La Juventus arriva a Eindhoven con un vento di fiducia che le gonfia le vele. Quattro vittorie consecutive, l’ultima delle quali un sigillo d’autore contro l’Inter, un 1-0 che ha fatto tremare l’Allianz Stadium e che ha cementato l’autostima di un gruppo – stavolta sì – plasmato da Thiago Motta.
Non un semplice periodo positivo, ma la sensazione di una squadra che ha capito come soffrire, gestire e colpire con chirurgica precisione. La vittoria per 2-1 a Torino contro il PSV ha dato ai bianconeri un leggero vantaggio, ma non la sicurezza: il ritorno sarà una battaglia di nervi, tecnica e cuore.
Il momento opposto del PSV
Il PSV, al contrario, vive un momento di transizione, quasi una crisi d’identità mascherata da risultati interlocutori. Tre pareggi consecutivi in campionato hanno incrinato l’entusiasmo che aveva accompagnato la stagione olandese, e la sconfitta di Torino ha aggiunto dubbi e tensioni.
Tuttavia, la vittoria in Coppa d’Olanda contro il Feyenoord dimostra che questa squadra ha ancora veleno nelle vene e una notte europea può trasformarsi nella perfetta occasione per tornare a brillare. L’atmosfera del Philips Stadion sarà elettrica, un muro rosso pronto a sostenere ogni affondo dei padroni di casa. Ma basterà?
Le probabili formazioni
Thiago Motta si affida a certezze ormai consolidate, con il duo difensivo composto da Gatti e Renato Veiga, entrambi cresciuti in autorità e presenza. Sugli esterni, il rientro di Cambiaso porta freschezza e soluzioni, mentre Weah resta confermato a destra, con la sua corsa e la sua intensità proverà a darsi continuità.
Il faro del centrocampo sarà Manuel Locatelli, di ritorno dal turno di riposo e pronto a dettare tempi e spazi. Accanto a lui, Thuram aggiungerà muscoli e dinamismo (Douglas Luiz, protagonista all’andata, è infortunato). Più avanzato resta aperto il ballottaggio tra McKennie e Koopmeiners, due anime diverse per la trequarti: la corsa e l’inserimento del texano contro la qualità e il palleggio dell’olandese.
Sulle fasce spazio a Yildiz, talento sempre più cristallino, e Nico Gonzalez, pronto a scardinare la difesa avversaria con la sua creatività. Davanti, l’uomo del momento: Randal Kolo Muani, tre gol e un assist nelle ultime cinque partite, un’ombra costante per le difese avversarie.
Dall’altra parte, il PSV schiererà il suo tridente d’esperienza e talento. Bakayoko, rapido e imprevedibile, affiancherà De Jong, la roccia aerea e terminale offensivo, e Perisic, l’uomo delle notti importanti, la cui esperienza può fare la differenza nei momenti chiave.
In mediana, Veerman sarà il metronomo, con Til e Schouten a dargli equilibrio e dinamismo. La difesa si reggerà sulle spalle di Flamingo e Obispo, con Ledezma e Mauro Junior a presidiare le corsie. Tra i pali, Walter Benitez avrà il compito di arginare l’offensiva juventina.
I punti di forza
La Juventus sa di avere qualità sugli esterni come pochi altri in Europa. Yildiz è un gioiello ancora grezzo, ma che brilla di luce propria: il suo dribbling sa essere letale, la sua personalità è quella di un predestinato. Nico Gonzalez è il complemento perfetto, il giocatore capace di muoversi tra le linee e accendere il gioco con intuizioni imprevedibili. E poi c’è lui, Kolo Muani, un attaccante che sembra aver trovato il perfetto equilibrio tra potenza e grazia, tra ferocia e intelligenza tattica. Il suo stato di forma è un’arma letale, la sua presenza un costante punto di riferimento per i bianconeri.
Per il PSV, le speranze passano dai piedi esperti di Perisic e De Jong. Il croato ha vissuto mille battaglie e sa cosa significhi giocare una partita senza ritorno. Il suo piede sinistro è ancora un pennello capace di dipingere traiettorie velenose. De Jong, invece, è il classico centravanti che vive per notti del genere: forte di testa, capace di proteggere palla e di far salire la squadra, il suo duello con Gatti sarà uno scontro tra titani. Se il PSV vuole ribaltare il risultato, passerà inevitabilmente da loro.
Dove si decide il match
Il cuore della sfida batterà sugli esterni. Qui Juventus e PSV metteranno in scena una danza feroce, un duello di corsa, tecnica e resistenza. Cambiaso e Weah da un lato, Ledezma e Mauro Junior dall’altro: il controllo delle fasce sarà il primo spartiacque della partita. Chi riuscirà a sfondare per primo, chi saprà imprimere il proprio ritmo, avrà la chiave per scardinare l’equilibrio.
Ma non sarà solo una questione di tattica, bensì di carattere. La Juventus arriva con il vantaggio del risultato, ma guai a pensare di gestire: Thiago Motta lo sa, sa che il PSV punterà sull’intensità, sull’entusiasmo del proprio pubblico. Servirà lucidità, freddezza nei momenti di pressione, la capacità di leggere il match e colpire al momento giusto. Il PSV, invece, dovrà sfoderare la partita perfetta, trovare l’energia per mettere alle corde la Juventus e farla vacillare. Sarà un match sospeso sul filo della tensione, un duello che si giocherà sul limite dell’equilibrio, dove un dettaglio, un guizzo, un lampo di genio potrebbero scrivere la storia. La notte di Eindhoven è pronta. Il palcoscenico è allestito. Ora tocca ai protagonisti recitare il proprio copione.