Dopo il pareggio per 1 a 1 dell’andata, Porto e Roma si preparano a un ritorno ad alta tensione in Europa League. I giallorossi, costretti a giocare l’ultima mezz’ora della gara d’andata in inferiorità numerica per l’espulsione di Cristante, dovranno dare il massimo per superare un avversario ostico come i Dragões. Il gol di Çelik allo scadere del primo tempo aveva illuso la squadra di Ranieri, ma il pareggio di Moura al 72esimo minuto ha rimesso tutto in equilibrio in vista del secondo atto.
Un recupero lampo, Dybala
La vittoria della Roma a Parma ha confermato la crescita della squadra, ma anche evidenziato qualche limite sul quale Ranieri dovrà continuare a lavorare. Infatti, il tecnico giallorosso ha sottolineato la fiducia riposta nel protagonista del successo (Soulè), ma ha ammesso che la partita avrebbe potuto essere chiusa prima, sfruttando la superiorità numerica ma in fondo, ciò che conta, sono i 3 punti e va bene così. Ora, però, l’attenzione è tutta sul Porto, avversario ostico e letale in contropiede. Per il ritorno dei playoff di Europa League, la Roma potrebbe ritrovare un rinforzo importante in difesa: Mats Hummels, rimasto in panchina nelle ultime tre gare, dovrebbe rientrare dal primo minuto. Lo ha confermato il direttore sportivo Ghisolfi, spiegando che l’esclusione recente del tedesco è stata solo una scelta tecnica.
Un’altra notizia positiva riguarda Paulo Dybala, il cui recupero rappresenta un valore aggiunto di grande importanza per la Roma. L’argentino, con la sua tecnica raffinata, la visione di gioco e la capacità di creare occasioni da gol, potrebbe rivelarsi determinante per garantire maggiore imprevedibilità e qualità alla manovra offensiva della squadra. Il suo rientro, infatti, non solo darebbe un riferimento in più ai compagni in fase di attacco, ma contribuirebbe anche a tenere alta l’attenzione della difesa avversaria, creando spazi e opportunità per gli altri interpreti del reparto offensivo. In vista della sfida decisiva contro il Porto, la presenza di Dybala potrebbe dunque fare la differenza, sia dal punto di vista tecnico che mentale, fornendo alla squadra un’arma in più per affrontare un match che si preannuncia particolarmente combattuto.
Scendiamo in campo – probabili formazioni
Ranieri potrebbe optare per un centrocampo più muscoloso con l’inserimento di Paredes al posto di Cristante e affidare le chiavi dell’attacco a Dovbyk, dopo la panchina di Parma, supportato da Pellegrini e, appunto, da Paulo Dybala recuperato. Occhio anche a El Shaarawy, che potrebbe partire dal primo minuto per dare maggiore imprevedibilità alla manovra offensiva. Dall’altra parte, il Porto punterà sulla velocità di Borges e sulla fisicità dell’attacco per mettere in difficoltà la difesa giallorossa, con Moura pronto a replicare la rete dell’andata.
Roma
Dunque, Ranieri conferma il 3-4-2-1 con Svilar tra i pali, protetto da una difesa a tre formata da Mancini, Hummels e Ndicka. Sulle fasce agiranno Celik e Angelino, con Koné e Paredes a presidiare la mediana. In avanti, Pellegrini e Dybala avranno il compito di supportare l’unica punta Dovbyk, chiamato a sfruttare ogni occasione per scardinare la difesa avversaria.
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Celik, Koné, Paredes, Angelino, Pellegrini, Dybala, Dovbyk
Allenatore: Ranieri
Porto
Il Porto risponde con un 3-5-2 molto compatto: Diogo Costa in porta, difesa a tre con Pedro, Perez e Djalo. A centrocampo, Joao Mario e Mora spingeranno sulle fasce, mentre Moura, Varela ed Eustaquio gestiranno il gioco in mezzo al campo. In attacco, il tandem Pepe-Omorodion sarà il riferimento offensivo per la squadra di Anselmi.
Porto (3-5-2): Diogo Costa; Pedro, Perez, Djalo; Joao Mario, Moura, Varela, Eustaquio, Mora; Pepe, Omorodion
Allenatore: Anselmi
Una bolgia
Un Olimpico infuocato se il Dragão è stato un inferno per la Roma, infatti, l’Olimpico si preannuncia una bolgia ancora più infernale per il Porto. I tifosi giallorossi hanno risposto con un entusiasmo travolgente e lo stadio sarà gremito, pronto a spingere la squadra verso la qualificazione. Il calore del pubblico romano, già decisivo in molte notti europee, sarà un’arma in più per i ragazzi di Ranieri, che potranno contare su un’atmosfera elettrica per mettere pressione agli avversari e alimentare le proprie speranze di passaggio del turno. L’urlo della Curva Sud, simbolo della passione romanista, si farà sentire dal primo all’ultimo minuto, accompagnando ogni azione con un’energia assordante.
La spinta dei tifosi sarà determinante anche dal punto di vista psicologico: l’Olimpico ha più volte dimostrato di essere un fortino difficile da espugnare, trasformandosi in un fattore in grado di intimorire gli avversari. I giallorossi, consapevoli di poter contare su un supporto incondizionato, dovranno farsi trascinare dall’ambiente, mantenendo lucidità e cattiveria agonistica per avere la meglio sui portoghesi. In queste notti magiche, lo stadio diventa il dodicesimo uomo in campo, capace di fare la differenza quando il pallone pesa e la tensione si fa sentire.
Appuntamento fissato: novanta minuti per decidere il destino di Porto e Roma in Europa League. Chi avrà la meglio?