Vai al contenuto

Per blasone, storia e tradizione, al Milan è richiesto di non retrocedere al di qua dei quarti di finale della massima competizione europea per club. Lo ha detto anche Guardiola in conferenza stampa, qualche giorno fa, presentando la sfida contro il Real Madrid: «noi siamo entrati recentemente nella storia della Champions, ma ci sono club [come Real, Milan, Barcellona, ha detto l’allenatore del City] che ne fanno parte da un secolo».

Ecco allora che il playoff della nuova Champions rappresenta per i rossoneri uno snodo dall’esito obbligatorio, non negoziabile. Non basterà “giocare bene”, si dovrà vincere. Ma l’incrocio è tutt’altro che semplice. Il Feyenoord infatti è una squadra seria, in tutti i sensi. A livello di rosa, da dove il Milan ha pescato nel mercato di gennaio la punta degli anni a venire, a livello anche di gioco, di risultati e di atmosfera, perché al De Kuip già solo uscire in equilibrio è un’impresa.

  • Partita: Feyenoord v Milan, andata del playoff di Champions League
  • Quando si gioca: mercoledì 12 febbraio 2025, dalle ore 21:00
  • Canale TV: Prime Video
  • Streaming: Prime Video

Il Feyenoord, una grande d’Europa?

Di solito, nella vita s’intende, giudicare un libro dalla copertina è altamente sconsigliato. Ma nel calcio la copertina dice molto del libro. Il Feyenoord è una grande d’Europa? Magari non sarà l’Ajax, ma attenzione a sottovalutare una squadra che ha già vinto e parecchio nella sua vita calcistica. Curiosamente, anche contro i rossoneri.

L’ultimo incrocio risale infatti al novembre del 1969, quando nella vecchia Coppa dei Campioni il Feyenoord ebbe la meglio del Milan ai sedicesimi di finale tra andata e ritorno. Gli incroci totali degli olandesi contro squadre italiane (Lazio, Juventus e Napoli) sono invece 10, in Champions League (di questi, il Feyenoord ha vinto 4 volte).

Un’altra storia

Ad oggi però il distacco tra le due squadre è chiaro, almeno se consideriamo quanto fatto fin qui in Champions. In attacco, a dirla tutta, il Feyenoord è messo meglio con 18 reti contro le 14 dei rossoneri. Attenzione però, perché gli olandesi hanno appena perso il loro miglior realizzatore, Santiago Gimenez, che curiosamente giocherà dall’altra parte nel primo match del Feyenoord in Champions dal suo addio.

A livello difensivo, la differenza è abissale. Il Milan ha l’11esima difesa del torneo con 11 gol subiti – un dato che va comunque migliorato, ha sottolineato Conceicao. Il Feyenoord con 21 reti subite rappresenta invece la 5a peggior difesa della Champions League. Numeri impietosi considerando la forza offensiva del Milan, che oltre a Gimenez potrà fare affidamento sui nuovi Joao Felix e Kyle Walker, ma anche su un ritrovato Leao e sulla certezza Christian Pulisic. Il Milan, per inciso, non ha mai pareggiato finora nella competizione.

Gimenez contro Hancko

Indubbiamente, un grande tema tattico sarà il duello tra Santi Gimenez e Hancko, difensore cercato con forza in passato dalla Roma e ora attenzionato da Giuntoli per il futuro della difesa bianconera.

Hancko è un difensore forte fisicamente, col vizio del gol – come mostrato all’Etihad contro il City – e che tende ad esaltarsi nelle grandi sfide – 3-3 col City, appunto, ma anche 3-0 contro il Bayern Monaco per gli olandesi quest’anno. Suo compito sarà quello di frenare l’impeto di Gimenez, che Hancko naturalmente conosce benissimo essendosi allenato con lui tutti i giorni negli ultimi anni.

Gimenez, detto “El Bebote”, ha segnato 65 gol in 105 presenze col Feyenoord, e col Milan ha già realizzato un gol e un assist in due presenze tra Coppa Italia e Serie A. Ora, vuole timbrare anche nella massima competizione europea, il suo pane quotidiano. Il suo gol contro il Bayern Monaco, infatti, è stato una perla di rara bellezza, un concentrato delle capacità tecniche di questo ragazzo: scatto alle spalle della difesa bavarese, controllo perfetto di destro in corsa e mancino preciso alle spalle di Neuer. Il tutto in pochi brucianti secondi, quelli che dovrà rubare all’amico ed ex compagno di squadra Hancko se vorrà timbrare al De Kuip, contro il suo passato, la prima pesantissima rete in maglia Milan.