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La Vecchia Signora sfida il Toro per dimenticare le Streghe, i nerazzurri dopo tre settimane sono in scena al Dall’Ara. Nel sabato di campionato che precede la Pasqua gli occhi saranno puntati su due sfide chiave della 29a giornata. Da una parte a tenere banco ci sarà il derby di Torino, in cui la Juventus di Andrea Pirlo sarà obbligata a ritrovare i tre punti e ad azzerare il brutto ko interno contro il Benevento prima della sosta; dall’altra l’Inter di Antonio Conte sarà chiamata a riprendere il suo cammino in Serie A a distanza di tre settimane dall’ultimo match disputato, proprio in casa dei granata lo scorso 14 marzo.

La stracittadina torinese premia nettamente i bianconeri, che si sono aggiudicati 22 delle ultime 29 sfide. L’unico successo in questo parziale a favore dei rivali risale infatti all’aprile 2015. Incoraggiante per gli undici di Pirlo anche il bilancio in termini di reti realizzate, visto che sono ben 19 le gare consecutive con almeno un gol all’attivo. La Vecchia Signora non rimane a secco contro il Toro in Serie A dallo 0-0 del febbraio 2008, con Claudio Ranieri in panchina. Meno consistente invece il bagaglio offensivo granata, soprattutto in casa: la Juventus ha infatti vinto 10 delle ultime 11 trasferte nella competizione tenendo la porta inviolata ben otto volte nel parziale. Super protagonisti del confronto i due volti che più identificano le squadre in campo sabato alle 18.00: il Gallo Belotti da una parte, reduce dalla rete in Azzurro contro la Bulgaria e autore di tre sigilli in 13 sfide contro la Juventus in Serie A; Cristiano Ronaldo dall’altra che contro i granata, nel luglio 2020, ha timbrato l’unico gol su punizione diretta con il suo attuale club in tutte le competizioni. Dal suo arrivo in bianconero il portoghese ne ha calciate 72, registrando una percentuale realizzativa dell’1.4%. Potrebbe (ri)aggiustare il tiro proprio contro i rivali cittadini.

Tutt’altro clima quello che si respira in casa dell’Inter capolista, alla vigilia della trasferta sul campo del Bologna in programma sabato sera alle 20.45. Il favore del pronostico non può che pendere a favore degli ospiti, considerato che i padroni di casa si sono aggiudicati solo due delle ultime 13 sfide di Serie A contro i lombardi (4N, 7P), ed entrambe a San Siro. Incoraggiante poi per Handanovic e compagni il bilancio in casa degli emiliani, dove non perdono nel massimo campionato dal febbraio 2002 (da allora 11 successi e tre pareggi). Gli uomini di Conte però dovranno alzare la soglia dell’attenzione in vista di qualche insidia, prima fra tutte quella legata allo stop forzato di queste tre settimane – l’Inter ha saltato la sfida col Sassuolo per un focolaio di Covid. C’è poi da considerare lo score recente con i rivali di giornata (due vittorie e due ko) e lo stato di forma della squadra di Sinisa Mihajlovic, che ha centrato sei punti nelle due sfide più recenti con Sampdoria e Crotone. Al Dall’Ara si scontrano inoltre i due team con la la miglior percentuale di tiri nello specchio nella Serie A in corso (rossoblù a 51.5% e nerazzurri 51.2%) e se si parla di mira salta subito all’occhio quella di Nicola Sansone: sono quattro le sue reti contro l’Inter in Serie A, contro nessuna avversaria ne conta di più nella competizione. Dall’altra parte però c’è il gigante Lukaku – protagonista in Nazionale nella gara con la Repubblica Ceca – che potrebbe diventare il settimo giocatore nella storia del massimo campionato a segnare almeno 20 gol in due stagioni consecutive con la maglia dell’Inter. La sfida è già accesa, se non incandescente.

 

Foto di testa e contenuto a cura di Redazione Opta

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