Dopo aver vinto il Mondiale del 2014 al Maracanà, la delusione per il flop del 2018, tra i tifosi tedeschi, è stata palpabile. Ai nastri di partenza del Mondiale di Qatar 2022, la Germania vuole dimenticare l’edizione russa e bissare il successo di otto anni fa, potendo contare su una rosa di altissimo livello e che si presenta tra le favoritissime per il titolo.
Germania 2022: i convocati
In attesa della lista ufficiale del CT Flick, possiamo ipotizzare la lista dei convocati della Germania al Mondiale in Qatar.
- Portieri: Leno (Fulham), Neuer (Bayern Monaco), Ter Stegen (Barcellona), Trapp (Eintracht)
- Difensori: Ginter (Friburgo), Gosens (Inter),Kehrer (West Ham), Bella Kotchap (Southampton), Raum (Lipsia), Rudiger (Real Madrid), Schlotterbeck (Borussia Dortmund), Sule (Borussia Dortmund)
- Centrocampisti: Brandt (Borussia Dortmund), Gnabry (Bayern Monaco), Goretzka (Bayern Monaco), Havertz (Chelsea), Hofmann (M’Gladbach), Kimmich (Bayern Monaco), Muller (Bayern Monaco),Gundogan (Manchester City)
- Attaccanti: Musiala (Bayern Monaco), Reus (Dortmund), Sané (Bayern Monaco), Werner (Lipsia), Nmecha (Wolfsburg)
Salta agli occhi come, da metà campo in su, i teutonici siano un misto di tecnica e velocità, con un sacco di fuoriclasse polivalenti (vedi Muller, che dopo una vita da centravanti si è reinventato centrocampista, o Havertz, che indistintamente gioca a trequarti, in attacco o in mediana). Sanè permette svariate soluzioni tattiche, e Werner e Musiala garantiscono gol e spettacolo.
Potenzialmente, l’unico punto debole potrebbe essere la retroguardia, dove Rudiger sembra avere molta più esperienza rispetto ai compagni di reparto. Non inganni il girone di qualificazione, dominato dai tedeschi, in cui la Germania ha incassato sole 4 reti in 10 gare.
Come giocherà? La probabile formazione tipo della Germania a Qatar 2022
Il mister Flick sembra essere un affezionato del 4-2-3-1, col quale ha dominato le qualificazioni dopo aver ereditato la squadra da Low nel 2021.
Dovessimo ipotizzare una formazione-tipo, ad oggi diremmo:
- (4-2-3-1): Ter Stegen; Kehrer, Sule, Rudiger, Raum; Kimmich, Gundogan; Gnabry, Muller, Sanè; Werner.
L’allenatore: Hansi Flick
E’ una storia allo stesso tempo giovane e vecchia, quella tra Hansi Flick e la Germania. Il tecnico classe 1965, dopo una onesta carriera da giocatore tra gli anni ’80 e ’90, ha mosso i primi passi da allenatore professionista nell’Hoffenheim, per poi fare da spalla a Giovanni Trapattoni al Salisburgo. Tuttavia, nel 2006, vi è un primo punto di contatto con la Nazionale: per otto anni, infatti, entra a far parte dello staff come vice, senza mai guidarla del tutto.
Nel 2019 torna al Bayern Monaco, dove aveva giocato in carriera, come vice di Kovac; quest’ultimo, però, viene esonerato la dirigenza bavarese lo promuove a tecnico ufficiale. L’impatto è devastante: nella stagione 2019-2020 centra il “sestuplete” , vincendo letteralmente tutto quello che c’era da vincere (Campionato, Coppa di Germania, Champions League, Supercoppa tedesca, Supercoppa Europea e Mondiale per Club), bissando con la vittoria in Bundes nella stagione successiva.
A questo punto, per acclamazione diventa il tecnico della Nazionale del dopo-Low, eredità pesantissima che però non pesa, vincendo le prime 7 partite e presentandosi al Mondiale da favorito.
La stella: Thomas Muller
Più che una stella, un totem. Thomas Muller, capitano della Germania, dal 2010 è un pilastro della nazionale teutonica, con cui ha messo a segno 44 reti in 118 gare. E’ il giocatore tedesco in attività che più reti ha segnato con la maglia della nazionale, e con un po’ di fortuna potrebbe superare nella classifica all-time dei bomber tedeschi i vari Rumenigge, Klinsmann, Voller e Podolski. La sua intelligenza tattica gli consente di giocare indifferentemente in attacco o sulla trequarti, facendo della duttilità la miglior arma per Flick.
La possibile sorpresa: Jamal Musiala
Dopo aver fatto tutta la trafila giovanile con le nazionali inglesi, il classe 2003 con doppia cittadinanza ha scelto infine la Germania, di cui sta già diventando un protagonista a meno di vent’anni. Col Bayern Monaco, infatti, è già un titolare indiscusso e faro della trequarti, dove ha grande visione di gioco e suggerisce ai compagni avanzati senza disdegnare la conclusione.
A soli 19 anni vanta già 17 presenze e una rete tra i grandi, e gli ingredienti per un Mondiale da protagonista ci sono tutti.
L’obiettivo
Vincere il titolo, senza alcun dubbio. La Germania è attrezzatissima per andare fino in fondo, potendo contare sia su una formazione titolare fortissima che su dei ricambi formidabili. Fisicità, tecnica e tattica consentono ai tifosi di sognare, dato che ai “panzer” proprio non manca nulla. Se riusciranno ad aggiustare gli automatismi difensivi, la Coppa potrebbe essere loro.
Il calendario e le partite
La Germania fa parte del Girone E, in compagnia di Costa Rica, Giappone, Spagna.
Ecco il calendario:
23 novembre
Spagna-Costa Rica: ore 17
Germania-Giappone: ore 14
27 novembre
Spagna-Germania: ore 20
Giappone-Costa Rica: ore 11
1 dicembre
Giappone-Spagna: ore 20
Costa Rica-Germania: ore 20