Un calcio sempre meno fatto da bandiere e con giocatori con la valigia in mano.
La sentenza Bosman ha cambiato tutto in questo senso, ma ad onor di cronaca anche prima non è che fossero poi così tutti fedeli alla stessa maglia. Sta di fatto che gli incroci di mercato sono sempre esistiti, in particolare tra due squadre del nostro campionato: Roma e Inter.
La capitale d’Italia da una parte e la capitale economica del Bel Paese dall’altra. Giocatori che indossano la mitica maglia giallorossa, per poi mettere quella della beneamata nerazzurra, o viceversa. Scambi e incroci attivi dunque tra le due società che hanno chiuso molti affari assieme.
Così abbiamo stilato un’ipotetica formazione di giocatori che hanno indossato entrambe le maglie nella loro carriera: quasi tutti ormai ex giocatori, ma non per questo meno spettacolare come top 11. Ovviamente con tanto di allenatore, modulo e un pò di storia su questa doppia esperienza.
Vediamo chi sono gli 11 ex di Roma e Inter, con la squadra schierata nel classico 4-4-2.
Peruzzi
Dici Angelo Peruzzi e pensi alla Juventus come prima cosa. Con la maglia bianconera “Tyson” ha vinto tutto compresa l’ultima coppa dei Campioni nel 1996 dove fu assoluto protagonista ai calci di rigore. La carriera di uno dei più forti portieri italiani di sempre però, inizia con la Roma. Nel club giallorosso completa la trafila nel vivaio e a soli 17 anni esordisce in un Milan – Roma, dopo che Tancredi era svenuto per lo scoppio ravvicinato di un petardo. Due anni in prima squadra, una stagione a farsi le ossa al Verona e un altro campionato con la Roma.
Nel 1991 il passaggio alla Juventus dove rimane fino al 1999, quando Lippi neo allenatore dell’Inter lo chiama ad Appiano. Una sola stagione, con 33 presenze e 31 gol subiti. 12 mesi dopo si accorda con la Lazio e per le otto stagioni seguenti sarà il numero 1 dei biancocelesti. Prende parte alla spedizione del mondiale 2006 e pur da portiere di riserva e senza giocare un solo minuto, Peruzzi diventa campione del mondo con l’Italia di Lippi.
Maicon
Dal Brasile per vincere il triplete. Maicon ha legato il suo nome soprattutto con l’Inter e in particolare nella squadra guidata da Mourinho. Il terzino destro verdeoro ha indossato la prima volta la maglia nerazzurra nel 2006 ed è stato uno degli artefici del primo scudetto sul campo dei meneghini, 18 anni dopo l’ultima volta.
Con Mancini ha conosciuto il nostro campionato, ma con il portoghese in panchina ha fatto il salto di qualità totale fino ad essere uno dei protagonisti nella stagione del triplete.
Lascia l’Inter nel 2012 dopo 177 presenze e 16 reti, con una stagione poco fortunata al Manchester City. 12 mesi dopo fa il ritorno in Italia e questa volta sceglie la casacca della Roma. Tre anni sulla sponda giallorossa del Tevere con tanti infortuni e appena 57 presenze.
Mihajlović
Sinisa Mihajlović approda nel 1992 nella capitale, dopo essersi imposto con la maglia della Stella Rossa. Due stagioni con il connazionale Boskov in panchina condite da 54 gettoni e 1 rete. Nel 1994 passa al Sampdoria e nel 1998 alla Lazio. Nel 2004 a 35 anni arriva la chiamata dell’Inter, grazie al neo tecnico Mancini, con cui chiude la carriera due anni dopo e segnando ben 5 reti su punizione. La sua grande specialità .
Samuel
Il muro argentino. Walter Samuel, classe 1978, arriva alla Roma nel 2000 per volere di Fabio Capello e risulta decisivo subito per il terzo scudetto dei giallorossi. “The Wall” resta nella capitale fino al 2004, quando passa al Real Madrid. Esperienza poco fortunata nei blancos e nel 2005 torna in Italia per giocare nell’Inter. Diventa il perno della difesa nerazzurra fino al 2014.
Chivu
Altro giocatore voluto fortemente da Capello ai tempi della Roma. Il difensore centrale romeno, all’occorrenza anche terzino sinistro, arriva dall’Ajax nel 2003. In quattro stagioni alterna ottime prestazioni a numerosi infortuni, tanto da meritarsi l’appellativo di Swarovski, per la delicatezza dei suoi muscoli, da parte dei tifosi giallorossi.
Nel 2007 approda all’Inter e resta fino al 2014: alla pari di Samuel e Maicon, vince tutto con la truppa meneghina.
Domenghini
Angelo Domenghini apre la parentesi dei centrocampisti e noi lo schieriamo esterno a destra. Arriva nell’Inter di Angelo Moratti nel 1964 dall’Atalanta (con cui aveva vinto una Coppa Italia) e vincerà tutto all’ombra della Madonnina, prima di passare al Cagliari nel 1969. In maglia nerazzurra mette assieme 166 presenze e 54 reti. Alla Roma arriverà per una sola stagione, nel 1973. 32 presenze complessive e 2 reti, prima di iniziare il tramonto della sua carriera.
Di Biagio
Gigi Di Biagio dopo essersi messo in mostra per tre stagioni nel Foggia, nel 1995 approda alla Roma. Nella capitale ci resta fino al 1999 con 140 gettoni spesi, 18 reti e anche la titolarità in nazionale. A cavallo fra la fine del vecchio e l’inizio del nuovo millennio il centrocampista passa in nerazzurro. A Milano, sponda Inter, Di Biagio ci resta fino al 2003 e saranno 163 le partite nell’allora club di Moratti. 18 i gol messi a segno prima di chiudere la carriera tra Brescia e Ascoli.
Pizarro
Un cileno con visione e tecnica. Nato inizialmente come dieci, Pizarro troverà l’apice della sua carriera come play della linea mediana proprio in Italia. L’Udinese è il primo club di Serie A a credere in David e poi nel 2005 il passaggio nell’Inter di Mancini. Una sola stagione con molte ombre e poche luci, lo inducono l’anno seguente a passare nelle file della Roma. Con i giallorossi resta ben sei anni e si impone come uno dei migliori centrocampisti del nostro campionato.
Moriero
Esterno con il vizio del gol. E che gol ha segnato in carriera Francesco Moriero. Cresce nella squadra della sua città, il Lecce, per poi essere uno dei protagonisti del Cagliari in Europa. Nel 1994 passa alla Roma e con il club giallorosso colleziona 88 presenza e 12 reti. Nel 1997 viene acquistato dall’Inter e con i nerazzurri vincerà subito la Coppa Uefa nel 1998, con tre reti pesantissime da parte sua, di cui una storica contro il Neuchatel. Saluta Appiano nel 2000, con 83 presenze totali e 10 reti. Da poche settimane è il CT delle Maldive.
Delvecchio
“Vola Marco Delvecchio Vola che la Sud si innamora” cantavano i tifosi giallorossi quando l’attaccante vestiva la maglia della Roma. Eppure Marco Delvecchio cresce nelle giovanili dell’Inter e debutta in prima squadra nel 1991. Qualche prestito, prima del ritorno in maglia nerazzurra nella stagione 1994-95. 33 presenze e 5 reti, poi in estate il passaggio alla Roma. Ci resterà fino al 2005, con 300 gare e 83 reti. Vince lo scudetto nel 2001 da protagonista, in un attacco che annovera Totti, Batistuta e Montella.
Dzeko
L’ultimo in ordine di tempo in questa speciale classifica. Edin Dzeko è arrivato alla Roma nel 2015 e per 6 anni è stato l’attaccante titolare dei giallorossi: 260 presenze totali e qualcosa come 119 reti all’attivo. Nell’estate 2021 il passaggio all’Inter per una stagione da protagonista anche con la maglia nerazzurra nonostante l’età avanzata.
All. Mourinho
L’uomo del Triplete. All’Inter non potranno mai dimenticarlo il portoghese. José Mourinho si presenta ad Appiano nel 2008, dopo aver risollevato il Chelsea. Scudetto al primo anno, triplete nella stagione successiva. Nella notte di Madrid guida la squadra nella vittoria per 2-0 sul Bayern Monaco che riporta la Coppa dei Campioni in casa nerazzurra dopo 45 anni.
La stessa notte in cui alza la Champions, lo Special annuncia il passaggio al Real Madrid. 11 anni dopo il ritorno in Italia. Nella primavera del 2021 diventa l’allenatore della Roma.
Fra alti e bassi sta aiutando i giallorossi a centrare un posto in Champions.