Per la Lazio, nelle ultime stagioni, c’è la tassa Juventus Stadium, da pagare. Spesso a caro prezzo, e senza concessioni di sorta. Solo per offrirvi un dato, e darvi un’idea, la Juventus è rimasta imbattuta in 19 delle ultime 20 partite casalinghe contro la Lazio in Serie A (15V, 4N). L’unico successo dei biancocelesti fuori casa nel periodo risale al 14 ottobre 2017 (1-2 con doppietta di Ciro Immobile, e rigore parato da Strakosha a Dybala nell’ultima azione della partita).
Eppure la Lazio di Baroni sembra viaggiare su binari differenti dalla statica tradizione, almeno per ora. Passino pure (in sordina, possibilmente) gli scomodissimi paragoni che molti nel mondo Lazio hanno azzardato tra il tecnico ex Hellas e Maestrelli, vincitore del primo storico scudetto biancoceleste.
Ma una cosa è certa: la Lazio in formato ridimensionamento – così Di Canio, ad esempio, in estate – piace ai suoi tifosi perché combatte fino al 90’ e oltre, gioca un calcio brillante in fase offensiva e diverte. Con il successo in rimonta per 2-1 contro l’Empoli nel match più recente, la Lazio è la squadra che ha guadagnato più punti da situazione di svantaggio in questo campionato (sette), portandosi a quota 13 punti, a -3 dal Napoli primo e a parimerito con la Juventus, sua prossima avversaria.
Quali duelli, allora, tra queste due belle squadre, potrebbero decidere il big match di sabato sera?
Tavares contro Cambiaso, scontro di mondi
Il primo uno contro uno che viene alla mente è senza dubbio quello tra Nuno Tavares e Andrea Cambiaso.
Sul primo si è detto già molto. A livello statistico il terzino portoghese ha fornito cinque assist in cinque match di questa Serie A. Pensate che solo Bukayo Saka (sette) ha fatto meglio nei maggiori cinque campionati europei 2024/25. In più, Nuno Tavares potrebbe diventare il primo difensore a servire assist in quattro presenze di fila in Serie A da quando il dato è disponibile (dal 2004/05). Numeri sontuosi, che però dovranno scontrarsi con un avversario dallo spirito altrettanto forte.
Parliamo di Andrea Cambiaso, forgiato da Motta al Bologna, e prima da Mihajlovic, cresciuto incredibilmente quest’anno sotto la guida dell’ex allenatore felsineo, e comunque già introdotto al mestiere da Allegri, che lo scorso anno gli ha posto le fondamenta difensive che gli mancavano per divenire il giocatore che è oggi: un esterno completo, a tutta fascia, con un’abilità che manca a Tavares come a tanti altri in questo ruolo, essere ambidestro e avere uno spiccato senso del gol (come mostrato in Nazionale). È su questa fascia dunque, la destra della Juventus e la sinistra della Lazio, che si potrebbero decidere i destini del match.
Dusan, in becco all’aquila
Dopo i gol contro Genoa, Lipsia e Cagliari, Vlahovic potrebbe segnare in quattro match di fila per la prima volta con la Juventus tra tutte le competizioni, l’ultima volta risale infatti al periodo tra novembre e dicembre 2021 con la maglia della Fiorentina (cinque gare consecutive in quel caso). Il momento di forma di Dusan è dunque clamoroso. Ma c’è un dato in più.
Il serbo ha realizzato sei gol in sette sfide contro la Lazio in campionato (due di testa, due di destro e due di sinistro), solo contro il Cagliari (sette) ha segnato più reti in Serie A. E con una difesa come quella di Baroni, a dir poco concessiva, aspettiamoci un Vlahovic travolgente e tritacarne. Lo scorso anno segnò una doppietta allo Stadium. Back to back?