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Saranno gli Europei, sarà l’estate più calda del solito o, dulcis in fundo, la ricchezza agonistica delle Olimpiadi appena trascorse. Rimane il fatto che sembra un’eternità da quando la Serie A è terminata lo scorso maggio. Molto è cambiato da allora. Il nostro campionato è cresciuto ulteriormente, almeno ai nastri di partenza.

Il Napoli con Conte si candida ad un ruolo da protagonista (senza le coppe), l’Atalanta vuole tradurre lo splendore europeo nelle notti magiche del più bel campionato del mondo, Inter, Juventus e Milan sono tutte cresciute a livello di rosa e dietro le altre si sono rinnovate senza però perdere troppo in termini quantitativi – e anzi due squadre su tutte, Roma e Fiorentina, si sono probabilmente rinforzate. Andiamo dunque ad ipotizzare una griglia del Campionato che verrà, e che avrà inizio tra meno di una settimana.

Le favorite al titolo

Partiamo dalle zone alte, anzi altissime della classifica. Quali sono le squadre più attrezzate per la lotta al titolo? Non possiamo non citare l’Inter di Simone Inzaghi, campione in carica e squadra che finora si è sostanzialmente solo rinforzata, tenendo i pezzi più pregiati in rosa e aggiungendovi Taremi davanti e Zielinski a centrocampo. In attesa di seguire ulteriori sviluppi di mercato, rimane dunque il Biscione la grande favorita al titolo.

A seguire, a nostro avviso, c’è la Juventus di Thiago Motta, una delle protagoniste del mercato (con gli acquisti di Di Gregorio, Cabal, e soprattutto Thuram, Douglas Luiz e forse Koopmeiners a centrocampo): un progetto nuovo, mix di giovani di qualità, esperienza e idee incarnate in un allenatore giovanissimo ma già tra i migliori sulla piazza.

Le outsider per il titolo

Subito dietro le prime due posizioni il Napoli di Antonio Conte e il Milan di Fonseca. Due progetti ex novo, due allenatori in gamba, il primo dei quali persino in gambissima – anche se dal mercato l’allenatore pugliese ha detto di aspettarsi di più dopo la vittoria ai rigori contro il Modena in Coppa Italia.

Fonseca ha la seconda grande occasione di carriera in Serie A dopo il biennio felice ma senza trofei alla Roma. Al Milan l’allenatore portoghese arriva da tecnico più maturo, consapevole dei propri limiti ma anche delle risorse di gioco da mettere a disposizione per una squadra che, come le altre, ha tenuto i propri pezzi più pregiati aggiungendovi caratteristiche intriganti – Morata su tutti, per il Diavolo.

L’Europa

La lotta per l’Europa, come capitato lo scorso anno, si preannuncia combattutissima. Chiaramente molte delle squadre sottocitate potrebbero insidiare anche le primissime piazze, ma solo se si spingeranno oltre i propri limiti.

Ad ogni modo, per l’ultimo posto in Champions se la contendono principalmente Roma e Atalanta. I giallorossi, reduci da una stagione in chiaroscuro, ripartono da Daniele De Rossi, un allenatore giovane che ha chiesto un mercato intelligente: per lui la Roma ha speso più di 90 milioni, ma l’impatto degli ‘stranieri’ (Le Fee e Dobvyk sugli altri) è tutto da vedere, mentre appare più sicuro l’acquisto di Soulé. La Dea, mettendo tra parentesi l’Europa, potrebbe svolgere un ruolo da protagonista anche per l’insediamento al tricolore, ma gli infortuni di Scalvini e Scamacca ne compromettono, almeno parzialmente, il grande campionato.

A cascata, subito dopo, Lazio, Bologna e Fiorentina. La Viola è quella che si è rinforzata maggiormente, e i tre acquisti Kean, De Gea e Colpani fanno giustamente sognare i tifosi, ma occhio anche al meno noto Richardson a centrocampo, gioiellino che ha già stupito alle ultime Olimpiadi col Marocco. Ad ogni modo, tutti e tre le squadre ripartiranno da tre allenatori diversi. Palladino alla Fiorentina, Italiano al Bologna – che, non ce ne vogliano i tifosi felsinei, a nostro avviso è leggermente peggiorata a livello di rosa, ma occhio alle sorprese alle quali ci ha già abituati Sartori, ad esempio con Dallinga lì davanti – e Baroni alla Lazio, la squadra che del gruppo sopracitato sembra quella più peggiorata, con gli addii pesanti di Felipe Anderson, Immobile e Luis Alberto, sostituiti da giocatori giovani e anche interessanti, ma non certezze.

Immediatamente sotto mettiamo il Torino di Vanoli, una squadra da seguire attentamente perché ricca di talento, soprattutto nel suo allenatore, che ha dimostrato lo scorso anno al Venezia di avere idee brillanti e originali.

Quelle che vogliono salvarsi

Ci si aspetta un campionato tranquillo per il Monza di Nesta e il Genoa di Gilardino: un percorso che potrebbe essere seguito dal Parma, neopromossa con grande qualità e protagonista di un bel mercato, intelligente e giovane.

Subito sotto Como, Udinese, Cagliari, Hellas Verona, Venezia e Lecce, tutte squadre che per rosa e mercato fin qui condotto rischiano di giocarsi la permanenza in Serie A fino all’ultima giornata.