Oggi compie 44 anni il mitico capitano della Roma, detentore di molteplici ed inarrivabili record che ha legato tutta la sua storia calcistica al club capitolino
Il suo quarantaquattresimo compleanno l’ha vissuto col cuore in gola, seguendo la “sua” Roma tener botta alla Juventus e non approdare alla vittoria che avrebbe meritato, solo per l’ennesima prodezza di Cristiano Ronaldo. Parlare di Francesco Totti senza incrociare la storia della Roma è pressoché impossibile. Francesco nasce il 27 settembre 1976 e vive la sua infanzia nell’area di Porta Metronia. Affronta con impegno lo studio, ma appena gli è possibile, Totti prende tra i piedi un pallone e comincia a “dargli del tu”, evidenziando un talento cristallino che molto spesso gli permette di fare un figurone anche quando gioca con ragazzi più grandi di lui. Con la maglia della Fortitudo comincia a mettersi in mostra e il suo nome finisce sul taccuino di diversi osservatori, soprattutto quando ha l’opportunità di alzare il livello dei suoi campionati militando nella Lodigiani. Francesco però vive con un sogno: essere chiamato dalla Roma. Il sogno si avvera nel 1989. Col cuore che batte a mille, Francesco Totti entra a far parte della squadra degli Allievi Nazionali e veste la maglia giallo rossa che ha sempre considerato la sua seconda pelle. Da quel giorno del 1989, passarono ventiquattro lunghe stagioni tutte vissute con forti emozioni, sia nel bene che nel male. Una data che il “Pupone” (come verrà poi chiamato nella sua carriera) ha segnato sul calendario e nel suo cuore è quella del 28 marzo 1993: Vujadin Boskov gli consegna una maglia da titolare per l’esordio in Serie A: pochi ma indimenticabili minuto in un Brescia-Roma 0-2. Totti ha solo sedici anni. Nel dicembre di quell’anno, è Carletto Mazzone a schierarlo per la prima volta da titolare in una gara di Coppa Italia con la Sampdoria che la Roma perde ai calci di rigore. I tempi sono ormai maturi perché il ragazzo di Porta Metronio salga sul palcoscenico della Serie A: è il 27 febbraio del 1994 e, stavolta in campionato, sulla strada di Totti c’è ancora la Sampdoria che vince 1-0. Quella sarà la prima di 619 presenze in campionato, 59 in Coppa Italia, 103 nelle competizioni europee. In totale, quindi, Totti vestirà la maglia giallorossa 786 volte segnando 307 reti. Con il passare degli anni, grazie al suo amore per la maglia ed al suo talento, Totti è diventato una delle leggende del calcio internazionale, apprezzato ed applaudito spesso anche dai tifosi ospiti. Ed è un peccato che in alcune occasioni, la sua intraprendenza abbia rischiato di rovinarne l’immagine, come accadde in occasione dello sputo ad danese Poulsen o al calcio cattivo e violento tirato a Mario Balotelli. Per fortuna, Francesco Totti ha trovato spesso il modo di balzare agli onori della cronaca per ben altri motivi: è il calciatore che ha segnato più gol con la stessa maglia (nella storia del calcio italiano solo Silvio Piola lo precede nella classifica complessiva dei gol fatti), è quello che ha realizzato più doppiette (46), è quello che ha capitalizzato più di tutti i calci di rigore trasformandone settantuno, è l’unico calciatore italiano che nella classifica marcatori è andato in doppia cifra per nove stagioni di fila. Tanto per non farsi mancare nulla, il 25 novembre del 2014, gonfiando la rete del CSKA Mosca, Totti è diventato il giocatore più anziano ad aver segnato in Champions League: a 38 anni e 59 giorni. Altro record che per lui è motivo di grande orgoglio è quello riferito al derby: è il giocatore che vanta più vittorie tra tutti coloro che hanno disputato un Roma-Lazio, 15. Nella sua personalissima bacheca, Francesco Totti ha messo in bella mostra lo scudetto vinto nel 2000-2001, le Supercoppe Italiane del 2001 e del 2007, le Coppe Italia vinte nel 2007 e 2008. Allo stesso modo brillano i trionfi ottenuti con la maglia della nazionale italiana: campione d’Europa Under 21 nel 1996, medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo nel 1997 ma, soprattutto, il titolo di Campione del Mondo vinto nel 2006 con la nazionale di Marcello Lippi, dove firma la vittoria forse più importante: quella con l’Australia che piega con un calcio di rigore realizzato con grande freddezza nei minuti finali. Tecnica sopraffina, visione di gioco straordinaria, tiro tanto potente quanto preciso, Francesco Totti si è ritirato dal calcio giocato il 28 maggio del 2017 allo Stadio Olimpico in una partita ricordata soprattutto per la straordinaria manifestazione d’affetto dei tifosi nei suoi confronti. Il club era intenzionato a ritirare la maglia numero 10 ma è stato lo stesso Totti ad opporsi. Successivamente, Totti ha cercato, con non molta fortuna, di rendersi utile alla Roma come dirigente. Chiusa la parentesi per divergenze con la proprietà, lo scorso anno ha aperto una agenzia per garantire consulenza ed assistenza ai calciatori.