Adriano Galliani per 30 anni è stato molto di più del semplice braccio destro di Berlusconi al Milan.
Da Amministratore delegato a direttore generale, passando per mercato, sponsor e tifosi, senza mai lasciare nulla al caso. Assieme ad Ariedo Braida ha messo a segno i colpi più importanti nella storia del Milan berlusconiano.
In molti lo hanno accusato di aver avuto un lavoro agevolato dalle ricchezze del presidente, ma negli ultimi anni con Berlusconi che chiude i “rubinetti”, Galliani ha agito con un budget ridottissimo. I suoi colpi si sono trasformati in occasioni low-cost, quando non parametri zero e quasi sempre alla chiusura del calcio-mercato estivo.
I famosi “Giorni del Condor” tra acquisti riusciti e qualche flop che hanno reso immortale, la parte finale di Adriano Galliani come Amministratore Delegato del Milan. Vediamo nel dettaglio.
I giorni del Condor: in principio furono Nesta e Kaka
Adriano Galliani fin dal primo giorno al Milan ha portato sempre avanti delle campagne acquisti faraoniche, con colpi rimasti nella storia.
Uno di questi riguarda l’approdo a Milanello di Alessandro Nesta. Siamo nelle ultime ore del mercato estivo del 2002: un’era completamente nuova rispetto al passato, visto che il calcio mercato ha allungato le sue date quasi a ridosso dello start del campionato.
Il Milan ha appena superato il preliminare di Champions League e la difesa ha bisogno di essere puntellata con un pezzo da novanta. La Lazio che naviga in cattive acque ha già ceduto Crespo all’Inter e mette anche il suo capitano sul mercato: la Juve e l’Inter ci pensano, ma Galliani brucia tutti a poche ore dalla chiusura del mercato. Nesta passa al Milan il 30 agosto 2002, per una cifra che sfiora i 30 milioni di euro. Lì inizia la storia dei “Giorni del Condor”.
12 mesi dopo è la volta di Kaka. Il Milan fresco campione d’Europa sta migliorando se possibile la rosa e dopo Cafù dalla Roma, ecco il colpo del Condor. Allin per 8 milioni di dollari su questo “sconosciuto” 21enne brasiliano, su imbeccata di Leonardo. Galliani vola in Sardegna da Berlusconi e convince il presidente a prendere il giocatore. Kaka sbarca il 18 agosto a Milano, sette giorni prima della chiusura del mercato e sembra arrivato uno studente in Erasmus. Basteranno due allenamenti e altrettante gare per capire che il Condor ha fatto ancora bingo.
Meno fortunata invece l’intuizione su Ricardo Oliveira. Estate 2006, terremoto totale nel calcio italiano con calciopoli e il Milan è costretto a partire dai preliminari di Champions. Rosa corta in attacco, dopo la partenza di Sheva e l’addio di Rui Costa. Così Galliani a 5 giorni dalla chiusura del mercato bussa alle porte del Betis e con 17 milioni di euro si prende il Brasiliano. 26 presenze con 3 reti, con gol all’esordio contro la Lazio, per poi salutare il Diavolo 12 mesi dopo.
Per non parlare del calcio-mercato 2010: a meno di 48 ore dalla fine della sessione, Galliani prende Ibra dal Barcellona per 24 milioni di euro pagabili in 4 anni e strappa al Manchester City Robinho per 18 milioni di euro. Due pesanti acquisti che porteranno il Milan alla conquista del tricolore.
I veri giorni del Condor: dal 2011 in poi
Se i colpi di Galliani citati in precedenza, sono arrivati in un’epoca ancora ricca per il Milan di Berlusconi, quelli che il “geometra” metterà a segno dal 2011 sono acquisti con budget veramente ridotti.
L’estate del 2011 vede il Milan con il tricolore al petto, Allegri in panchina e la Vecchia Guardia davanti al suo ultimo giro di valzer. Galliani si dedica allora alla ricerca di “MisterX” e quando ormai tutto sembra finito, ecco che il Condor vola a Palermo a 12 ore dalla chiusura del mercato e con mezzo milione di euro prende Antonio Nocerino. L’ex Juve, alla prima stagione mette assieme 48 presenze a fronte di 11 reti, trovando un’intesa incredibile con Ibra. I giorni del Condor hanno colpito ancora.
L’estate del 2012 è quella che sancisce la lenta dismissione di Berlusconi dal Milan. Oltre all’addio della Vecchia Guardia, il Milan vende Thiago Silva e Ibra al PSG, con Galliani costretto a lavorare soprattutto su giovani e possibili scommesse. Il 22 agosto però, ecco che il geometra indossa i panni del Condor. Cassano passa all’Inter e dai cugini arriva per 7.5 milioni di euro Giampaolo Pazzini. Il Pazzo diventa fondamentale nel corso della stagione per la rimonta sulla zona Champions e con 15 reti in 30 gare si prende gran parte del merito.
Nel 2013 la situazione finanziaria del Milan si fa sempre più difficile e Galliani deve operare con un budget ancora più piccolo della passata stagione. Confermato Balotelli, fra partenze e arrivi il mercato rossonero non decolla. L’ultimo giorno però, altro colpo alla Condor. Galliani vola a Madrid e riporta a casa dopo 4 anni Kaka. Ma il ritorno bis non sarà nemmeno lontano parente del primo approdo al Diavolo. Un colpo restato in canna.
Le ultime due sessioni del Condor: Bonaventura e Romagnoli
Nel calcio mercato 2014 Galliani è sempre costretto ad operare con un piano economico lontano dai fasti dei primi 25 anni di Milan. Nonostante i pochi soldi i rossoneri sembrano un porto di mare. Escono Robinho e Balotelli, mentre nell’ultima settimana di mercato il Condor regala al tecnico Filippo Inzaghi due giocatori su tutti: “El nino” Fernando Torres dal Chelsea e Giacomo Bonaventura dall’Atalanta, strappato in extremis all’Inter.
Il primo durerà pochi mesi prima di tornare all’Atletico, mentre “Jack” pagato appena 7 milioni di euro sarà una delle poche luci nella stagione dei meneghini. Proprio l’acquisto dell’ex Atalanta arriva a poche ore dalla chiusura del mercato e per una cifra davvero bassa, rispetto alle potenzialità del giocatore che una volta firmato il contratto in diretta, scoppia poi in un pianto sfrenato per l’emozione.
Il calciomercato del 2015 è l’ultimo di Galliani come AD del Milan, visto che nell’aprile successivo il club sarà ceduto da Berlusconi. A giugno arriva Bacca, a luglio torna Balotelli in prestito dal Liverpool e sul suono della sirena ecco gli ultimi giorni del Condor: per la difesa Galliani sborsa 25 milioni di euro alla Roma per Romagnoli in difesa, mentre in attacco la maledizione della maglia numero 9 si allunga con Luiz Adriano.
Il brasiliano non incide e 12 mesi dopo sarà ceduto dalla nuova società, mentre Romagnoli scala gerarchie fino ad indossare la fascia da capitano. L’ultimo regalo del Condor che ha animato per anni le ultime ore del calcio-mercato.