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I Campioni in Carica non hanno bisogno di grossi stravolgimenti.

Il Manchester City, rispetto ad altri anni, ha iniziato veramente in sordina il mercato estivo: o meglio, non ha ancora mosso un passo, almeno in entrata.

Ma è abbastanza palese il motivo: la squadra di Guardiola ha già i più forti giocatori in rosa e servirà solo qualche semplice ritocco, soprattutto tra le secondo linee, per rinforzare ancora di più gli Sky Blues.

Dopo aver vinto la quarta Premier League di fila, i Citizens puntano a migliorare questo record e mettono già nel mirino il quinto acuto consecutivo. E ovviamente, si riparte dalla base che ha dominato il campionato inglese nelle ultime quattro stagioni.

Vediamo nel dettaglio.

Il mercato: solo due uscite e aspettando Echeverri

Per il momento nessun ingresso per il Manchester City in ottica mercato. L’unico movimento concerne Claudio Jeremías Echeverri, il talentuosissimo centrocampista offensivo del River Plate che i Campioni di Inghilterra hanno acquistato lo scorso gennaio: il classe 2006 resterà in Argentina fino al 31 dicembre e dal primo giorno del nuovo anno entrerà in pianta stabile nella squadra di Guardiola.

Per quanto riguarda le uscite, i Citizens hanno ceduto Taylor Harwood-Bellis al Southampton per 28 milioni di Pounds, mentre Tommy Doyle è partito alla volta dei Wolves per 5 milioni. Di fatto non dovrebbe essere un mercato stellare come negli anni scorsi per la sponda blu di Manchester.

E il motivo lo abbiamo già spiegato: il City ha già una squadra imbottita di campioni in tutti i ruoli e pure tra le così dette riserve che in qualsiasi altro club del mondo sarebbero titolari inamovibili. Di conseguenza, salvo clamorose occasioni, il movimenti degli Sky Blues dovrebbero essere pochi e senza grandi nomi.

Il 4-1-4-1 ancora al centro del progetto?

Pep Guardiola lo conosciamo benissimo. E’ camaleontico nel variare il modulo della propria squadra: dal classico 4-3-3, al 4-2-3-1, con il 4-1-4-1 che molte volte è stato utilizzato nell’ultima stagione. Dunque, non esiste un solo modulo tra i Campioni d’Inghilterra, ma una serie di opzioni che variano in base agli uomini a disposizione e alla tipologia degli avversari. Ma a pelle, il 4-1-4-1 dovrebbe ancora trovare terreno fertile nel gioco dei Citizens.

Hederson tra i pali: ma Ortega da tante garanzie

Hederson è il punto di partenza della formazione di Pep Guardiola. Da sette anni è lui il titolare della porta del City e lo sarà anche nella stagione che sta per iniziare, nonostante alcuni infortuni dell’ultimo anno che lo hanno spesso messo ai box. Ma il brasiliano in forma piena è in numero dei Citizens.

L’alternativa del sudamericano è Ortega. Lo spagnolo, classe 1992, specie nell’ultima stagione è stato chiamato in causa diverse volte e nei due anni con la maglia degli Sky Blues ha raccolto complessivamente 34 gettoni e 27 gol incassati. Salta però agli occhi i 17 clean-sheet messi a referto. Praticamente ha tenuto la porta imbattuta, nel 50% dei casi.

Una difesa di ferro

Sé tra i pali la situazione è ottima, in difesa il livello sale in maniera netta. Walker, Stones, Dias, Akanji, Aké e Gvardiol sono giocatori di una qualità infinita che permettono a Guardiola di alternare gli stessi protagonisti nel pacchetto arretrato e studiare nuove soluzioni. Gomez, Cancelo (rientrato dal prestito, ma visti i pessimi rapporti con il tecnico c’è da credere che sarà solo di passaggio a Manchester) e Josh Wilson-Esbrand le alternative.

Grande aspettative ci sono invece su Rico Lewis: il terzino destro classe 2004 è il presente ma soprattutto il futuro dei Citizens, tanto che il suo cartellino vale già 38 milioni di sterline. 30 presenze in Premier con la maglia del City e 2 reti, con un gettone già speso anche nella nazionale maggiore inglese, pur essendo uno dei punti fermi dell’Under 21 dei Tre Leoni.

Rodri dirige il centrocampo

Tutto gira attorno a Rodri. Giocatore decisivo in tutto e per tutto per il Manchester City. Basti pensare che nelle ultime 70 con lo spagnolo in campo, i campioni in carica hanno perso solo due volte. Un dato che vale più di ogni parola. Metronomo che detta i tempi della mediana, sia quando gioca da solo come play davanti alla difesa e sia quando è affiancato da un altro centrocampista, nel 4-2-3-1.

Senza dimenticare il vizio del gol che contraddistingue l’iberico. Insieme a lui giostrano nei vari ruoli Bernando Silva, Kovacic, Kalvin Phillips (che rientra dal prestito dal West Ham), Matheus Nunes e James McAtee. E poi c’è sua maestà Kevin De Bruyne che può giocare in tutti ruoli di centrocampo e della linea di attacco. Il Jolly che tutti gli allenatori vorrebbero. Aspettando il già citato Echeverri.

Haaland suona la carica

Attacco stellare per il Manchester City, ad iniziare dal suo bomber dalla folta chioma biona: Erling Haaland è il valore aggiunto dell’attacco di Guardiola. Cifre mostruose nelle prime due stagioni con gli Sky Blues: 98 match, 90 reti e 15 assist. Semplicemente pazzesco. Ai suoi lati, agiscono i vari Foden, Grealish, Doku, Bobb e l’eclettico Julian Alvarez che agli ordini di Guardiola ha imparato a giocare anche da seconda punta, oltre ad essere un validissima alternativa al norvegese.

La due probabili formazioni

In base al modulo che ripetiamo non essere fisso al City, Guardiola ha solo l’imbarazzo della scelta per scegliere gli undici titolari. Si va dal già citato 4-1-4-1, al 4-2-3-1.

Con il primo modulo, davanti ad Hederson agiranno Walker a destra, Gvardiol a sinistra, con Stones e Akanji al centro. Rodri playmaker unico e alle spalle di un quartetto da urlo: Foden a destra, Bernando Silva e De Bruyne centrali, con Grealish a sinistra. Haaland terminale offensivo.

  • (4-1-4-1): Herderson (Ortega); Walker (Lewis), Stones (Dias), Akanji (Aké), Gvardiol (Gomez); Rodri (Kovacic, Nunes); Foden (Bob), Bernando Silva (Kovacic), De Bruyne (Nunes, Echeverri da gennaio 2025) , Grealish (Doku); Haaland (Alvarez). All. Guardiola

Nel 4-2-3-1, Rodri viene affiancato solitamente da Kovacic sulla mediana, con Foden, De Bruyne e Bernando Silva alle spalle di Haaland. A turno uno tra Foden e Silva si accomodano in panchina, con Grealish e Doku ad agire nei tre a supporto del norvegese.

  • (4-2-3-1):Herderson (Ortega); Walker (Lewis), Stones (Dias), Akanji (Aké), Gvardiol (Gomez); Rodri (Nunes), Kovacic (Phillips, McAtee); Foden (Grealish, Bob), De Bruyne (Alvarez, Echeverri da gennaio 2025), Bernando Silva (Doku, Grealish); Haaland (Alvarez). All. Guardiola.

La Rosa del Manchester City

Al netto del mercato che verrà fatto da qui al 31 agosto, il Manchester City ha una rosa di partenza nettamente superiore a tutte le altre formazioni di Premier League. Vediamo nel dettaglio.

  • Portieri: Hederson, Ortega e Carson.
  • Difensori: Walker, Stones, Dias, Akanji, Aké, Gvardiol, Lewis, Gomez, Cancelo.
  • Centrocampisti: Rodri, De Bruyne, Bernando Silva, Kovacic, Nunes, McAtee, Phillips e Echeverri*)
  • Attaccanti: Haaland, Alvarez, Foden, Bob, Grealish, Doku.
    *dall’1 gennaio 2025.