Vai al contenuto

Sarà una partita in cui si dirà tanto. Dei momenti. Delle situazioni. Della Juventus, soprattutto. E poi, certo, anche del PSV. Però la Juve che arriva da due vittorie, a tratti molto sporche, sta vivendo quasi una crisi di rigetto. Ha messo da parte tutte le belle parole sul dominio del gioco – e non sull’estetica – e sta lasciando correre gli avversari, quasi tentare di raggirarla, trovando una sponda benevola della sorte. Semplicemente, la fortuna è tornata a girare e la sensazione è che anche in Champions ci sia un po’ di karma da smaltire.

Ma cosa sarà Juve-PSV? Sarà una roba diversa o molto simile alle partite contro Empoli e Como? Beh, intanto, sarà l’andata e ci sarà pure un ritorno. Quindi cambierà pure il modo di approcciare la sfida, da vivere su 180 minuti e non solo sui primi 90 dell’Allianz Stadium. Si parte martedì 11 alle ore 21 e naturalmente da Torino. Il ritorno 8 giorni più tardi, al Philips Stadion di Eindhoven. In palio ci sono gli ottavi di finale della nuovissima Champions League. E 11 milioni, soprattutto.

Juventus-PSV: l’importanza della partita per i bianconeri

In fondo, dobbiamo essere anche un po’ veniali, soprattutto considerato il momento da cui arriva il club bianconero. Che ha cambiato tanto in estate, e quasi altrettanto a gennaio. Se per i bianconeri vincere è l’unica cosa che conta, attualmente il discorso sull’obiettivo primario può estendersi specialmente al bilancio. Perciò, ecco, non è che si possa sorvolare sull’importanza della partita. Tutt’altro: è fondamentale, è vitale, non c’è altra strada ed è l’unica percorribile.

Allo Stadium ci si aspetta il tutto esaurito per spingere i giocatori di Motta, reduci da un tour de force importante, ma allo stesso tempo caricati dagli ultimi risultati. 6 punti in campionato nelle ultime 2, e non capitava praticamente da novembre. Dall’altra parte, il PSV tiene la testa della classifica e si mantiene a distanza dall’Ajax. Sta bene. Ha vinto 16 delle 21 partite di campionato, ha segnato 68 reti in Eredivise e ha staccato in quella speciale classifica i Lancieri di ben 25 gol. Macchina enorme da guerra, e non è un caso che abbia cambiato marcia a partire dagli ultimi mesi. Pensate: gli olandesi si sono classificati quattordicesimi in classifica, 1 punto in meno di Real Madrid e Bayern Monaco, 1 in più del PSG e 2 in più della stessa Juve, da cui pure aveva preso una batosta nella prima giornata del torneo.

In realtà, la qualificazione è stata costruita proprio nelle ultime partite: le 4 vittorie decisive sono arrivate nelle ultime 5 partite. Per Bosz una roba quasi imprevedibile.

Come sta la Juventus?

Com’era imprevedibile, guardando la prima partita tra le due, il crollo quasi verticale avuto dai bianconeri. In campionato balbettano, però pure le ultime in Champions hanno dato brutte vibrazioni. I bianconeri hanno collezionato appena una vittoria nelle ultime 5 sfide europee, sono scivolati al ventesimo posto con appena 12 punti fatti. Considerato l’inizio fortissimo, ci troviamo davanti a un downgrade.

Downgrade evidente soprattutto in casa, dove la Juventus è tornata sì alla vittoria, ma si trova ugualmente impantanata nel traffico per il quarto posto. Lo svincolo è lontano e davanti c’è un po’ di ressa: sarà durissima. Nel mentre, deve iniziare a giostrare e organizzarsi con i nuovi volti. L’impatto in Italia di Kolo Muani è stato straordinario, due doppiette più un gol in appena 3 partite; Veiga e Kelly sono da registrare, Costa persino da scoprire.

Come sta il PSV?

Dicevamo: 4 vittorie nelle ultime 5 di Champions, soprattutto l’ultima contro il Liverpool, fino a quel momento imbattuto. Hanno vinto 4 delle ultime 5 considerando inoltre tutte le competizioni, in particolare il quarto di finale di coppa di lega contro il Feyenoord. Sono la definizione di una squadra in forma, che dunque può fare benissimo.

Occhio sempre a Ricardo Pepi, a quota 11 gol. Uno in meno per Luuk de Jong, mentre Til si è fermato a 8. E’ una squadra che fa tanti gol con tanti giocatori. Sulla carta, temibilissima.

Dove si gioca Juve-PSV?

Prevedere l’esito di una partita così equilibrata è come cercare di indovinare la direzione del vento. La Juventus ha dalla sua l’esperienza e il fattore campo, ma il PSV possiede l’entusiasmo e la spensieratezza della gioventù. Molto dipenderà dagli episodi e dalla capacità delle due squadre di gestire la pressione. E molto dipenderà anche da come la difesa bianconera terrà a bada gli inserimenti e il gioco sugli esterni degli olandesi: Motta sarà in grado di registrare questa mancanza (attuale) dei bianconeri? Per l’allenatore italobrasiliano, però, c’è un grande vantaggio: potrà utilizzare Kolo anche in Europa. Finalmente.

Giocare a Torino rappresenta un vantaggio per la Juventus. L’Allianz Stadium è noto per essere una bolgia nelle notti europee, con i tifosi pronti a sostenere la squadra dal primo all’ultimo minuto. Tuttavia, il PSV ha dimostrato di non temere le trasferte, ottenendo risultati importanti lontano da casa. Sarà interessante vedere come i giovani olandesi reagiranno alla pressione di un palcoscenico così prestigioso.