Dopo una partita all’insegna delle mille emozioni, la Lazio riesce a pareggiare 2-2 contro il Bruges e si qualifica agli ottavi di finale della Champions League da seconda del girone, alle spalle del Dortmund che vince in rimonta 2-1 ed è primo
Una partita incredibile quella dell’Olimpico, con tanto di nubifragio nel corso del primo tempo a completare 90′ thrilling. La Lazio, alla fine, soffre più del dovuto ma, grazie al 2-2 finale, passa il turno e vola agli ottavi di finale di Champions. Eppure la partita si era subito messa sul binario dei biancocelesti perché al 12′ Correa ha approfittato di una respinta corta di Mignolet sul tiro di Luis Alberto per portare in vantaggio la Lazio. Vantaggio che dura meno di 3′ perché Reina fa il copia-incolla dell’errore di Mignolet e regala l’1-1 a Vormer che riapre la partita. La Lazio è brava a non crollare e a ritrovare il vantaggio al 27′ grazie a Immobile che si procura e trasforma un calcio di rigore. La squadra di Inzaghi riesce a chiudere all’intervallo in vantaggio di un gol e di un uomo per il doppio giallo comminato da Cakir a Sobol.
Nella ripresa succede di tutto: il Bruges si getta in avanti alla disperata ricerca del pareggio e Immobile spreca due volte la chance del 3-1 che avrebbe chiuso la contesa. Al 76′ ci pensa Vanaken, di testa, a firmare il gol del 2-2 che riaccende le speranze della compagine belga che, con una vittoria, avrebbe passato il girone per la prima volta nella propria storia. E nel finale c’è anche una clamorosa occasione per la squadra di Clement perché De Ketaelere coglie la traversa interna a Reina battuto ad un paio di minuti dalla fine. Dopo i 4′ di recupero, arriva il triplice fischio di Cakir che sancisce il passaggio del turno della Lazio da seconda nel girone perché il Dortmund, pur senza Haaland, batte 2-1 in rimonta lo Zenit e chiude da prima: il gol di Driussi illude i russi – 1 punto in 6 partite per un club di prima fascia – che subiscono il pari al 68′ da Piszcek mentre i gialloneri completano la rimonta grazie all’ex di turno Witsel con una conclusione radente al palo che beffa Kerzhakov a 12′ dalla fine.