Il derby è della Lanterna, lo giocano Genoa e Sampdoria ed è uno dei più caldi d’Italia. Anche quando queste squadre si sfidano in un turno iniziale di Coppa Italia la città si ferma, non c’è bisogno di giocarsi la vita in campionato.
Abbiamo deciso di ripercorrere in parte la storia della stracittadina ligure, prendendo i cinque derby Genoa – Sampdoria più indimenticabili nell’ambito di una rivalità sentita ma sempre nell’ambito della correttezza e della vicinanza tra concittadini.
Carta igienica sul derby della Lanterna
Sarebbe oggettivamente complicato limitarsi a cinque soli Genoa – Sampdoria (o Sampdoria – Genoa, naturalmente per noi il fattore-campo è una cosa relativa), quindi abbiamo deciso per quelli davvero indimenticabili anche dal punto di vista ambientale.
E il “derby della carta igienica” merita assolutamente un posto in questa rassegna di stracittadine: è quello che si disputa l’1 novembre del 1992 tra due squadre in buona forma, entrambe appaiate al quinto posto con 8 punti in 7 giornate.
All’inizio del secondo tempo la Gradinata Nord genoana inizia a bersagliare di rotoli di carta igienica il portiere della Sampdoria, Pagliuca, che si sta posizionando fra i pali. Partita sospesa per 10 minuti e inutile persino l’intervento del presidente genoano Aldo Spinelli.
Anzi, anche per lui c’è spazio per la contestazione, con altra carta igienica buttata dalla Gradinata Nord nei suoi confronti. La Sampdoria da 2-0 (autogol del povero Andrea Fortunato e gol di Lanna) andrà a vincere 4-1 con reti nel finale di Jugovic e Bertarelli.
Genoa – Sampdoria, l’unica perla di Miura
Segnare un solo gol in Serie A, ma in un derby: dove bisogna firmare per questo? Kazu Miura rimane ancora oggi, mentre continua a giocare, uno dei massimi esponenti della categoria “bidoni” nella storia del calcio italiano.
Arrivato da noi nell’estate 1994 dal Giappone, l’attaccante se ne andò dopo mezza stagione disastrosa in cui comunque riuscì a lasciare un segno, nientemeno che nel derby, segnando l’unico gol della sua esperienza italiana.
Pazienza che poi alla fine abbia vinto la Sampdoria 3-2, ma quella partita venne sbloccata da una zampata del buon Kazu, il cui ruolino di marcia nel campionato giapponese parlava di un bomber implacabile.
Minuto 14, disimpegno di Gullit e recupero di Manicone che ributta la palla verso l’area di rigore per l’immancabile sponda aerea di Skhuravy: come un falco Miura brucia sullo scatto nientemeno che Vierchowod e sull’uscita di Zenga infila l’1-0 per il Genoa.
La Sampdoria poi rimonterà grazie alle reti dello stesso Vierchowod, Lombardo e Maspero, prima dell’ultimo gol di Galante.
L’apoteosi del “Principe” Milito
C’è stato solo un calciatore in grado di realizzare una tripletta in un derby Genoa – Sampdoria e questo è stato Diego Milito, uno degli attaccanti al contempo più forti e sottovalutati in epoca recente, protagonista assoluto con l’Inter del “Triplete” nel 2010 ma esploso proprio in rossoblù.
Milito al Genoa ci va in due momenti separati, inframezzati dalla cessione al Real Saragozza, in Spagna: la sua seconda versione è, se possibile, ancora più letale della prima. Centravanti elegante e completissimo, intelligente tatticamente, “El Principe” è ancora oggi un idolo in casa rossoblù.
Quel derby contro la Sampdoria dell’aprile 2009 il Genoa lo vince 3-1 grazie a una tripletta del suo bomber, di lì a poco pronto per l’Inter, appunto. L’argentino apre le marcature con un tocco ravvicinato sugli sviluppi di un corner, prima che arrivi il pareggio di Campagnaro.
Un rimpallo fortunoso consente a Milito di battere Castellazzi e di sinistro segnare il 2-1 nel momento migliore della Sampdoria nella ripresa; botte da orbi con tre espulsi (Ferrari, Campagnaro, Thiago Motta) e Genoa in nove, ma capace di colpire all’ultimo minuto in contropiede.
L’immagine dei blucerchiati tutti avanti e bucati in un assurdo due contro zero da Palladino che serve Milito solissimo davanti a Castellazzi rimarrà per sempre negli occhi dei tifosi del Genoa.
Il derby di Boselli
Quando Genoa – Sampdoria e il mito si incontrano? Quando il derby è ricco di risvolti extra-calcistici ed è risolto da un calciatore che a Genova sponda rossoblù è rimasto pochissimo, ma quanto basta per entrare nel mito.
Non ce ne vogliano i tifosi blucerchiati, ma quella partita dell’8 maggio 2011 rimarrà per sempre nella storia come “quello di Mauro Boselli”, attaccante argentino arrivato in prestito al Genoa per quella seconda metà di stagione e decisivo al minuto 97 spedendo di fatto la Sampdoria in B.
Partita ricca di tensione in una settimana di tensione, in un contesto assurdo per i bluerchiati passati nel giro di pochi mesi dal preliminare di Champions League (perso contro il Werder Brema) al crollo e alla retrocessione.
Vantaggio di Floro Flores a inizio ripresa e pareggio della Sampdoria con Pozzi, abile a riprendere una corta respinta del portiere Eduardo su tiro da lontano di capitan Palombo.
Sembra finita con un 1-1 che manterrebbe vive le speranze di salvezza per i blucerchiati, ma quanto sta per finire la partita una palla buttata avanti arriva a Boselli, che si gira al limite dell’area e con un sinistro a giro pesca l’angolino, sotto la Gradinata Nord genoana, che esplode.
Su quella partita fioccheranno poi sfottò e sospetti di ogni genere, ma rimane uno dei momenti di massima goduria per il popolo del Genoa.
Audero manda in B il Genoa
L’ultimo Genoa – Sampdoria che vi proponiamo è anche l’ultimo nella storia del derby della Lanterna: Serie A 2021-22 e rispetto al “derby di Boselli” si invertono le parti, nel senso che è una stracittadina a condannare di fatto alla retrocessione una squadra, in questo caso quella rossoblù.
Partita di rara bruttezza in cui entrambe sono nei bassifondi della classifica (30 punti contro 25 per la Samp), e tutte e due hanno cambiato allenatore nel corso di una stagione disgraziata (il Grifo addirittura tre, da Ballardini a Blessin passando per Konko e Shevchenko), mentre i blucerchiati sono passati da D’Aversa a Giampaolo.
La risolve Sabiri, su un’azione che inizia dai piedi di Candreva e viene rifinita da Augello. Anche il tedesco-marocchino, un po’ “alla Boselli”, si candida a uno dei massimi eroi per caso del derby della Lanterna.
Il capolavoro vero lo compie però il portiere della Sampdoria, Audero, che al 96′ para un rigore a Criscito, capitano e teoricamente specialista del Genoa. Le lacrime del difensore contrastano con la gioia blucerchiata.
La sconfitta condanna alla retrocessione quasi matematica i rossoblù, mentre significa salvezza per la Sampdoria. Da allora, 30 aprile 2022, niente più derby della Lanterna fino a questa settimana.