). Probabilmente, la miglior squadra di club di sempre, anche grazie a Sacchi, che rivoluzionò la mentalità milanista in quegli anni.

Bob Paisley (1974-1983)

Paisley, defunto nel 1996, è stato una vera e propria leggenda del Liverpool. Dal 1974 al 1983 sedette sulla panchina dei Reds, con cui vinse tutto: tra Premier League (6), Coppe di Lega (3) e Charity Shield (6), Bob raggiunse 3 Coppe dei Campioni, 1 Coppa Uefa e 1 Supercoppa Uefa per un totale di 20 titoli con il Liverpool in 9 anni di permanenza.

Alex Ferguson (1974-2013)

Da quando “Sir Alex” non siede più sulla panchina del Manchester United, il club inglese non è più riuscito a vincere. L’allenatore scozzese, classe 1941, aveva iniziato la sua gloriosa carriera al St. Mirren prima (1974-78) e all’Aberdeen poi (1978-86), vincendo anche i primi titoli: poi però, la chiamata dello United cambiò il corso della sua storia. Dal 1986 al 2013, ovvero per 27 stagioni, Ferguson sedette sulla panchina della squadra inglese, guidandola in oltre 1500 partite: dopo 3 Campionati scozzesi e una Coppa delle Coppe con l’Aberdeen, Sir Alex vinse 13 Premier League e 2 Champions League con il Manchester United, portando il club nell’élite del calcio mondiale.

Johan Cruijff (1985-1996)

Scomparso nel 2016 a 68 anni a causa di un problema di salute, Cruijff ha lasciato il segno sia come giocatore sia come allenatore. In quest’ultima veste, l’olandese ha ottenuto una Coppa delle Coppe con l’Ajax e una con il Barcellona, club spagnolo con cui ha anche vinto una Coppa dei Campioni (1991-92) e, per 4 volte, la Liga. È stato allievo di Rinus Michels (allenatore di Cruijff quando giocava) e, in un certo senso, il suo erede in questa professione.  

Carlo Ancelotti (1992-presente)

Reggiana, Parma e Juventus sono state le prime tre tappe da allenatore per Carletto Ancelotti, ma è con l’arrivo al Milan nel 2001 che la sua carriera in panchina cambiò definitivamente. Con i rossoneri è riuscito a vincere per ben due volte la Champions League (2002-03, 2006-07): e la più bella è sicuramente quella del 2007, quando Kakà ammaliò tutti i tifosi europei raggiungendo perfino il Pallone d’Oro. Poi Ancelotti iniziò a viaggiare: Chelsea, Paris-Saint-Germain, Real Madrid, Bayern Monaco, Napoli, Everton ancora Real Madrid sono le tappe di una carriera ormai leggendaria, ma che ancora non è giunta al termine. In bacheca,1 Campionato italiano (2003-04), 1 Premier League (Chelsea, 2009-10), 1 Campionato tedesco (Bayern 2016-17) e 2 spagnoli (Real Madrid, 2021-22 e 2023-24). Ma soprattutto, con i Blancos ha agguantato altre tre Champions (2013-14, 2021-22, 2023-24), permettendo a Madrid di festeggiare anche la “Decima” proprio nel 2014. Eterno Don Carlo.

Pep Guardiola (2007-presente)

Oltre ad essere stato un grande calciatore, Pep è diventato uno degli allenatori più vincenti nella storia del calcio ed è ancora in attività. Nel 2008 ha assunto la guida del Barcellona e da quel momento ha portato il cosiddetto “tiki taka” alla sua massima espressione, inserendo anche la tecnica del “falso nueve”. Da quel momento iniziarono ad arrivare titoli con la squadra spagnola: 3 Liga, 2 Coppe di Spagna, 3 Supercoppe e 2 Champions League (2008-09 e 2010-11). La sua carriera è proseguita poi a Monaco di Baviera (altri tre campionati tedeschi vinti), prima di sedersi nel 2016 sulla panchina del Manchester City, con cui ha vinto già sei campionati inglesi e la terza Champions League (2022-23). Quale sarà il prossimo passo?

Menzione d’onore: Valeri Lobanovsky (1968-2001)

Oltre 30 titoli ottenuti sulla panchina della Dinamo Kiev non basterebbero per spiegare chi è stato Valeri Lobanovsky, un vero e proprio rivoluzionario del mondo del calcio (scomparso nel 2002). È stato uno dei primi ad utilizzare un computer per rivedere e studiare partite e allenamenti, oltre ad essere stato uno degli allenatori più preparati dell’epoca, anche grazie al suo stile duro e rigido – che lo portò ad essere soprannominato “Colonnello”.